Caccia al milionario!
E' Ugo, no Gianni, macché, è Riccardo. Forse, si dice, ho sentito che... Tutti a sparare nomi nel paesino della cipolla violastra detta del Treschietto
E' Ugo, no Gianni, macché, Riccardo. Forse. Si dice... Il giorno dopo la vincita stellare al Superenalotto, che ha fatto balzare Bagnone sotto i riflettori del mondo, il paese baciato dalla dea bendata si è svegliato con una "missione": trovare chi è il fortunato vincitore che con una schedina da due euro si è portato a casa 148 milioni di euro, quasi 300 miliardi di lire.
Qualcuno sussurra si tratti di un operaio, per altri sarebbe un idraulico o un contadino. La torcida della fortuna non conosce sosta. Tutti rimandano alle rivelazioni di un muratore 'gola profonda', che l'altro ieri sera sul tardi avrebbe già stanato il supervincitore, incoronato neo sceicco del borgo. E dopo la festa notturna in piazza Roma, con il prosecco che ha bagnato le stradine del borgo medioevale, con l'immancabile puntata al luogo del 'miracolo', il bar Biffi in via Roma 2, il sole non ha sciolto ancora i dubbi sull'uomo d'oro spuntato nel paese della cipolla violastra.
Il pellegrinaggio al bar della fortuna che ha posto fine a sette mesi di latitanza della sestina vincente non si arresta, mentre i vigili urbani cercano di mettere ordine al carosello di auto e al traffico di curiosi venuti giù anche dai paesi vicini. Sono molti quelli che mostrano di saperla lunga, come in ogni paese di duemila abitanti, dove tutti si conoscono. La convinzione è che "ha vinto uno del paese". Anche se il titolare del baricevitoria, Vanni Simonetti, che gestisce il locale con la compagna Annamaria Ciampini, cerca di stornare l'attenzione sul superfavorito che la 'vox populi' continua a indicare come il vincitore: Ugo Verni, 40enne single, operaio in una cooperativa agricolo-forestale.
Qualcuno infatti ha raccontato che Verni la sera di sabato, mentre al bar di Bagnone stava aspettando di guardare la partita Siena-Milan, si è alzato in piedi, ha urlato "ho vinto, ho vinto!" ed è uscito correndo. E tutto questo prima che il telegiornale dicesse che a vincere il jackpot più alto della storia del Superenalotto e d'Europa era stato il fortunato giocatore di una schedina da due euro compilata proprio a Bagnone.
Stupiti e un po' incuriositi, in tanti all'interno del locale si sono chiesti come mai Ugo Verni si fosse alzato dopo aver appreso i numeri vincenti con tutta quell'euforia in corpo. Poi la notizia al telegiornale ha fugato ogni dubbio. "E' Ugo il vincitore". E lui non ha fatto nulla per smentire, almeno inizialmente: "Ho vinto io" ha continuato a ripetere alle persone che pian piano si raggruppavano davanti alla ricevitoria. Poi però, forse preoccupato per i rischi che corre chi porta in tasca una somma così alta, ha ritrattato davanti a quel bar che lo ha reso ricco, dove festeggiava con gli altri: "Ma vi pare che sono io? Non sarei qui". Ma il troppo alcol ha riportato Ugo a proseguire con i dettagli di una serata che per lui è magica. Lo ha fatto al telefono coi parenti. Intanto la folla lo baciava, lo abbracciava e lo stringeva come un eroe. Anche il sindaco del paesino gli si è avvicinato e tendendogli la mano gli ha detto: "Se mi dà un aiuto, rivolto il paese come un calzino".
Secondo il titolare del bar ricevitoria, che sostiene di sapere chi è il vincitore, Ugo Verni non c'entra nulla. "Il vincitore - ha detto Vanni Simonetti - è un bagnolese doc, ha tra i 45 e i 47 anni. Ed è molto generoso". Ieri mattina ha chiamato al bar Biffi una seconda volta. La prima telefonata l'altro ieri sera, alle 21.22. Fra un bicchiere e l'altro, è arriva la classica chiamata alla ricevitoria: "Sono il vincitore e vi volevo ringraziare. Prometto di regalarle 6,9 milioni di euro". La seconda telefonata, ieri mattina, con una promessa: "Ci vediamo domattina". Simonetti, dunque, custodisce geloso il nome del vincitore. Dice che non lo dirà a nessuno e aspetta fiducioso.
Intanto, in attesa che il fortunato incassi il superjackpot, in paese il forziere dei desideri si è già aperto. Il sindaco di Bagnone, Gianfranco Lazzeroni, chiede al vincitore del Superenalotto "un aiuto per realizzare il palazzetto polifunzionale", perché il paesino ne ha bisogno. Una speranza che non risparmia neanche la chiesa di Bagnone, con il viceparroco don Marco Giuntini, che confida nel supermilionario bagnonese per realizzare "un centro giovanile" e sogna una bella processione per il patrono San Nicola, per ringraziare il cielo che si è ricordato di quel paesino famoso per la cipolla violastra detta del Treschietto. Un vecchio, sulla panchina, spera che la supervincita porti lavoro in paese, un altro sogna la costruzione di un albergo con una seggiovia. Altri, sono soprattutto donne, chiedono che la sestina azzeccata porti più turismo e sviluppo nel paese. [Informazioni tratte da Adnkronos/Ing]