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Camminare per Palermo attraverso la Letteratura

Sarà presentata alla Biblioteca Comunale la ''Mappa letteraria di Palermo''

29 giugno 2009


Foto di tabbiSka (www.flickr.com)

Arriva la "Mappa letteraria di Palermo". Domani, martedì 30 giugno, alle 17,30, il progetto sarà presentato nell'Atrio della Biblioteca Comunale di Palermo. Le numerose pagine scritte sulle bellezze artistiche e le tradizioni del capoluogo siciliano saranno disponibili su internet per delineare un insolito itinerario storico-artistico.
Il progetto sarà presentato da Filippo Guttuso, direttore della Biblioteca Comunale di città, che lo ha curato insieme agli studiosi Mario Rubino e Anna Maria Ruta.
Il portale letterario è promosso dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo e dalla Biblioteca Comunale e realizzato in collaborazione con  Sispi Spa (Sistema Palermo Informatica) e "la Repubblica". Basterà cliccare sul sito http://mappaletteraria.comune.palermo.it e il fruitore potrà accedere alle fascinose citazioni sulla città da parte di scrittori come Goethe, Oscar Wilde e Pirandello e tanti altri autori talvolta anche poco noti ma non meno interessanti.

IL ROMANZO DI PALERMO RACCONTATO DA INTERNET
di Salvatore Ferlita (Repubblica/Palermo.it, 23 aprile 2009)

Ci sono mappe letterarie che descrivono luoghi fantastici, protagonisti indiscussi dell'immaginario cartografico; ma ce ne sono altre che invece si riferiscono a località esistenti, a vere città, nella fattispecie a quelle che hanno trovato cittadinanza nei romanzi, nelle raccolte di versi, nei resoconti di viaggi, negli epistolari. Di quest'ultimo genere di cartine, ce ne sono di gloriose, come quella che rappresenta New York City, in cui ci si può muovere tra la Wall Street di Mark Twain e di Melville e Great Jones Street di Don De Lillo, tanto per fare un esempio. Per non dire della Londra letteraria, quella che si può ritagliare dalle pagine di Dickens o di Arthur Conan Doyle.
Accanto a queste topografie oramai contemplate anche dalle migliori guide turistiche, oggi se ne allinea un'altra: la mappa letteraria di Palermo, che offrirà ai visitatori, attraverso una serie di interconnessioni ipertestuali, informazioni su quei punti della città e del territorio limitrofo che sono contemplati nelle pagine di romanzieri, poeti e noti viaggiatori. La Palermo reale, tridimensionale, farà in tal modo spazio alla città compromessa con l'immaginario di grandi autori, ma che spesso rispecchia scorci e strade con impressionante accuratezza. E non è un caso che il lancio del progetto, promosso dalla Biblioteca comunale e dall'assessorato alla Cultura e realizzato in collaborazione con la Sispi e "Repubblica", coincida con la Giornata mondiale del libro indetta dall'Unesco: tra le altre iniziative previste, la lettura del "Don Chisciotte" in spagnolo e in italiano organizzata dal Centro culturale spagnolo e la visita guidata alla biblioteca comunale di Termini Imerese.

La mappa letteraria di Palermo è nata da un'idea di Mario Rubino, ordinario di letteratura tedesca e lettore onnivoro di testi che riguardano la sua città, accolta con entusiasmo dalla studiosa d'arte Anna Maria Ruta e da Filippo Guttuso, direttore della Biblioteca comunale, i tre curatori del progetto. «E' almeno da una decina d'anni che ci penso - spiega Rubino - spinto forse dalla passione che nutro per Palermo, per le sue tante declinazioni letterarie. Visitando la mappa letteraria di Manhattan non poche volte mi è capitato di sognare a occhi aperti, e mi son detto: perché non fare una cosa simile per la mia città?».
Adesso basterà cliccare sul sito http://mappaletteraria.comune.palermo.it, per intraprendere un viaggio sospeso tra fantasia e realtà: il sito della mappa propone una suddivisione delle citazioni per tipologia letteraria (narrativa, composizione in versi, memorie, resoconti di viaggi ed epistolari), e offre la possibilità di navigazione per periodo storico, quello in cui è ambientato il riferimento e non rispetto alla data di pubblicazione dell'opera.
Il primo periodo - dalle origini al 1713 - si conclude con la fine del viceregno spagnolo, il secondo - dal 1714 al 1860 - si chiude nell'anno dell'impresa garibaldina, il terzo - dal 1861 al 1918 - è l'intervallo di tempo che va dall'unità d'Italia alla fine del primo conflitto mondiale, mentre il quarto, che va dal 1919 al 1943, si conclude con la fine della seconda guerra mondiale in Sicilia.

«Questa mappa - precisa Filippo Guttuso - è il frutto dell'intersezione tra l'antico, la pagina scritta, l'odore della carta, e il mezzo del web, lo strumento multimediale. E l'abbiamo immaginata a misura di navigatore colto, certo, del lettore con un'ottima memoria letteraria, ma anche del turista curioso, che magari vorrebbe recarsi in quei posti che prima di lui visitatori illustri hanno ammirato e descritto. Abbiamo pensato soprattutto al turista straniero: da qui la decisione di inserire le citazioni nella lingua originale, nel caso degli autori non italiani, e di tradurre in inglese, francese e tedesco quelle dei nostri. Chi dà un'occhiata a questa cartina, può anche imbattersi in riferimenti inattesi, quasi impensabili».
Come nel caso dell'allusione alle catacombe dei Cappuccini che si trova nella "Montagna incantata" di Thomas Mann: «Lo si chiama liberarsi dai gas della putrefazione. Riesposto all'aria fresca, uno torna a essere garbato e presentabile come i cittadini di Palermo appesi nei corridoi sotterranei dei Cappuccini fuori di Porta Nuova. Asciutti ed eleganti se ne stanno appesi là e godono la stima di tutti. Liberarsi dai gas: ecco ciò che conta».
Il visitatore, dunque, avrà la possibilità da oggi di riscoprire una Palermo cancellata dal tempo e dall'incuria, come quella osservata dal solito Goethe, presentissimo, ma anche la città descritta da Antonio Castelli (i platani di via Libertà in "Entromondo"), da Antonio Pizzuto, che nelle pagine di "Sul ponte di Avignone" parla di via Perez o di via Libertà in "Si riparano bambole", da Fulco di Verdura, cugino di Giuseppe Tomasi di Lampedusa (al momento la Palermo del "Gattopardo" non risulta censita), nel suo gustosissimo "Estati felici" o dall'occhio stralunato di Lucio Piccolo ("Le esequie della luna"). In poche parole, la mappa diventa anche serbatoio bibliografico, un sorprendente ricettacolo di titoli noti ma anche dimenticati (come "Passione di Rosa" di Livia De Stefani).

Inutile dire che si tratta di un lento work in progress, al quale possono prendere parte attivamente i visitatori: è accettato infatti il contributo di tutti, inviando alla casella di posta elettronica mappaletterariacomune.palermo.it il testo della citazione, il titolo dell'opera letteraria, l'anno di pubblicazione e l'autore. La redazione di "Mappa letteraria", valuterà il materiale inviato e lo pubblicherà aggiungendo il nominativo di chi ha fatto la segnalazione.

[Foto di lorca56 (www.flickr.com)]

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29 giugno 2009
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