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Botero e la sua Pasion de Cristo a Palermo

All'apertura della grande mostra del celebre pittore colombiano oltre duemila visitatori

24 marzo 2015

Oltre duemila persone hanno visitato nel weekend appena trascorso la mostra 'Via Crucis- La Pasion de Cristo' di Fernando Botero a Palazzo dei Normanni a Palermo. Sono state invece 1.600 le persone che hanno visitato sia la mostra che la Cappella Palatina.
La mostra raccoglie una trentina di opere ad olio e diciassette disegni esposte nella Sala Duca di Montalto a Palazzo dei Normanni.
Per promuovere la mostra, il direttore generale della Fondazione Federico II Francesco Forgione e Giovanni Ardizzone, presidente dell’Ars, hanno pensato "ad ingressi speciali per tutte le vacanze di Pasqua e  25 aprile e Primo maggio, e da venerdì a domenica l’ingresso è prorogato fino alle 21. Il Palazzo è il luogo simbolo dell’incontro tra religioni e in questo particolare momento è opportuno ricordarlo".
L’ingresso alla sola mostra costa 6 euro, la mostra e la visita alla Cappella Palatina 8 euro.

'Via Crucis- La Pasion de Cristo' di Botero è stata presentata ufficialmente venerdì scorso a Palermo, unica tappa italiana della mostra, dopo aver fatto tappa a New York, Medellin, Lisbona e Panama. Alla conferenza stampa hanno partecipato il Presidente dell’Ars e della Fondazione Federico II Giovanni Ardizzone, l’Ambasciatore colombiano in Italia, Juan Sebastián Betancur, il Direttore del Museo di Antioquia Ana Piedad Jaramillo Restrepo e il Direttore generale della Fondazione Federico II, Francesco Forgione.

La Via Crucis è un rito che propone una riflessione sul percorso doloroso di Gesù Cristo che si avvia alla crocifissione sul Golgota. Durante la Settimana Santa i cristiani pregano di fronte a quattordici immagini, dette "stazioni" della passione di Cristo.
"Le opere di Botero raccolte per l’esposizione - ha detto il Direttore del Museo di Antioquia Ana Piedad Jaramillo Restrepo - rappresentano una svolta nella carriera dell’artista. Tra le caratteristiche principali della serie, il fruitore abituale dell’opera di Botero troverà la consueta maestria nell’elaborazione della composizione e dei colori, tuttavia ravvivata e resa più incisiva dal contrasto con l’asprezza che accompagna l’elaborazione del tema della sofferenza di Cristo. Compaiono ancora una volta i riferimenti a capolavori dell’arte universale e ad altre opere di Botero, insieme con personaggi antichi e moderni gli uni accanto agli altri e alla combinazione di scenari tratti dal passato e spazi contemporanei".

La Fondazione Federico II ha realizzato per l’evento un sito dedicato (www.boteroapalermo.it) dove è possibile trovare tutte le informazioni di carattere artistico, logistico ma anche tante curiosità su Fernando Botero.

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24 marzo 2015
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