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Blocco dell'auto per chi non paga tasse e tributi. Il Comune di Palermo mette le ganasce agli evasori

01 febbraio 2006

Scatta una nuova iniziativa per il recupero delle morosità, delle somme cioè che i cittadini devono al Comune e che non sono state mai pagate.
La decisione è stata presa nel corso di un incontro, organizzato dal capo area dei servizi finanziari Roberto Raineri, tra dirigenti della Ragioneria generale e del Settore servizi tributari di Palazzo delle Aquile e della Montepaschi Serit. In base a quanto previsto dalla nuova Finanziaria regionale, è stato stabilito di adottare nei confronti dei cittadini inadempienti il cosiddetto fermo amministrativo, conosciuto in termini tecnici come ''ganascia fiscale''.
Nei prossimi giorni i cittadini che avrebbero dovuto pagare tasse e tributi al Comune (Ici, Tarsu, multe varie, ecc) e non lo hanno fatto riceveranno a casa una lettera dove sarà detto che non risulta pagato l'importo iscritto a ruolo. Viene, quindi, indicata la cifra da versare al concessionario.
Con la stessa lettera, i morosi vengono invitati a pagare entro 20 giorni. Ove questo termine trascorrerà infruttuosamente, scatterà la procedura di fermo amministrativo dei beni mobili (gli autoveicoli) intestati al titolare del debito con l'aggravio delle somme dovute al concessionario a titolo di diritti tabellari di iscrizione, delle spese di revoca del provvedimento e dei diritti spettanti all'ACI/PRA.
Il pagamento dovrà avvenire esclusivamente presso la Montepaschi Serit al fine di consentirne l'immediata acquisizione ed evitare l'iscrizione del provvedimento amministrativo presso il PRA (Pubblico registro automobilistico). La lettera indicherà anche un numero di telefono a cui chiedere informazioni nei casi in cui il cittadino è nell'impossibilità di presentarsi presso gli sportelli del concessionario.
Quando scatta il fermo amministrativo (trascorsi inutilmente i 20 giorni dal ricevimento dall'avviso di pagamento)  è vietata la circolazione dei veicoli interessati a questo provvedimento. I trasgressori vanno incontro ad una sanzione che va da 656,25 a 2.628,15 euro (art 214, comma 8, D. Lgs 30 aprile 1992 n. 285, e successive modifiche).
Una volta iscritto il fermo amministrativo al PRA, la relativa cancellazione potrà avvenire da parte dell'interessato previa esibizione del provvedimento di revoca che il concessionario rilascerà all'atto dell'avvenuto pagamento, nonché dietro versamento all'Aci delle ulteriori spese alla stessa spettanti.

Blocco dell'auto per chi non paga tasse e tributi. Il Comune di Palermo mette le ganasce agli evasori

Scatta una nuova iniziativa per il recupero delle morosità, delle somme cioè che i cittadini devono al Comune e che non sono state mai pagate.
La decisione è stata presa nel corso di un incontro, organizzato dal capo area dei servizi finanziari Roberto Raineri, tra dirigenti della Ragioneria generale e del Settore servizi tributari di Palazzo delle Aquile e della Montepaschi Serit. In base a quanto previsto dalla nuova Finanziaria regionale, è stato stabilito di adottare nei confronti dei cittadini inadempienti il cosiddetto fermo amministrativo, conosciuto in termini tecnici come ''ganascia fiscale''.
Nei prossimi giorni i cittadini che avrebbero dovuto pagare tasse e tributi al Comune (Ici, Tarsu, multe varie, ecc) e non lo hanno fatto riceveranno a casa una lettera dove sarà detto che non risulta pagato l'importo iscritto a ruolo. Viene, quindi, indicata la cifra da versare al concessionario.
Con la stessa lettera, i morosi vengono invitati a pagare entro 20 giorni. Ove questo termine trascorrerà infruttuosamente, scatterà la procedura di fermo amministrativo dei beni mobili (gli autoveicoli) intestati al titolare del debito con l'aggravio delle somme dovute al concessionario a titolo di diritti tabellari di iscrizione, delle spese di revoca del provvedimento e dei diritti spettanti all'ACI/PRA.
Il pagamento dovrà avvenire esclusivamente presso la Montepaschi Serit al fine di consentirne l'immediata acquisizione ed evitare l'iscrizione del provvedimento amministrativo presso il PRA (Pubblico registro automobilistico). La lettera indicherà anche un numero di telefono a cui chiedere informazioni nei casi in cui il cittadino è nell'impossibilità di presentarsi presso gli sportelli del concessionario.
Quando scatta il fermo amministrativo (trascorsi inutilmente i 20 giorni dal ricevimento dall'avviso di pagamento)  è vietata la circolazione dei veicoli interessati a questo provvedimento. I trasgressori vanno incontro ad una sanzione che va da 656,25 a 2.628,15 euro (art 214, comma 8, D. Lgs 30 aprile 1992 n. 285, e successive modifiche).
Una volta iscritto il fermo amministrativo al PRA, la relativa cancellazione potrà avvenire da parte dell'interessato previa esibizione del provvedimento di revoca che il concessionario rilascerà all'atto dell'avvenuto pagamento, nonché dietro versamento all'Aci delle ulteriori spese alla stessa spettanti.

Comune di Palermo

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01 febbraio 2006
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