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CAAAAAALDOOOOOO! Da Nord a Sud pericolosamente alta la temperatura segnata dalla colonnina

Con questo caldo bisogna stare attenti ad uscire e a stare a tavola

30 luglio 2005

Era dal milleottocentoecchennesò che non faceva tutto questo caldo... oppure non è vero e solo l'anno scorso l'estate è stata un po' più fresca. Fatto sta che in Italia fa quel caldo. Tanto caldo.
Quaranta i gradi che negli ultimi giorni si sono percepiti, dalle Alpi alle Piramidi. Dal Nord al Sud  la colonnina di mercurio non si è abbassata sotto i 35° e la minaccia continuerà ad essere tremenda per cose luoghi e persone.
La siccità sta minacciando seriamente la salute dei laghi e dei fiumi e il Po ha raggiunto il suo minimo storico di secca, meno 7,73 metri a Cremona. Anche il Ticino e l'Adda sono arrivati a toccare i livelli minimi da record della loro storia e le previsioni non parlano di piogge, per adesso. Anzi.
La protezione civile ha già lanciato l'allarme caldo nelle città italiane: la situazione più a rischio in questi giorni sarà a Roma e anche a Palermo, ovvero con un livello di ''allarme 3'', il massimo nella scala dei rischi per la popolazione, in particolare per le persone anziane.
E il crescendo del caldo dovrebbe andare avanti almeno fino a domenica prossima, quando potrebbe, e ripetiamo 'potrebbe', finalmente arrivare un po' di vento a scacciare via questa maledettissima afa.

L'attenzione della Protezione Civile. Si chiama ''Sistema di previsione degli effetti delle ondate di calore sulla salute'', il sofisticato sistema messo a punto dalla Protezione civile per valutare la necessità di diramare gli allarmi per i rischi sulla popolazione. E già da ieri è scattato il livello ''3'', il più alto: in tante città d'Italia bisogna seriamente stare attenti anche ad uscire di casa.
Dovranno essere prudenti le persone più anziane e quelle deboli di cuore o con problemi di pressione, visto che non solo si impennerà la colonnina di mercurio, ma si registrerà un'alta percentuale di umidità. L'allarme caldo per Roma e Palermo proseguirà anche nei prossimi giorni.
 
Difendiamoci dal caldo (pure a tavola)
Difendersi dal caldo non significa solo accendere il condizionatore o rifugiarsi (potendo) in località climatiche. Dal caldo bisogna guardarsi anche quando si va a tavola.
Della sicurezza del nostro desco anche in tempi di canicola si sono preoccupati esperti convocati dal Ministero della Salute, che hanno esaminato la questione della sicurezza degli alimenti nel periodo estivo, stilando un vero e proprio decalogo per la sicurezza alimentare.
Gli alimenti , infatti, possono essere contaminati all'origine, e questo rientra tra le responsabilità dell'azienda di produzione, che deve dotarsi di un sistema di autocontrollo (verificato però dai servizi medici e veterinari delle Asl) per garantire l'immissione in commercio di alimenti sicuri, cioè che non producano effetti negativi sulla salute a breve, medio e lungo termine. Ma non bisogna trascurare, e lo sottolinea anche la Commissione Europea nel Libro Bianco sulla sicurezza alimentare, che anche i cittadini hanno le loro responsabilità dopo l'acquisto. E precisamente nel trasporto, conservazione e preparazione del prodotto alimentare. Insomma: se si è ''distratti'' i cocci sono i propri...
Quindi è bene che di questi tempi tanto caldi ciascun consumatore rafforzi le più elementari misure di igiene e di gestione degli alimenti, poiché proprio d'estate gli alimenti sono più esposti alla contaminazione di batteri e alla loro moltiplicazione con produzione, in alcuni casi di tossine. Non è un caso, infatti, che le tossinfezioni alimentari compaiano spesso proprio a seguito di consumati e/o preparati a casa e poi trasportati per essere consumati all'aperto.

Le dieci regole di sicurezza a tavola
1. Acquistare prodotti alimentari esclusivamente seguendo i canali della distribuzione ufficiale: negozi, supermercati, mercati rionali ecc. in quanto questi sono autorizzati e verificati da parte degli organi di controllo.
2. Verificare le modalità di presentazione del prodotto: per quanto possibile le alterazioni del colore o dell'odore e l'integrità delle confezioni,. Non acquistare, per esempio scatolette deformate o arrugginite o confezioni di surgelati che presentino inizi di scongelamento o conservati in banconi frigoriferi ad una temperatura superiore a 18 gradi centigradi.
3. Verificare l'etichetta: in particolar modo per accertarsi che un prodotto non sia scaduto
4. Trasportare gli alimenti refrigerati, congelati o surgelati in maniera idonea: preferibilmente in contenitori che favoriscano il mantenimento della temperatura, e ridurre al minimo i tempi in cui essi rimangono fuori dal frigorifero.
5. Evitare all'interno del frigorifero i contatti tra gli alimenti cotti e crudi: in particolar modo tra vegetali, carni, pesce, uova crudi e prodotti cotti o pronti per il consumo al fine di prevenire le contaminazioni crociate.
6. Scongelare il quantitativo necessario di alimenti e non ricongelare mai alimenti scongelati.
7. Prestare la massima attenzione all'igiene nella preparazione dei cibi (gli utensili, i piani di lavoro ecc. devono essere lavati con la massima cura).Particolare cura dovrà essere posta nell'igiene delle mani, lavandole frequentemente durante la preparazione dei cibi, in particolar modo dopo aver toccato alimenti crudi.
8. Cuocere bene gli alimenti: in particolare quelli di origine animale.
9. Raffreddare gli alimenti cucinati il più presto possibile: se un alimento cotto non è destinato al consumo immediato deve essere fatto raffreddare il più rapidamente possibile.
10. Il cibo avanzato deve essere correttamente gestito per evitare inutili sprechi ed essere consumato successivamente in sicurezza: no fuori dal frigo tali alimenti e consumarli successivamente il più presto possibile, evitando di risaldarli più volte.

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30 luglio 2005
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