Boom di entrate grazie all'Imu
Nel periodo gennaio-novembre 2012 le entrate tributarie erariali si sono attestate a oltre 378 mld di euro
Nel periodo gennaio-novembre 2012 le entrate tributarie erariali si sono attestate a 378,189 miliardi di euro, facendo registrare una crescita del 3,8% (+13,770 miliardi di euro) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. È quanto si legge in una nota del dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia, secondo cui, "ai fini di un confronto omogeneo, al netto dell'imposta sostitutiva una tantum sul leasing immobiliare registrata nel mese di aprile 2011, le entrate tributarie erariali presentano una crescita tendenziale pari al 4,1% (+15,029 miliardi di euro)".
Nel complesso, sottolinea il comunicato, "a fronte del marcato deterioramento del ciclo economico, la dinamica delle entrate tributarie conferma la tendenza alla crescita a ritmi superiori rispetto all'analogo periodo dello scorso anno per effetto delle misure correttive varate a partire dalla seconda metà del 2011. In particolare, alla variazione positiva delle entrate che affluiscono al bilancio dello Stato hanno contribuito il gettito di spettanza erariale della prima rata di acconto dell'Imu che è risultato in linea con le previsioni, l'imposta sostitutiva su ritenute, interessi e altri redditi di capitale, l'imposta di bollo e l'imposta di fabbricazione sugli oli minerali".
Nel dettaglio, le imposte dirette aumentano del 4,8% (+9.446 milioni di euro). Il gettito Ire presenta una variazione dello 0,8% (+1,221 miliardi di euro) che riflette l'andamento positivo delle ritenute sui redditi dei dipendenti privati (+2,2%) e delle ritenute sui redditi dei dipendenti pubblici e da pensione (+0,6%) che compensa l'andamento delle ritenute dei lavoratori autonomi (-4,2%) e delle ritenute d'acconto applicate ai pagamenti relativi ai bonifici disposti dai contribuenti per beneficiare di oneri deducibili o di spese per le quali spetta la detrazione d'imposta. Positivo il gettito dell'autoliquidazione (+2,3%, pari a +508 milioni di euro). In crescita il gettito Ires che si attesta a 35,872 miliardi di euro (+0,9%, pari a +322 milioni di euro). Tra le altre imposte dirette si registra un significativo incremento dell'imposta sostitutiva su ritenute, interessi e altri redditi di capitale (+55,1%, pari a +3,098 miliardi di euro) influenzata da diversi fattori di carattere tecnico-normativo e, in particolare, dalla riforma del regime di tassazione delle rendite finanziarie.
Le imposte indirette fanno rilevare un incremento complessivo del 2,6% (+4,324 miliardi di euro). Al netto dell'imposta sostitutiva una tantum sul leasing immobiliare la crescita delle imposte indirette è risultata pari a 3,4% (+5,583 miliardi di euro). In flessione il gettito Iva (-1,8%, pari a -1,818 miliardi di euro) che riflette l'andamento negativo della componente Iva del prelievo sulle importazioni (-5,1%) e la riduzione della componente relativa agli scambi interni (-1,2%) influenzata dalla debolezza della domanda interna e solo parzialmente compensata dagli effetti legati all'incremento di un punto percentuale dell'aliquota Iva. In aumento il gettito delle imposte sulle transazioni che nel complesso aumenta del 25,0%. In crescita significativa l'imposta di bollo che registra un incremento del 106,7% (+3,061 miliardi di euro) dovuto alle modifiche normative apportate con i provvedimenti della seconda metà del 2011 alle tariffe di bollo applicabili su conti correnti, strumenti di pagamento, titoli e prodotti finanziari, nonchè all'anticipo del versamento dell'acconto sull'imposta di bollo.
Sul risultato incide positivamente, inoltre, il versamento del 16 luglio del "bollo speciale per le attività finanziarie scudate". Tra le altre imposte indirette in crescita il gettito dell'imposta di fabbricazione sugli oli minerali (+22,4%, pari a +3,959 miliardi di euro) sostenuto dagli aumenti delle aliquote di accisa disposti dalle recenti manovre varate anche per fronteggiare gli effetti degli eventi sismici che hanno interessato i territori di alcune province di Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto. In flessione il gettito dell'imposta di consumo sul gas metano (-19,5%, pari a -832 milioni di euro) a causa del meccanismo di versamento dell'imposta e del calcolo del conguaglio sui consumi dell'anno precedente. Le entrate relative ai giochi si riducono complessivamente del 6,3% (-798 milioni di euro). Tra queste si evidenzia l'andamento positivo delle lotterie istantanee (+0,5%, pari a +7 milioni di euro) e delle entrate derivanti dagli apparecchi e congegni di gioco (+2,0%, pari a +70 milioni di euro), mentre risultano in calo le entrate relative ai proventi del lotto (-8,9%, pari a -554 milioni di euro). Le entrate tributarie derivanti dall'attività di accertamento e controllo risultano pari a 6,433 miliardi di euro (+9,3%, pari a +545 milioni di euro). [Fonte: Corriere.it]