Buone notizie per Termini Imerese
Mentre si sono conclusi i lavori del porto, la Grifa si dice pronta ad aumentare l'investimento per l'ex stabilimento Fiat
Si sono conclusi i lavori di ripristino statico dei piazzali ed è stato completato il rifacimento degli impianti e degli arredi del porto commerciale di Termini Imerese, nel palermitano. Nel dettaglio, si è proceduto alla riqualificazione e al ripristino delle banchine portuali, è stata uniformata la quota dei piazzali, è stato rimosso l'asfalto su 120 mila metri quadrati di pavimentazione, sostituito da una lastra in calcestruzzo. Inoltre sono state ricollocate o sostituite tutte le bitte ed è stato rifatto il ciglio della banchina.
Il costo complessivo dell'intervento ha raggiunto i 15.209.053,00 milioni di euro.
"Dopo questi indispensabili lavori che hanno permesso un ampliamento delle aree operative e hanno incrementato gli standard di sicurezza - ha detto il presidente dell'Autorità portuale di Palermo, Vincenzo Cannatella -, il porto di Termini Imerese è adesso pronto a ricevere un traffico, soprattutto ro-ro, sempre più intenso. Termini è uno scalo baricentrico rispetto al bacino tirrenico, capace di ospitare nelle 24 ore servizi regolari di linea con il continente in andata e ritorno".
Ulteriori interventi riguarderanno l'allungamento dei moli di sopraflutto e sottoflutto e sono già programmati e finanziati. Si tratta di un secondo lotto che consentirà anche la necessaria opera di dragaggio dei fondali.
Dunque, un’opportunità importante anche a livello occupazionale. Così come quella che mostra di voler offrire la Grifa, disposta a produrre auto ibride a Termini Imerese, dove la Fiat ha chiuso la fabbrica nel 2012. Il Gruppo italiano fabbriche automobili ha, infatti, definito le procedure per aumentare il capitale sociale, portandolo da 25 a 100 milioni di euro. Un dato emerso, secondo fonti sindacali, nel corso del vertice al ministero dello Sviluppo economico sulla vertenza dello stabilimento siciliano del Lingotto. Il gruppo ha ribadito la propria disponibilità a investire a Termini Imerese 350 milioni di euro, produrre a regime 35mila vetture ed assumere 475 operai.
Ricordiamo che sono 1.200 le tute blu di Fiat e dell'indotto in cig in deroga fino al 31 dicembre. "Entrare nel merito del progetto che ci è stato illustrato - ha detto il segretario regionale della Fiom Roberto Mastrosimone - è prematuro. Il numero di lavoratori che vorrebbero impiegare è insufficiente e non è chiaro quali prospettive possono esserci per le ditte dell'indotto e quali relazioni industriali Grifa intende avviare con queste aziende".
Ha espresso cauto ottimismo l'Ugl. "E' importante - ha detto il segretario della Ugl metalmeccanici Antonio Spera - arrivare in tempi stretti a soluzioni solide, perché il tempo stringe e il 31 dicembre scadrà la cassa integrazione". La Fim Cisl, invece, sottolinea che occorre "verificare la fattibilità della continuità degli ammortizzatori sociali per consentire l'avvio del piano industriale".
Sindacati e azienda torneranno a discutere i primi di agosto nella sede di Confindustria a Palermo. Altri incontri sono in programma a settembre: uno si terrà a Roma nella sede del ministero dello Sviluppo economico l'8 sul tema degli ammortizzatori sociali e il mantenimento dei livelli occupazionali in caso di messa a regime del progetto. L'altro, invece, il 22 settembre al Mise per definire l'accordo di programma quadro per il rilancio del polo industriale termitano.
[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA]
- Un auto ibrida "made in Termini Imerese"? (Guidasicilia.it, 27/06/14)