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Calogero Mannino assolto definitivamente

L'ex ministro democristiano imputato nel 1994 di concorso esterno in associazione mafiosa

15 gennaio 2010

La Sesta sezione penale della Cassazione ha confermato la sentenza di assoluzione nei confronti dell'ex ministro Calogero Mannino accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e assolto in appello il 22 ottobre 2008.
Il procuratore generale della Cassazione ieri mattina in udienza si era pronunciato per il rigetto del ricorso avanzato dalla Procura di Palermo. La Cassazione ha dichiarato l'inammissibilità del ricorso della Procura e ha confermato quindi l'assoluzione di Mannino.
Nelle motivazioni della sentenza della Corte d'appello di Palermo Calogero Mannino era stato assolto perchè "non erano state acquisite prove certe ne concretamente apprezzabili sul presunto sostegno politico-elettorale che Cosa Nostra avrebbe assicurato all'imputato negli anni '80".
Nella sentenza di allora, inoltre, erano state considerate insussistenti anche le prove che riguardavano presunti rapporti dell'ex ministro nei confronti dei cugini Nino e Ignazio Salvo nel periodo in cui Mannino era stato assessore regionale alle Finanze.
Raggiunto da un avviso di garanzia nel 1994 il politico democristiano Calogero Mannino aveva poi subito una serie di processi (tra sentenza di primo e secondo grado, una pronuncia della Cassazione con un nuovo rinvio alla Corte d'appello, una pronuncia della Cassazione per un nuovo rinvio alla Corte d'appello e infine la sentenza del 2008).
Ieri mattina il sostituto procuratore della Cassazione Mauro Iacoviello si era pronunciato per il rigetto del ricorso della Procura sposando le tesi contenute nella sentenza d'appello. I giudici della Suprema Corte di Cassazione hanno così deciso di confermare l'assoluzione dell'ex ministro.

"Mi hanno portato via un pezzo della mia vita, 17 anni" ha detto a caldo l'ex ministro. "Avrei voglia di stare in silenzio per manifestare lo sdegno profondo che provo contro un processo ingiusto che non aveva ragione alcuna per essere costruito". "Non ho da recriminare - ha aggiunto - ma da far constatare, affinchè ingiustizia non si ripeta, e soprattutto perchè, stabilita la verità, si rifletta su quanto accaduto e si guardi alla storia della Sicilia in modo diverso. Ne parleremo a tempo debito".  Attualmente Mannino, deputato nazionale dell'Udc, è titolare di un'azienda agricola a Pantelleria.

Dall'arresto all'assoluzione - Calogero Mannino era accusato di avere intrecciato rapporti con la mafia, traendo profitto dall'appoggio di alcuni boss. L'inchiesta fu avviata nel febbraio 1994, quando i pm della procura di Palermo gli notificarono un avviso di garanzia per concorso in associazione mafiosa. L'anno successivo Mannino venne arrestato, il 13 febbraio del 1995, su ordine di custodia firmato dal gip di Palermo, Alfredo Montalto, che aveva motivato il provvedimento con il pericolo di depistaggi nelle indagini. Rinchiuso nel carcere romano di Rebibbia per 23 mesi, si ammalò gravemente fino ad arrivare ad uno stato di deperimento che lo portò alla scarcerazione.
Il primo processo, quello poi conclusosi con l'assoluzione, fu tra i più lunghi mai celebrati: più di 300 udienze, 400 testimoni citati, dei quali 250 dall'accusa e 150 dalla difesa, compreso l'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga, 25 pentiti, da Tommaso Buscetta a Gioacchino Pennino, da Giovanni Brusca a Angelo Siino, che lo accusarono di essere uno dei referenti di Cosa nostra siciliana. Due gli episodi chiave contestati dalla Procura: la partecipazione di Mannino alle nozze del boss mafioso Leonardo Caruana, e una cena alla trattoria "Mosè", con esponenti di Cosa Nostra tra i commensali.
Il verdetto assolutorio di primo grado fu ribaltato in appello nel 2003 quando l'accusa portò in aula le dichiarazioni di un altro boss pentito, Antonino Giuffrè e del medico Salvatore Aragona, imputato in uno dei molti filoni dell'inchiesta sulle 'talpe alla Dda di Palermo'. Quella volta la corte d'appello inflisse 5 anni e 4 mesi a Mannino riconoscendolo colpevole di concorso esterno in associazione mafiosa fino al 1994. Poi l'annullamento della Cassazione e il nuovo processo conclusosi oggi con l'assoluzione definitiva. Mannino, inoltre era stato già assolto nel processo su tangentopoli e nei suoi confronti resta solo un procedimento della procura di Marsala su una presunta sofisticazione vinicola.

[Informazioni tratte da La Siciliaweb.it, Ansa.it]

- Calogero Mannino è stato assolto (Guidasicilia.it, 23/10/08)

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15 gennaio 2010
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