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Bloccata dai carabinieri di Messina una corsa clandestina di cavalli. La LAV plaude e rivolge un appello al prefetto

19 febbraio 2008

“Bisogna vigilare per reprimere un fenomeno criminale che ha preoccupanti collegamenti con la malavita organizzata”. Questo è il commento di Ciro Troiano, responsabile dell'Osservatorio Nazionale Zoomafia della LAV, alla notizia della brillante operazione dei Carabinieri di Messina che l'altra mattina hanno interrotto una corsa clandestina di cavalli che si svolgeva sulla Via Consolare Pompea - Villaggio Contemplazione, e denunciato ventotto persone per interruzione di pubblico servizio, maltrattamento di animali e manifestazioni vietate. Sono stati sequestrati due cavalli, quasi duemila euro, quattro cronometri e 10 ciclomotori.

“Le corse clandestine si confermano attività in cui le organizzazioni malavitose siciliane sono notevolmente presenti ed esercitano un controllo capillare. I cavalli sono costretti a correre su improvvisati e pericolosi circuiti stradali urbani, spesso vengono drogati con stimolanti per aumentarne le prestazioni o con antinfiammatori per fargli sopportare fatica e dolore - ha detto ancora Ciro Troiano -; si tratta ormai di un fenomeno di ampie proporzioni, divenuto una realtà criminale preoccupante. Le corse abusive di cavalli costituiscono per le organizzazioni criminali un sicuro e redditizio investimento dei propri illeciti introiti economici”.

Contro la recrudescenza della zoomafia nel Messinese, la LAV ha chiesto anche alle Autorità competenti un “giro di vite” contro l'allevamento ed il commercio abusivo di cavalli, intensificando i controlli. La proposta della LAV è quella di eseguire controlli a tappeto, da parte dei servizi veterinari ASL e delle Forze dell'Ordine su coordinamento della Prefettura, sull'applicazione dell'anagrafe equina: come previsto dalle vigenti norme ogni singolo cavallo deve essere registrato dai rispettivi proprietari, con lo scopo di legalizzare lo stato di proprietà e detenzione di questi animali. “In questo modo verrebbero scoperte le stalle e scuderie abusive da dove arrivano i cavalli usati per le gare clandestine, risalendo ai proprietari dei cavalli ai quali andrebbero applicati i provvedimenti previsti dalla legge per il maltrattamento degli animali - ha concluso Troiano -. L'applicazione dell'anagrafe equina e la vigilanza sulle stalle consentirebbe anche di verificare lo stato in cui vengono allevati i cavalli: è infatti notoria l'illecita consuetudine di rinchiudere i cavalli in garage o altri locali minuscoli, privi di luce ed in condizioni igieniche pessime”.

La LAV plaude all'operazione dei Carabinieri, ma chiede maggiori controlli per reprimere un fenomeno delinquenziale complesso e pericoloso come quello delle corse clandestine di cavalli. Secondo i dati raccolti dall'Osservatorio Nazionale Zoomafia della LAV in tre anni, in Sicilia sono state bloccate 16 corse clandestine.

- www.lav.it

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19 febbraio 2008
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