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BRUTALMENTE MASSACRATO

Sono gravissime le condizioni di Enzo Fragalà, noto avvocato di Palermo aggredito a bastonate sotto il suo studio

24 febbraio 2010

E' stato un vero e proprio agguato, una spedizione punitiva sanguinosa e brutale con l'obiettivo di uccidere. E' questa l'unica certezza degli investigatori sulla selvaggia aggressione avvenuta ieri sera nei confronti dell'avvocato Enzo Fragalà, uno dei più noti penalisti di Palermo, ex parlamentare di An e attuale consigliere comunale. Fragalà, 62 anni, molto conosciuto in città sia per la sua attività professionale sia per il suo impegno politico, è stato massacrato a bastonate da uno sconosciuto che lo ha ridotto in fin di vita, davanti al portone del suo studio legale in Piazza Vittorio Emanuele Orlando, proprio di fronte al Palazzo di Giustizia.
Il penalista è stato trovato in una pozza di sangue e privo di conoscenza dai suoi colleghi di studio, che lo hanno trasportato al pronto soccorso dell'Ospedale Civico. Le condizioni del ferito, giunto in coma nel reparto di neurochirurgia, sono apparse subito gravissime: i medici gli hanno riscontrato un trauma cranico e lo hanno sottoposto a un intervento chirurgico per tentare di tamponare una vasta emorragia cerebrale. Un quadro clinico definito ''disperato'' dai sanitari. L'operazione è "tecnicamente riuscita" ma Fragalà non ha mai ripreso conoscenza. Bisognerà attendere le prossime ore per una prognosi più certa sul quadro clinico.

Nell'astanteria dell'ospedale si è immediatamente radunata una folla di amici e colleghi della vittima. Fino a tarda notte sono state numerose le persone che si sono recate al Civico per chiedere notizie dell'ex parlamentare di Alleanza nazionale, tra cui il sindaco Diego Cammarata, il vicesindaco Francesco Scoma, il presidente dell'assemblea regionale siciliana Francesco Cascio e il Presidente dell'Ordine degli avvocati Enrico Sanseverino.

Secondo quanto raccontato dai testimoni, due passanti, Fragalà è stato colpito alle spalle e poi l'aggressore ha infierito sulla testa a colpi di mazza anche quando il penalista era a terra riverso in una pozza di sangue. A fermare l'aggressore è stata solo la loro presenza che hanno iniziato a gridare attirando l'attenzione. A quel punto l'aggressore è fuggito di corsa in direzione di via Volturno dove quasi certamente c'era ad attenderlo un complice in moto. Fragalà è stato soccorso da un collega che lo ha portato in ospedale.
I due testimoni che hanno assistito al raid hanno raccontato ai carabinieri che l'aggressore indossava un casco integrale di colore scuro e un giubbotto di pelle nera ed hanno fornito le indicazioni per un primo identikit dell'aggressore: un uomo di statura molto alta, almeno tra 1.85 m e 1.90 m, "molto muscoloso, con le spalle larghe". Non è escluso che le sue immagini possano essere state registrate da qualche telecamera fissa sistemata o nei negozi o nelle banche.
I carabinieri, che conducono le indagini coordinate dal Pm di turno Nino Di Matteo, uno dei magistrati di punta della Direzione Distrettuale Antimafia, non escludono alcun movente, sia quello legato alla attività professionale della vittima sia quello politico. Gli investigatori hanno interrogato a lungo, oltre ai due testimoni oculari anche i colleghi di studio di Fragalà, per capire se ultimamente il penalista avesse avuto contrasti per qualche causa giudiziaria. Sarebbe questa, infatti, una delle ipotesi privilegiate dagli inquirenti, anche in base alle modalità dell'agguato.
Anche secondo il procuratore Francesco Messineo, tra i moventi più probabili c'è quello legato "all'attività professionale della vittima". "Non abbiamo ancora, purtroppo alcuna certezza su quanto è accaduto, ma pare indubbio che l'aggressione sia legata al lavoro svolto dall'avvocato". Messineo ha partecipato alla affollata assemblea organizzata dal consiglio dell'ordine proprio a seguito dell'episodio.

I legali palermitani hanno chiesto al presidente del tribunale e a quello della corte d'appello la sospensione delle udienze fissate per oggi. "Davanti a un gesto di inaudita violenza come quello accaduto ieri - commenta il presidente del Consiglio dell'Ordine Enrico Sansverino - è necessario dare un segnale forte e far sentire la voce di una città ferita". Per discutere di eventuali iniziative da adottare legali, magistrati e personale degli uffici giudiziari si riuniranno in assemblea nell'aula magna della corte d'appello.

CHI È ENZO FRAGALÀ - L'avvocato penalista Enzo Fragalà, 61 anni, è molto conosciuto a Palermo sia per la sua attività professionale sia per il suo impegno politico. Da sempre vicino alla destra, esponente di primo piano del Msi fino all'inizio degli anni '90, Fragalà è stato parlamentare di Alleanza Nazionale dal 2001 al 2006, nella XII, XIII e XIV legislatura. E' stato componente della Commissione Giustizia, della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti, del Comitato parlamentare per i procedimenti d'accusa e della Commissione parlamentare d'inchiesta sul dossier Mitrokhin.
Alle amministrative del maggio del 2007 è risultato primo dei non eletti nelle liste di An al consiglio comunale di Palermo, subentrando il 3 settembre ad Alessandro Aricò nominato assessore. Come penalista è stato protagonista di numerosi e importanti processi, anche per mafia, che si sono svolti a Palermo. Fragalà, che è anche docente della Facoltà di Scienze Politiche a Palermo, è sposato e ha due figli. Il professionista abita con la sua famiglia in una delle più belle ville in stile liberty della località balneare di Mondello, con vista sul Golfo.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, ANSA]

 

 

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24 febbraio 2010
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