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Blood Diamond - Diamanti di sangue

Un action movie che rivela cosa c'è dietro il commercio dei cosiddetti ''diamanti insanguinati''

06 febbraio 2007


 







Noi vi segnaliamo...
BLOOD DIAMOND
di Edward Zwick
 
Sierra Leone, fine anni Novanta, nel paese regna il caos a causa della guerra civile. Danny Archer (Leonardo DiCaprio), è un ex mercenario dello Zimbabwe, mentre Solomon Vandy (Djimon Hounsou), è un pescatore. Uno bianco, l'altro nero, entrambi africani, provengono da situazioni diversissime, ma i loro destini sono destinati ad incrociarsi a causa di una pietra. Un tipo di pietra che può cambiare una vita oppure farla finire. Solomon, portato via dalla sua famiglia e costretto a lavorare in una miniera di diamanti, trova un raro diamante rosa e lo nasconde a suo grande rischio, sapendo che se verrà scoperto, sarà ucciso all'istante. Ma quel diamante potrebbe strappare sua moglie e le sue figlie dal campo di rifugiati, e magari salvare suo figlio da un destino di bambino-soldato. Archer è un trafficante di armi, o meglio  è uno che scambia diamanti in cambio di armi, e viene a conoscenza della storia segreta di Solomon mentre si trova in prigione per contrabbando. Intanto la giornalista americana Maddy Bowen (Jennifer Connelly), è giunta in Africa per scoprire la verità che si nasconde dietro ai "diamanti insanguinati". Il suo destino si intreccia con quello di Archer e Solomon e la donna non esita a seguire i due uomini in un viaggio pericoloso attraverso il territorio dei ribelli.


Anno 2006
Distribuzione Warner Bros
Durata 143'
Regia Edward Zwick
Sceneggiatura Charles Leavitt
Con Leonardo Di Caprio, Jennifer Connelly, Djimon Hounsou, Arnold Vosloo
Genere Guerra

Girato in Sierra Leone e Sudafrica, diretto da Edward Zwick (L'ultimo samurai) e interpretato da Leonardo di Caprio e Djimon Hounsou, Blood Diamond ha fatto tremare - ancor prima di uscire - l'industria dei diamanti (che nel 2005 ha generato un volume di affari di circa 68 miliardi di dollari). Il film è un thriller, pieno di azione e suspence, con al centro il tema dei 'blood diamond' ovvero diamanti usati da gruppi ribelli e da mercenari per comprare armi nel tentativo di sovvertire il governo in carica. Sono i 'diamanti insaguinati' che servono per finanziare quei conflitti che hanno lasciato milioni di bambini orfani, mutilati, o li hanno trasformati in soldati. Gli autori, sotto la pressione dell'industria dei diamanti, precisano che il film non intende spingere i consumatori a boicottare le pietre, che sono essenziali per l'economia di alcuni paesi africani, ma di assicurarsi della limpidezza della loro provenienza. 
''Il film ha prodotto un primo risultato ed è quello che l'industria dei diamanti è stata costretta a rivedere l'accordo di Kimberley per migliorare i controlli''. (Leonardo Di Caprio)

La critica
''Allestito nei luoghi pressoché veri con la valida consulenza di un documentarista di Freetown di nome Sorius Samura, il film intreccia a scene d'azione di allucinante verosimiglianza un melò in tipica chiave hollywoodiana, che ovviamente risulta meno credibile del contesto di guerra. Ma le quasi due ore e mezza scorrono senza inciampi e il carattere romanzesco non toglie efficacia alla denuncia, che infatti ha provocato sdegnate proteste da parte dei potenti del commercio diamantifero e precisazioni in punta di penna da qualche fonte ministeriale in Sudafrica. Preoccupa un film che induca eventuali acquirenti a pretendere il certificato a garanzia dell'origine 'pulita' del diamante. Resta il problema che, pur assunti da interpreti impegnati e convincenti, i personaggi rimangono ancorati allo stereotipo, con la conseguente facile prefigurazione dei rispettivi destini. Tuttavia questo ennesimo ruolo di bello, cinico e dannato ha procurato al bravo Di Caprio la candidatura all'Oscar per il miglior protagonista; mentre Hounsou è giustamente entrato nella cinquina per l'attore secondario.''
Alessandra Levantesi, 'La Stampa'

''A conferma che il mito va oltre la morte, in perfetto sincrono con il cinquantenario della scomparsa di Humphrey Bogart arriva in 'Blood Diamond - Diamanti di sangue' l'ennesima incarnazione del suo tradizionale personaggio: l'idealista finto cinico, ovvero un Leonardo Di Caprio maturato e indurito. (...) Il film si concede un epilogo dove la cattiveria è punita e la bontà premiata (nella figura di Hounsou, candidato all'Oscar come non protagonista); mentre il personaggio di Danny, il cui fato si compie in una sintesi tra i finali de Il tesoro della Sierra Madre e Per chi suona la campana, ha assicurato a Di Caprio la nomination per il miglior attore.''
Tullio Kezich, 'Corriere della Sera'

''Che bel film sarebbe 'Blood Diamond', se Edward Zwick avesse potuto dargli un finale completamente amaro, come aveva fatto con 'L'ultimo samurai'. Pazienza: sono comunque assicurate due ore d'ottimo cinema, dopo le quali si può uscire, evitando i sette minuti di arduo compromesso fra verosimiglianza e speranza. A questo difetto corrispondono varie qualità: ampi mezzi, dialoghi secchi e lucidi, specie all'inizio; recitazione essenziale; un soggetto quasi insolito, una delle varie guerre civili africane. Al cinema esse avevano avuto un certo splendore dalla metà degli anni Sessanta ('I quattro dell'oca selvaggia', ecc.), cioè quando da un pezzo ci si scannava in Katanga, proprio per i diamanti; poi nel Biafra, per il petrolio; poi in Ciad, per l'uranio...''
Maurizio Cabona, 'il Giornale'

''(...) tuttavia, pur tirando in ballo argomenti concreti e terribili come i genocidi africani o i soldati-bambini, appare poco più che un incarto in cui avvolgere un melodramma d'amore e morte, avidità e amicizia vecchio-stile; lo stesso che avviene in tanti film degli ultimi anni ("The Constant Gardener"), dove il contesto è assai meno sostanziale di quanto pretenda apparire. Lo conferma lo stile della messa in scena di Edward Zwick, regista e produttore di melodrammi per star (...) lunghi e pieni di comparse, impaginati classicamente e un po' prevedibili. Non puro diamante, ma limpida e sfaccettata, l'interpretazione di Leo Di Caprio.''
Roberto Nepoti, 'la Repubblica'

Candidato all'Oscar 2007 per miglior attore protagonista (Leonardo DiCaprio), attore non  protagonista (Djmon Housou), montaggio, montaggio sonoro (Lon Bender) e missaggio sonoro  (Andy Nelson, Anna Behlmer, Ivan Sharrock).

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06 febbraio 2007
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