Bombe d'acqua e incuria umana
Inghiottito dalle acque del torrente Lavinaio Platani, il corpo di Giuseppe Castro non è stato ancora recuperato
Sabato sera il territorio Catanese è stato interessato da una forte pertubazione. Una vera e propria bomba d’acqua ha colpito la provincia creando diversi disagi e facendo esondare il torrente Lavinaio Platani, corso d’acqua che attraversa Capo Mulini, frazione marinara di Acireale. La furia dell’acqua ha disperso un uomo, Giuseppe Castro, di 53 anni, travolto mentre transitava su uno scooter.
Le ricerche, partite immediatamente, vanno avanti da quasi due giorni. Oltre alla moto sono stati recuperati i jeans e alcuni oggetti personali dell'uomo, un impiegato civile al Palazzo di giustizia di Catania. I soccorritori hanno controllato la zona di mare antistante la foce del torrente. Alle ricerche partecipano i sommozzatori dei vigili del fuoco, carabinieri di Catania, agenti del commissariato di Acireale e polizia locale.
A lanciare l'allarme erano state due coppie di giovani le cui auto erano state travolte dall'acqua. Due di loro sono stati estratti da una delle vetture dai soccorritori. I quattro hanno subito riferito agli investigatori di avere "visto una persona su uno scooter trascinata dall'acqua" verso la vicina foce. Sulla vicenda il procuratore capo di Catania, Giovanni Salvi, ha aperto un'inchiesta conoscitiva, delegando il fascicolo al sostituto Agata Consoli.
"Gli episodi come quello di sabato scorso che ad Acireale ha visto travolgere da un torrente in piena un malcapitato, ancora disperso, sono frutto della mancata manutenzione di canali e impluvi che attraversano le zone urbane ed extraurbane della nostra Isola", ha affermato il presidente dell'Ordine dei Geologi di Sicilia Fabio Tortorici, che parla anche di "l'incuria nella gestione e nella manutenzione delle opere di mitigazione del rischio alluvioni come argini e briglie". "Il Comune di Catania la scorsa estate - ricorda Tortorici - ha approntato importanti interventi di manutenzione del torrente Acquicella e di altri alvei dell'area di S. Maria Goretti, ma una goccia nell'oceano non fa testo. Varie sono le autorità che si dovrebbero occupare della questione - aggiunge - dagli assessorati regionali alle Risorse agricole, alle Infrastrutture, al Territorio ed ambiente, al Demanio, ai Comuni ed altre ancora. Ma in questa giungla di competenze frammentate, manca una precisa regia che eviti di giocare a scarica barile". Il presidente Tortorici parla anche di una "gravissima carenza in organico dei geologi negli uffici pubblici la cui presenza è davvero ridotta all'osso, per chi seriamente intende gestire il territorio di una regione in cui il rischio geologico è tra i maggiori d'Italia".
Dal Comune di Acireale tengono a precisare quanto segue: "Il torrente non ha esondato o straripato, tanto è vero che la strada comunale via Anzalone non è stata interessata dagli eventi. Le autovetture sono state investite da una "bomba d'acqua" perché si trovavano all'interno del tracciato torrentizio. Gli alvei torrentizi sono di proprietà del demanio regionale". "Il Comune non ha svolto alcuna opera di bitumazione del tracciato torrentizio in quanto non proprietario dei luoghi; bitumazione che sarebbe di vecchia data, forse risalente ad alcuni decenni. I fatti successi, nulla hanno a che vedere con quel che accadde nel ‘95: all'epoca, infatti, il torrente veniva attraversato, o meglio guadato, dalla via Anzalone e nel punto di attraversamento si verificò la tragedia. Successivamente a quel nefasto evento, nel ‘98 il Genio civile eliminò il pericolo realizzando il canalone di attraversamento di via Anzalone, strada che oggi, in quel punto, è sostenuta dal ponte sotto cui scorre il torrente".
Sabato scorso, dunque, la strada Anzalone non è stata interessata dalla 'piena' del torrente, il cui flusso d'acqua è rimasto nell'ambito del tracciato torrentizio: "i lavori realizzati dal Genio civile hanno retto alla piena torrentizia. Peraltro, malgrado per la giornata di ieri non fosse stato segnalato allarme particolare dalla centrale Soris, visto la pioggia, la Polizia municipale ha pattugliato le strade viciniori gli alvei fluviali o torrentizi, come accade in questi casi per via ordinaria".