Caccia in Sicilia: Cga e Tar respingono ricorso della Regione
Accolto il ricorso presentato dalle associazioni ambientaliste contro il calendario venatorio 2010/2011
Con la recentissima Ordinanza n. 801 del 22 settembre 2010, il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha respinto il ricorso dell’Assessorato Regionale alle Risorse Agricole ed Alimentari, confermando in pieno la precedente Ordinanza n. 638 del 16 luglio 2010 con cui i Giudici della I Sezione del TAR Palermo hanno accolto in toto il ricorso presentato dalle Associazioni ambientaliste, Legambiente e MAN, contro il calendario venatorio 2010/2011.
Con queste due Ordinanze dei Giudici Amministrativi sono stati fissati importanti principi da cui discendono:
1. l’obbligo di sottoporre a preventiva Valutazione di Incidenza il Piano Regionale Faunistico Venatorio;
2. la rigorosa tutela delle rotte di migrazione;
3. la protezione di tutti i Siti di Importanza Comunitaria e delle Zone di Protezione Speciale (volute dall’Unione Europea) nei quali la caccia può essere esercitata solo dopo avere effettuato la Valutazione di Incidenza al fine di garantire la conservazione di specie ed habitat;
4. il rispetto dei pareri dell’ISPRA-Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (massimo organo di consulenza dello Stato) e delle misure di conservazione fissate dall’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente in materia di biodiversità.
"Si tratta di pronunciamenti importanti - ha dichiarato Angelo Dimarca, Responsabile Regionale del Dipartimento Conservazione Natura di Legambiente Sicilia - che fissano precisi paletti per una corretta pianificazione del prelievo venatorio ed una rigorosa regolamentazione della caccia nel rispetto di criteri tecnico-scientifici, delle direttive comunitarie e delle prioritarie esigenze di conservazione della fauna selvatica. Ciò a fronte di calendari venatori ispirati a mere logiche di opportunità politica finalizzate a compiacere qualcuno disattendendo anche previsioni di legge e proposte di buon senso. Va in ultimo stigmatizzato il fatto che l’Assessorato Regionale alle Risorse Agricole in questi anni non abbia curato l’adeguamento dei calendari venatori alle direttive europee e soprattutto l’aggiornamento del Piano Regionale Faunistico Venatorio, facendo precipitare quest’anno il settore nel caos più assoluto con una successione schizofrenica di provvedimenti. Ci aspettiamo ora dalla Regione la piena ed immediata applicazione delle Ordinanze del CGA e del TAR”.
- Legambiente Sicilia