Caduti i pregiudizi tra Nord e Sud: terroni e polentoni non sono più nemici
Resiste solo qualche stereotipo
A indagare sui rapporti tra Nord e Sud della Penisola è una ricerca condotta dall'Eurispes mediante un questionario distribuito ad un campione rappresentativo di 2.000 cittadini.
La conflittualità tra Sud e Nord del Paese pare appartenga ormai al passato.
Sia gli abitanti del Meridione, che quelli del Settentrione dichiarano di avere rapporti reciproci che sono "normali" (60% circa), in certi casi "eccellenti" (più del 10%).
Resiste solo qualche stereotipo.
I settentrionali sono ancora considerati "più freddi e distaccati", è svanita invece l'idea del meridionale che vive alla giornata.
Restano confermate la generosità del Sud, lo stacanovismo e l'alto senso civico del Nord.
Sono soprattutto gli over-65enni, i dirigenti e le casalinghe a continuare a vedere i "polentoni" come instancabili lavoratori.
"Gli italiani - sottolinea l'Eurispes - hanno accorciato le distanze e sembra che il conflitto Nord-Sud sia quasi del tutto superato. L'affermazione di Cavour "fatta l'Italia facciamo gli italiani", dopo circa un secolo e mezzo si sta concretizzando".
In particolare, il 60,3% degli intervistati al Sud vive rapporti con i Settentrionali che definisce "normali", per l'11% sono addirittura "eccellenti".
Il 23,2% evidenzia una "reciproca disponibilità" mentre, all'opposto, li vive come "ostili" il 4,2% del campione e "insopportabili" l'1,3%.
Per quanto riguarda la disponibilità è il Sud, rispetto al Centro e alle Isole, a registrare il più alto numero di consensi (26,2%).