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Boom di immigrati in Italia: sono più di 4 milioni

Dai dati dell'indagine nazionale Ismu emerge anche l'aumento degli irregolari

22 gennaio 2009

Boom di immigrati. Al 1° gennaio 2008 hanno superato la soglia dei 4 milioni (4.328mila), 346mila in più rispetto al 2007 (circa +9%). Il 43% viene dall'Est Europa e il primato va alla Romania con 625mila presenze. Tra i regolari (3.677mila) sono aumentati i residenti (+16,8%), a dimostrazione che gli immigrati stanno passando da mera forza lavoro a popolazione vera e propria in senso demografico. Aumentano i minorenni residenti, quasi raddoppiati in quattro anni: nel 2008 hanno raggiunto quota 767mila (di cui 457mila sono nati in Italia).

Sono questi alcuni dei principali dati del XIV Rapporto Nazionale sulle migrazioni 2008, elaborato dalla Fondazione Ismu, presentato all'inizio di questa settimana.
Gli studenti stranieri nell'anno scolastico 2007/2008 sono stati 574.133 (il 6% del totale), con un incremento di oltre 70mila presenze in un anno. Sul fronte lavoro raddoppia il fenomeno dell'imprenditorialità: tra il 2000 e il 2007 nelle aziende italiane le cariche sociali ricoperte da nati in Paesi non comunitari sono passate da circa 156mila a 384mila, l'incremento è del 145,6%.
E' più alto il profilo professionale dei lavoratori: il 42,6% degli occupati stranieri ha un diploma superiore e il 10,9% la laurea.
Non accennano a diminuire i dati sulla criminalità: nel 2007 il 35% delle segnalazioni di reati riguarda stranieri. Al 30 giugno 2008 su 55.057 carcerati, 20.617 erano stranieri (37,4%): è il dato più alto di tutti i tempi.
Inoltre i risultati di un'indagine Ismu sui costi dell'immigrazione non mostrano un maggior ricorso al welfare da parte degli immigrati. Anzi se si considerano anche i benefici legati all'anzianità si evidenzia un trasferimento netto di risorse dagli immigrati agli italiani.

Aumentano gli irregolari. All'inizio del 2008, sempre secondo i dati Ismu, si ipotizza che gli irregolari siano circa 650mila, uno ogni cinque presenti, 300mila in più rispetto agli inizi del 2007. Nonostante il doppio decreto flussi del 2006 con cui sono stati regolarizzati circa 500mila immigrati irregolari, si è subito formato un nuovo consistente stock di irregolari.
Ma dove si concentrano gli irregolari? Ai vertici della graduatoria dell'irregolarità si collocano Crotone (38,9%), Nuoro (35,5%) e Siracusa (34,4%), mentre in coda troviamo Bolzano (6,8%), Rieti (9,7%), Viterbo (10,1%) e Pistoia (10,4%). Tra le province che ospitano le grandi aree metropolitane quella con il tasso più alto è Napoli (31,7%), seguita da Catania (28,7%).
Per vivere gi immigrati scelgono soprattutto le regioni del Centro-Nord dove si concentra circa il 90% delle presenze (il 35,6% nel Nord-Ovest, il 26,9 nel Nord-Est, il 25% nel Centro), mentre nel Sud l'8,9% e nelle Isole il 3,6%. Ma la novità del 2008 è un significativo flusso netto in uscita dalle grandi città (nei capoluoghi si concentra il 36% dell'immigrazione straniera). Ad attrarre gli immigrati sono i piccoli centri del Nord tra cui Trieste, Reggio Emilia, Brescia, Forlì, Bolzano, Novara, Ferrara e Trento.

In futuro non è detto che l'Est Europa sia destinata a svolgere un ruolo di principale serbatoio dei flussi migratori. Si prevede infatti che Serbia, Montenegro, Polonia, Ucraina e Romania per il 2030 avranno una sostanziale stabilizzazione (assieme alla Cina) dei flussi. Le nazionalità destinate a crescere in modo esponenziale sono quelle latinoamericane (Ecuador e Perù), asiatiche (Filippine, Bangladesh, Pakistan, India) e africane (Senegal, Nigeria ed Egitto).
In base ai dati Istat, nel 2030 presumibilmente gli immigrati presenti in Italia saranno circa 8 milioni, con un incremento del 137% sul 2008. Il Nord-Ovest accrescerebbe i propri residenti stranieri del 154%, il Nord-Est del 152%, il Centro del 128% e il Mezzogiorno del 75%. Se oggi ci sono in media 6 stranieri ogni 100 italiani, nel 2030 ce ne saranno 14,9 (nel Settentrione il rapporto salirebbe a 22, mentre nel Mezzogiorno sarebbe di 3,8). [Adnkronos]

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22 gennaio 2009
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