Cambia la gestione dei rifiuti in Sicilia
Via libera alla riforma regionale: gli Ato scendono a nove e vengono trasformati in consorzi fra comuni e province
Cambia la gestione dei rifiuti in Sicilia. La Giunta regionale ha approvato nei giorni scorsi il disegno di legge proposto dall'assessore dell'Energia Pier Carmelo Russo. Il provvedimento prevede fra l'altro la riduzione a nove degli Ambiti territoriali ottimali (Ato) e l'introduzione di alcune novità nella gestione degli stessi Ato, trasformandoli in veri e propri consorzi fra comuni e province con il controllo della Regione. L'assemblea di ciascun consorzio determinerà lo standard medio delle tariffe mentre i Comuni avranno l'obbligo non solo di quantificare la Tarsu e la tariffa di igiene ambientale ma anche di individuare nei propri bilanci le risorse finanziarie da aggiungere alle somme provenienti dalle riscossioni delle bollette.
Un piano regionale fisserà gli obiettivi e i criteri del servizio di raccolta integrata e della localizzazione degli impianti di trattamento della differenziata. Anche gli Ato dovranno dotarsi di un proprio piano d'ambito. Vengono inoltre potenziati i poteri di sostituzione e di controllo della Regione che faranno capo all'assessore per l'Energia e i Servizi di Pubblica Utilità.
La nomina di commissari straordinari comporterà la decadenza dell'autorità d'ambito commissariata e l'avvio delle azioni di responsabilità sia amministrativa che erariale. Tutte le violazioni porteranno al commissariamento e alla decadenze delle amministrazioni e degli organi inadempienti. Nei casi di emergenza e di rischi sanitari saranno adottati interventi sostitutivi immediati, anche senza diffida. E l'ente interessato sarà chiamato sempre a pagare i danni.
La Regione Siciliana si impegna a concorrere, con somme che saranno poi recuperate dal fondo per le autonomie locali, al ripiano delle passività maturate al 31 dicembre a carico dei Comuni. Ogni Comune sottoscriverà un piano di rientro dal debito in cui saranno specificate tutte le misure e le iniziative che saranno intraprese per riequilibrare i costi e risanare i bilanci.
Russo ha presentato un elenco di quasi 200 Comuni che potrebbero essere commissariati se non presenteranno la richiesta delle anticipazioni necessarie per coprire i costi dei servizi.
[Informazioni tratte da ANSA, La Siciliaweb.it, GdS.it]