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C'è l'interesse di screditare un testimone scomodo

I legali del figlio di don Vito: "Massimo Ciancimino non è mai stato solo nella stanza del pm Ingroia"

10 settembre 2011

"Massimo Ciancimino non è mai stato solo nella stanza del procuratore aggiunto Antonio Ingroia nel palazzo di Giustizia di Palermo e c'è tutto l'interesse a screditarlo per eliminare un testimone scomodo". A dirlo sono gli avvocati del figlio di 'don Vito', condannato per riciclaggio e indagato per mafia, calunnia e detenzione di esplosivo, Francesca Russo e Roberto D'Agostino. Ciancimino jr è ai domiciliari e non può commentare le rivelazioni che lo riguardano, avrebbe detto: "Negli uffici della Procura di Palermo io faccio quel che minchia voglio" al commercialista Girolamo Strangi, che era intercettato perchè indagato dalla procura di Reggio Calabria e gli avrebbe poi raccontato di aver "armeggiato" al computer del procuratore aggiunto Antonio Ingroia in sua assenza.

"Ciancimino - hanno detto i legali - fa sapere che condivide perfettamente la dichiarazione dell'on. Cicchitto in merito all'uso delle intercettazioni allorquando il capogruppo del Pdl afferma che comunque è evidente che ormai viviamo in una condizione del tutto inaccettabile. Una nuova edizione del Grande fratello per cui ogni battuta detta per telefono in conversazioni private può diventare dichiarazione pubblica ufficiale attraverso cui si viene impiccati". L'ex teste, hanno aggiunto, "ribadisce di essere sempre pronto a fornire i chiarimenti alle autorità competenti. Ha piena fiducia e stima nella procura di Palermo dalla quale non ha mai avuto alcun favoritismo tenuto conto che si trova ancora in stato detentivo su ordine della stessa Procura. A Ciancimino appare sorprendente la tempestività con la quale viene riutilizzato il contenuto di una vecchia intercettazione alla vigilia della celebrazione di importanti processi a uomini politici che sono stati oggetto anche di sue dichiarazioni. Sono fatti di dicembre 2010, conosciuti da tutti. Oggi si chiede l'intervento del Csm. La tempestività dove sta?". [Corriere del Mezzogiorno]

- Il Csm interviene nel nuovo caso Ciancimino jr-Ingroia (Guidasicilia.it, 09/09/11)

- "Vogliono screditare un testimone scomodo" di Riccardo Lo Verso (LiveSicilia.it)

 

 

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10 settembre 2011
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