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Buon Anno e... figli maschi!

Nel 2012 sono state di più le culle vuote: -15 bebè al giorno rispetto al 2011

31 dicembre 2012

In Italia "piangono le culle". Il 2012 si chiude con un bilancio di circa 541.000 nascite: 5.500 neonati in meno rispetto al 2011, cioè 15 in meno ogni giorno rispetto allo scorso e 52 in meno al dì rispetto al 2010. Con un'eccezione: Roma, dove si è invece registrato un vero e proprio boom di nascite. Nella Capitale, nel primo semestre 2012, il numero dei bebè è infatti aumentato di oltre il 5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In pratica si sono avuti 4 nati in più ogni giorno.
A scattare questa fotografia è stato il pediatra Italo Farnetani, che ha elaborato per l'Adnkronos Salute i dati sulle nascite di recente diffuse dall'Istat. "Se si analizzano i dati provvisori appena diffusi dall'Istat relativi ai primi sei mesi del 2012, e si confrontano con quelli dello stesso periodo del 2011 - spiega Farnetani - si nota che in Italia si è avuto un'ulteriore perdita dello 0,93% rispetto al 2011. Il dato è preoccupante, proprio perché nel 2011 si è toccato il fondo del trend negativo della natalità. Basta osservare alcuni dati: nel 2009 i nati furono 568.857, che scesero nel 2010 a 561.944 e a 546.606 nel 2011. Facendo una proiezione, nel 2012 è probabile che si avranno ancora 5.500 neonati in meno: 541.000 nascite in tutto, cioè 15 neonati in meno ogni giorno rispetto al 2011 e 52 in meno al giorno rispetto al 2010".

L'esperto entra quindi nel dettaglio: "Se si nota l'andamento delle singole regioni, si vede come molte hanno continuato a perdere nascite. In particolare la Lombardia, che quest'anno ha avuto una perdita consistente (del 2,39%), nel 2011 fu una delle più penalizzate con un -3,77%. Sempre al Nord, altro risultato negativo per l'Emilia Romagna che perde l'1,80% (-2,3% nel 2011) e il Veneto che perde l'1,57% (-1,41% nel 2011). Al Centro segno meno per le Marche con un 2,37% (-1,43% nel 2011). Al Sud perdita consistente per la Puglia, del 3,43% (-1,84% nel 2011), seguita da Campania con un -2,35% (-1,38% nel 2011), e Abruzzo con -1,71% (-2,84% nel 2011)".
Le altre regioni hanno invece avuto un'oscillazione limitata sia in senso negativo che positivo rispetto all'anno precedente.
"C'è da segnalare però
- sottolinea Farnetani - un lieve recupero della Liguria che guadagna il 2,12%, che compensa il dato negativo dell'anno precedente quando perse il 3,71%. In pratica in Liguria nel primo semestre del 2011 sono nati 5.502 bebè, aumentati a 5.619 nel primo semestre del 2012".

Un dato che balza agli occhi è però quello che si è registrato nella Capitale. "A Roma - spiega l'esperto - si è avuto un vero boom di nascite, che sono aumentate del 5,48%. Nel primo semestre del 2011 furono 12.655, mentre nello stesso periodo del 2012, 13.032. In pratica si sono avuti nel primo semestre 4 nati in più ogni giorno. L'incremento è iniziato dal 2009 ed è un fenomeno soprattutto determinato dai genitori italiani. Infatti - conclude Farnetani - nel comune di Roma i neonati, figli di entrambi i genitori stranieri sono il 13,5 % mentre nel comune di Milano sono quasi il doppio: il 25%". [Adnkronos Salute]

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31 dicembre 2012
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