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Botta e risposta a distanza...

In tv, a Piazzapulita, il neo presidente del Senato ribatte sulle accuse di Marco Travaglio

26 marzo 2013

La polemica tra il neo presidente del Senato, Pietro Grasso, e il vicedirettore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, è nata giovedì scorso durante il consueto intervento di quest’ultimo a "Servizio Pubblico", programma di Michele Santoro. Intervento nel quale aveva ricostruito le vicende relative alla nomina di Grasso a procuratore nazionale Antimafia, una nomina "segnata" - secondo Travaglio - da tre leggi votate dalla maggioranza di centrodestra che hanno fermato la candidatura a quell'incarico di Gian Carlo Caselli.
Durante la trasmissione di giovedì, Grasso aveva telefonato per chiedere a Travaglio un confronto pubblico sulle accuse. Ma un confronto che si sarebbe dovuto tenere al più presto. Da qui l'intervento di Grasso ieri sera su La7 nel programma di Corrado Formigli, "Piazzapulita", non senza polemiche, e il commento a caldo di Travaglio. "Sto seguendo Piero Grasso in Tv ma sulla vicenda dirò tutto giovedì sera" ha detto il vicedirettore del "Fatto".

Dunque, il confronto, pare evidente, non c’è stato e forse non ci sarà. Grasso e Travaglio continueranno con dei botta e risposta a distanza. Intanto, ripercorriamo quanto detto ieri in Tv dall’ex procuratore nazionale antimafia.
"Una persona che ha la coscienza pulita, a cosa può andare incontro? Io nell'insediarmi al Senato ho parlato di casa trasparente, e la mia nuova funzione istituzionale veniva sporcata, opacizzata da queste parole che è difficile contrastare nella loro genericitá". Così ha esordito Grasso alla trasmissione "Piazzapulita", interamente dedicata alle "risposte" di Grasso a Marco Travaglio.
"Sentendo le parole di Travaglio ho capito che quello era l'inizio di qualcosa che sarebbe continuato - ha detto Grasso lunedì sera - Venivano strumentalizzate cose passate della mia carriera per attaccare il presidente del Senato, utilizzando tutto quello che da una vita mi sono sentito contestare". "Non si possono estrapolare fatti singoli per sporcare la credibilità di una persona - ha proseguito Grasso rispondendo alle domande di Formigli -. Nella Procura di Palermo si diceva ci fossero veleni, ma in realtà c'era una dialettica interna sulle indagini. Mi è stato contestato di aver archiviato l'indagine su Schifani, ma dagli atti si può vedere che un'indagine sulla stessa persona era stata archiviata anche da Caselli, così come è avvenuto nel 2012".

Grasso ha risposto anche alle accuse di Travaglio di essere stato nominato procuratore sulla base di una legge incostituzionale fatta per affondare Giancarlo Caselli. "C'è stato un momento in cui il Csm avrebbe potuto deliberare prima che la legge Castelli fosse promulgata - ha detto Grasso - C'è una ricostruzione che ha bisogno di essere rivisitata ci sono due livelli: il primo è quello di una legge che ho sempre riconosciuto contro Caselli, fatta per bloccare Caselli, ma c'è stato un momento in cui il Csm avrebbe potuto deliberare sui vertici antimafia prima che l'ordinamento dell'allora Guardasigilli Castelli fosse promulgato".
Tra le accuse di Travaglio a Grasso anche quella di non aver firmato l'appello per il processo Andreotti. "Io ero stato testimone in quel processo - ha detto Grasso - Ero stato sentito in istruttoria proprio da Scarpinato ed essendo diventato testimone la mia firma sull'appello avrebbe impedito la chiamata come testimone nel successivo grado di giudizio".

"L'accusa di poter essere colluso con il potere, di cercare il contatto, di fare l'inciucio è la cosa che mi ha fatto più male - ha detto ancora Grasso - Di aver ottenuto leggi a mio favore: io non ho mai richiesto niente a nessuno e nessuno ha chiesto mai niente a me".
L'ex capo dell'Antimafia ha quindi parlato anche dei "processi gogna". "Lavorare in questo modo è tra l'altro incostituzionale - ha detto il presidente del Senato - Ci sono stati molti processi spettacolari che hanno portato ad assoluzioni. Ma non faccio nomi, non sarebbe elegante...".

A questo punto, si aspetta la replica di Travaglio dalla platea di Servizio Pubblico. Vedremo cosa avrà da dire... Però, secondo noi, il mancato confronto diretto è stato per entrambi un’occasione persa. Sarebbe stato un momento di televisione molto interessante e importante per gli italiani...

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26 marzo 2013
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