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Burgio, il Comune esentasse

SiciliaInformazioni svela i "segreti" virtuosi del piccolo paesino nella provincia di Agrigento

05 ottobre 2015

Il sindaco Ferrantelli svela il miracolo di Burgio, paese esentasse
di
Salvatore  Parlagreco (SiciliaInformazioni.com, 01 ottobre 2015)

Burgio è un grazioso paesino di tremila anime della provincia di Agrigento, con una solida fama di piccola capitale della ceramica. Ben amministrato, lindo e tranquillo, Burgio ha vissuto di luce propria. Fino a una ventina di giorni or sono, quando si è scoperto che i suoi cittadini godono del privilegio di non pagare le tasse comunali e di avere l’acqua pubblica con una tariffa incredibilmente bassa.
La scoperta ha fatto di Burgio il paese esentasse d’Italia e del suo sindaco, Vito Ferrantelli, 55 anni, preside, da sette anni a capo dell’amministrazione con consensi plebiscitari, il sindaco più amato del Paese.
Come sia riuscito a cancellare le tasse più odiate d’Italia non è affatto un mistero, eppure continua a rimanere tale, anche quando Ferrantelli spiega per filo e per segno, con grande semplicità, quali strumenti ed iniziative ha adottato, e di quali mezzi si sia servito. Chi l’ascolta, infatti, ha difficoltà a credere che si possano ottenere risultati così lusinghieri, mentre in tanti comuni l’asticella delle tasse non fa che alzarsi, come le accise delle benzine.

"Burgio è stato sempre un comune in buona salute", avverte il sindaco. "I miei predecessori hanno amministrato in maniera oculata e parsimoniosa...".
È tutto merito loro, dunque...
"Grazie ai miei predecessori ho ottenuto alcuni risultati, ma ho dovuto lavorare a lungo per trovare il giusto equilibrio. Mi sono avvalso di buoni funzionari, che hanno progettato insieme con me un sistema virtuoso".
Ci vuole illustrare le fortune dei suoi concittadini?
"I cittadini di Burgio non pagano la Tasi, l’addizionale, l’Imu per fabbricati e terreni agricoli. L’Imu per la seconda casa è al minimo. Disponiamo anche della tariffa più bassa dell’acqua. Inoltre abbiamo raggiunto buoni risultati con la raccolta differenziata e il paese è abbastanza pulito".

Come ha fatto, sindaco?
"Invece che appaltare il servizio di pulizia degli uffici comunali e lo spazzamento della città, mi sono rivolto a quei cittadini bisognosi che finora avevano chiesto, e talvolta ottenuto, sussidi comunali. Ho proposto loro di lavorare per il comune a rotazione, senza dovere questuare. Il loro sussidio è diventato compenso per il lavoro fatto, con un significativo incremento, ed il comune ha risparmiato due volte. In questo modo ho speso da 30 a 40 mila euro l’anno per la pulizia degli uffici, invece che 130 mila euro, ed ho usufruito del servizio di smaltimento della netturbe con 120 mila euro, utilizzando lo stesso sistema. Grazie a questi risparmi, e alla riduzione significativa dell’evasione, ho cancellato le tasse".
E l’acqua? Deve essere stato più difficile.
"Una ribellione, un patto sociale con i cittadini. Burgio si è rifiutata di consegnarsi a Girgenti acque, ha impedito ai commissari di prendere possesso dell’acquedotto, come pretendeva la legge. Siamo riusciti così ad evitare di affidarci a una idrovora. La gestione diretta dell’acquedotto ci ha fatto spendere risorse modeste ed i cittadini pagano le tariffe più basse d’Italia".
Il suo sistema virtuoso è esportabile?
"In linea puramente teorica sì, ma non mi sento di criticare i miei colleghi che sono costretti ad alzare le tasse e non possono imitarci. I comuni sono stati trattati da paria, hanno subito i tagli più pesanti, e sono stati abbandonati spesso al loro destino dalla Regione e dallo Stato. Ogni città, poi, ha la sua storia".

I progetti per il futuro?
"Punto sulle case sfitte, come ha fatto il vicino comune di Cianciana, e non solo. Voglio proporre al mercato estero le nostre case. Noi siamo a dieci minuti dal mare, Burgio è accogliente. E poi da noi non si pagano tasse, è un bell’incentivo".
Lei, professore Ferrantelli, è anche preside. Riesce a conciliare i due incarichi?
"Sono il dirigente scolastico di tre scuole, Burgio Caltabellotta e Villafranca, finora sono riuscito a svolgere dignitosamente i miei compiti".
Più che dignitosamente, signor sindaco. Ci tolga una curiosità. Ai presidi sono stati regalati tanti titoli e qualche epiteto, fascista, podestà, e anche sindaco. Chi meglio di lei, che è sindaco e preside, può dirci se le critiche dei nemici della buona scuola sono giuste.
"Sono infondate, si è puntato sull’autonomia scolastica e poste le basi per significative opportunità di crescita ed una gestione amministrativa corretta e fruttuosa. Considero la legge un primo necessario passo verso una riforma ancora più ampia".
Le capita di fare il sindaco a scuola ed il preside al Comune?
"È probabile che avvenga, ma riesco ad essere me stesso, e questo è ciò che conta".
Se fosse il presidente della Regione quali azioni riterrebbe di dovere intraprendere?
"Eviterei gli sprechi, punterei al risparmio, eliminerei ciò che non serve, punterei sul turismo e l’agricoltura. In definitiva mi comporterei da sindaco".
... di Burgio?
"Certo".

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05 ottobre 2015
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