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Cacciatori in strada? Molto meglio delle doppiette in campagna!

03 settembre 2007

Sabato 1 settembre le Associazioni venatorie hanno manifestato a Palermo in viale della Regione Siciliana, sotto gli uffici dell'Assessorato all'Agricoltura, contro la sospensione della caccia decretata da TAR.
Anna Schirò (Wwf), Nino Provenza (Lipu) ed Ennio Bonfanti (Lav) hanno commentato così la manifestazione: ''Fanno bene i cacciatori siciliani a passeggiare in viale della Regione Siciliana a Palermo: è una buona alternativa alle battute di caccia! Invece di sparare a conigli, merli e tortore, per i cacciatori - e la residua fauna scampata alle fiamme - è sicuramente più salutare fare quattro passi a Palermo, ancora vuota di gran parte dei propri abitanti e con tanti turisti provenienti anche dagli altri Paesi europei dove le norme venatorie sono di gran lunga più restrittive rispetto a quelle emanate dalla Regione Siciliana e bloccate dal Tribunale Amministrativo Regionale''.

Wwf, Lipu e Lav ritengono che quest'attività di passeggio potrebbe benissimo continuare sino a gennaio (data di chiusura della stagione venatoria), in maniera da poter consentire agli uccelli migratori di proseguire indenni il loro lungo viaggio verso i paesi di svernamento ed a quelli stanziali di trovare rifugio nelle aree non colpite dagli incendi che hanno devastato l'ambiente dell'Isola. ''Da anni in Sicilia, di fronte ad un costante appiattimento su posizioni venatorie estreme dell'Amministrazione regionale, il mondo ambientalista e - in generale - i cittadini di buonsenso che amano la Natura devono invocare un intervento della Magistratura e dei Tribunali - hanno dichiarato Schirò, Provenza e Bonfanti - per garantire un minimo di tutela agli animali selvatici, riconducendo alla legalità politiche regionali troppo attente al peso elettorale dei fucili (una minoranza in costante declino ma da sempre corteggiata dalla politica) piuttosto che all'esigenza di conservare la biodiversità. Il Calendario Venatorio è assolutamente illegittimo per le numerose e gravi violazioni delle normative regionali, statali e comunitarie sulla tutela della fauna e che ha ricevuto pesanti critiche anche dall'Istituto Nazionale Fauna Selvatica (INFS)''.
Le Associazioni ambientaliste ed animaliste siciliane, inoltre, auspicano che i competenti Organi di vigilanza e le Forze dell'Ordine si attivino con adeguati servizi di controllo e prevenzione, affinché venga garantita sull'intero territorio regionale la piena esecuzione del decreto del T.A.R. che sospende qualsiasi forma di caccia in Sicilia, non fosse altro perché l'abusivo esercizio della caccia costituirebbe grave danneggiamento del ''patrimonio indisponibile dello Stato'' costituito dalla fauna. Chi fosse sorpreso a cacciare in questo periodo di divieto, rischierebbe le pesanti sanzioni penali di cui all'art.30, lettera ''a'' della legge statale sulla caccia n. 157/1992.

Intanto sul sito www.lavsicilia.it è on-line il ''Vademecum Caccia: consigli per i Cittadini''. Si tratta di informazioni e consigli per contrastare legalmente gli eventuali "furbi" che, in barba allo stop del TAR, fossero sorpresi a cacciare di frodo. La Lav di Caltanissetta, infine, mette a disposizione anche la segreteria telefonica ''Sos Bracconaggio'' 06.916500053: un numero di telefono per ottenere assistenza contro episodi di bracconaggio.

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03 settembre 2007
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