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C'è da pagare il bollo...

Il bollo dell'auto va pagato entro il 31 gennaio (oggi) online o presso un'agenzia. Per tutte le vetture sopra i 185 kW scattano le maggiorazioni

31 gennaio 2012

La tassa di proprietà va pagata entro la fine del mese successivo a quello di scadenza che per la maggior parte degli utenti coincide con il 31 dicembre. Il termine del 31 gennaio 2012 vale anche per chi ha immatricolato il veicolo tra il 21 dicembre 2011 e il 21 gennaio di quest'anno.
Come tutti ormai sanno la tassa automobilistica dal 1999 è di competenza delle Regioni a statuto ordinario e delle province autonome di Trento e Bolzano (negli altri casi resta di competenza del ministero delle Finanze). Gli importi possono variare a seconda delle addizionali regionali. Quest'ultime hanno subito un pesante adeguamento nel 2011, prima sotto il governo Berlusconi che ha introdotto una pesante maggiorazione per le auto sopra i 225 kw, e in seguito con l'attuale governo Monti che ha innalzato a 20 euro la super tassa, per ogni kw eccedente il tetto di 185.
Per sapere in anticipo quanto bisogna pagare basta collegarsi al sito delle Agenzie delle Entrate e calcolare l'importo automaticamente inserendo il numero di targa del veicolo.

Le modalità di riscossione possono variare leggermente da una regione all’altra, ma è generalmente diffuso il ricorso alle agenzie di pratiche automobilistiche, incluse quelle dell’Aci, o ai punti vendita Lottomatica. Quest'ultimi hanno lanciato una simpatica promozione che regala un controllo gratuito dell'auto in officina a chi paga il bollo presso la loro rete. Sermetra ricorda invece che optando per le agenzie di pratiche automobilistiche è inoltre possibile, contestualmente al versamento della tassa, correggere in tempo reale i dati eventualmente errati presenti nel sistema, mettendo in regola la propria posizione fiscale ed evitando così di incorrere in futuri accertamenti.
I pagamenti in molti casi sono possibili anche con Telebollo (via telefono), Bollonet (via Internet), in banca e naturalmente in posta (previa compilazione manuale del bollettino). Chi paga in ritardo dovrà mettere in conto una sanzione che varia dal 3% al 30% a seconda del ritardo (entro 30 giorni, da 30 giorni a 12 mesi, oltre un anno), più gli interessi di mora. Dal 2011 è stato introdotta una sanzione ulteriormente ridotta per chi non sfora i 14 giorni. Lombardia, Piemonte, Veneto e Provincia di Trento hanno invece stabilito una penale semplificata per i pagamenti effettuati oltre l’anno, ma solo per i contribuenti che non siano stati raggiunti da avvisi bonari o di accertamento da parte della Regione. In ogni caso la ricevuta va conservata per 5 anni, per poter verificare ed eventualmente contestare eventuali richieste di arretrati. [Informazioni tratte da un articolo di Paolo Lorenzi - Corriere.it]

 

 

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31 gennaio 2012
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