Boom di intimidazioni a Partinico (PA)
Politici, manager e giornalisti nel mirino della mafia
Una serie inquietante di intimidazioni. Quello che accade a Partinico da qualche tempo, secondo qualcuno, andrebbe interpretato come il segnale di una mafia che annaspa e cerca di trovare nella violenza nuove forme di legittimazione. Si tratterebbe di una sorta di canto del cigno: per i sostenitori di questa teoria Cosa nostra reagirebbe ai duri colpi inferti negli ultimi anni dagli inquirenti, sarebbe allo sbando e cercherebbe di rispondere con la forza all'opera di smantellamento degli investigatori.
Trentamila abitanti, piccolo centro ad una trentina di chilometri da Palermo, Partinico è tornata a far parlare di sè negli ultimi mesi per la lunga sequenza di attentati che hanno avuto come comune denominatore il fuoco e come vittima esponenti delle istituzioni, imprenditori, giornalisti. Tra questi il vicepresidente del Consiglio provinciale di Palermo, Enzo Briganò. La casa di campagna dell'esponente dell'Mpa è stata distrutta da un incendio. Appena qualche settimana dopo un altro inquietante episodio: i primi di ottobre è stato incendiato il portone della sua abitazione e sfondato con una mazza un vetro del suo studio di cardiologo.
"Evidentemente - è stato il commento di Briganò - la nostra attività politica sta dando fastidio a qualcuno". Toccherà alle forze dell'ordine fare luce su questo caso ma anche su numerosi altri, come quelli ai danni del direttore di Telejato, Pino Maniaci, noto per i suoi attacchi in video alla criminalità organizzata. O sull'incendio che ha messo fuori uso i mezzi di alcuni imprenditori edili.
E si discute proprio di questo nel corso della riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza che è stato convocato per oggi dal prefetto di Palermo. "L'emergenza criminalità esplosa a Partinico è il segnale di una recrudescenza mafiosa che vede Matteo Messina Denaro impegnato a controllare il territorio a cavallo delle province di Palermo e Trapani - ha detto il deputato regionale del Pdl, Salvino Caputo, componente della Commissione Antimafia dell'Ars -. L'obiettivo è quello di condizionare lo sviluppo economico della zona". [Informazioni tratte da Italpress, Ansa]
- Intervista a Pino Maniaci, direttore di Telejato di R. Cauchi (SiciliaInformazioni.com)