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Buone nuove per il leggendario Brass Group di Palermo e per il jazz siciliano

Per la storica associazione palermitana arriva uno stanziamento di 833.000 euro

22 giugno 2004

La Sicilia e in particolare Palermo, nel proprio inestimabile bagaglio storico culturale ha uno scomparto capiente e prezioso dedicato alla cultura Jazz. Tale scomparto è da sempre stato custodito e rifocillato dalla celebre Associazione del Brass Group che a Palermo vanta un'attività trentennale e che ha il merito indiscutibile d'avere organizzazione oltre 3.000 concerti, con quasi tutte le star di prima grandezza della storia della musica afro-americana del secolo scorso. Da Dizzy Gillespie a Miles Davis, da Frank Sinatra a Sarah Vaughan, da Oscar Peterson a Bill Evans, da Art Blakey a Max Roach, da Charlie Mingus a Charlie Haden, da Ornette Coleman a Anthony Braxton, da Barney Kessell a Pat Metheny

Negli ultimi anni la storica associazione per la mancanza di fondi e per il disinteresse pressoché assoluto delle istituzioni politiche ha rischiato di chiudere i battenti, tanto che nel gennaio scorso per attirare l'attenzione su di una situazione oramai allo stremo delle possibilità, il presidente del Brass Group palermitano, il maestro Ignazio Garsia, si era incatenato al pianoforte in un angolo storico di Palermo, suonando, accompagnato da tantissimi jazzisti siciliani, in un ininterrotto concerto di protesta.
La singolare protesta ha sortito l'effetto sperato, e dopo che il Brass Group ha ricevuto l'attenzione dell'assessorato regionale ai Beni Culturali si sono mossi i primi passi affinché l'associazione non fosse costretta a soccombere sotto il peso dell'indifferenza.

E le buone (e meritate) notizia sembrano non cessare per l'importante Associazione palermitana, è stato infatti firmato qualche giorno fa il decreto che stanzia per un triennio l'importo di 833.000 euro al comune di Palermo da destinare al rilancio dell'attività del Brass Group.
Un decreto che certamente darà una concretezza al salvataggio della storica associazione jazzistica palermitana, ma che non determina automaticamente l'auspicata trasformazione in Fondazione del Brass che dovrà seguire un iter a parte, che comunque, è ben avviato in quanto per arrivare al Fondo di Dotazione necessario previsto dalla legge contribuirà pure la sottoscrizione lanciata il 4 giugno scorso con la non-stop musicale allo Spasimo.

 "La mia straordinaria emozione nell'apprendere la notizia - ha detto Ignazio Garsia - è dovuta al fatto che non davo nulla per scontato, anzi ero convinto che le forti 'opposizioni' dovute ad interessi contrastanti con l'esistenza del Brass non avrebbero consentito una ulteriore vita. Oggi quella che era una speranza comincia a diventare realtà, e non posso che ringraziare quelle istituzioni che stanno dando risposte concrete al salvataggio del Brass e, soprattutto, risposte concrete per il progetto di trasformazione del Brass in Fondazione".

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22 giugno 2004
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