Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Camorra, mafia e il 'trust' dell'ortofrutta

Patto Casalesi-Santapaola: la mafia catanese gestiva i trasporti, la camorra controllava il mercato

10 maggio 2010

Arresti, perquisizioni e sequestri in diverse zone del centro e del sud Italia. Un'alleanza tra la camorra 'Casalese' e la mafia catanese di Nitto Santapaola è stata scoperta dagli agenti della Squadra Mobile di Caserta. All'alba di oggi una sessantina di persone è stata arrestata dalla polizia casertana coordinata dai pm della Direzione distrettuale antimafia di Napoli.
Complessivamente sono stati arrestati una ventina di presunti affiliati ai Casalesi, gruppo capeggiato da Francesco Schiavone detto Sandokan, una dozzina di appartenenti ai clan Licciardi e Mallardo di Napoli, entrati in contrasto con i Casalesi e una mezza dozzina di esponenti del clan Santapaola, tra cui il reggente, cognato del boss, Giuseppe Ercolano.
In manette è finito anche Paolo Schiavone, figlio di Francesco Schiavone, attualmente in carcere, cugino del boss "Sandokan". Il 27enne Paolo stava rientrando nel Porto di Napoli da una crociera nel Mediterraneo quando è stato arrestato. Da quando il padre è in carcere, per gli inquirenti aveva un ruolo di primo piano nel clan.

In sostanza la cupola imponeva alle ditte che operano nell'ambito dei mercato ortofrutticolo del Centrosud una unica ditta di trasporti, catanese, gestita da Ercolano. Nel mirino di mafia e camorra era finito anche il mercato di Fondi, ritenuto uno dei più importanti d'Europa. Per portare frutta e ortaggi da Fondi alla Sicilia la ditta di autotrasporti era sempre la stessa: quella di Ercolano.
I capi delle organizzazioni camorristiche e mafiose si riunivano nella sede di un'azienda di trasporti del Casertano per decidere le strategie e le alleanze.
Nel corso dell'indagine, sono stati sequestrati veri e propri arsenali di armi provenienti dalla Bosnia. Sono in corso perquisizioni e sequestri a carico di società e aziende operanti nei maggiori mercati ortofrutticoli della Campania, del Lazio e della Sicilia.

"La rilevanza dell'operazione si ravvisa nell'alleanza che nel tempo si è prodotta tra mafia, camorra e 'ndrangheta per poter monopolizzare l'attività nel settore dell'ortofrutta - sottolinea il generale Antonio Girone, direttore della Dia - che controllava tutte la fasi cominciando dall'imposizione a livello locale dei prezzi locali fino al trasporto e alla distribuzione". "Un sistema - ha spiegato - di questo tipo si riflette sui cittadini i quali trovano prezzi maggiorati, talvolta venti volte il prezzo orginario con danni per gli utenti e in generale per l'economia".

Grande soddisfazione da parte del ministro dell'interno, Roberto Maroni. "Si tratta di una grande operazione - ha commentato il ministro a margine di un convegno alla Cattolica - contro il clan dei Casalesi ma non solo: viene accertato un collegamento operativo tra i Casalesi e Cosa Nostra, la mafia siciliana, nel settore del trasporto della frutta". Si tratta, come ha sottolineato Maroni, di "un'altra grande operazione della polizia contro il sistema di criminalità che ogni giorno viene colpito duramente".

"L'operazione della Dia di Roma e della squadra mobile di Caserta è l'ennesimo tassello di quel puzzle che descrive con sconcertante precisione il dramma vissuto dall'agricoltura del Mezzogiorno. Siamo grati a inquirenti e investigatori per il prezioso lavoro di 'bonifica' che ha smantellato, tra Sicilia e Campania, un pericolosissimo network mafioso dedito ad imporre il monopolio dei trasporti su gomma ai commercianti ed agli autotrasportatori di prodotti ortofrutticoli in tutto il Centrosud, con la conseguente lievitazione dei prezzi della frutta".
L'assessore regionale alle Risorse agricole e alimentari, Titti Bufardeci, rivolge il proprio plauso ai magistrati della Procura distrettuale antimafia di Napoli ed agli investigatori che hanno decapitato l'alleanza ai danni degli agricoltori, tra clan del Casalesi e famiglie mafiose catanesi. "Dobbiamo mantenere la massima vigilanza su questi rischi. Non è un mistero - spiega Bufardeci - che, quando l'infiltrazione mafiosa prende di mira i settori economici in sofferenza, opera su diversi livelli, iniziando prima ad imporre estorsione ed usura per poi puntare a un controllo diretto delle imprese. L'agricoltura siciliana è in crisi e dobbiamo difenderla anche da questi rischi. Anche per questo motivo, grazie alla legge finanziaria approvata dal parlamento siciliano, abbiamo avviato, abbiamo voluto introdurre un fondo di garanzia antiusura per le aziende agricole. È un primo passo che verrà arricchito di nuovi e più approfonditi strumenti di legalità".

Soddisfazione è stata espressa anche dal senatore Pd, Giuseppe Lumia, componente della Commissione antimafia. “È stato colpito un asse storico tra la Camorra e Cosa nostra, tra il clan dei Casalesi e quello degli Ercolano-Santapaola. Una cosca, quest’ultima, che dispone, addirittura, di rappresentanti di vertice nel settore dei trasporti”. “L’esistenza di un controllo mafioso del settore era già stato anticipato dal caso del mercato ortofrutticolo del comune di Fondi. Il governo, più volte sollecitato da tutti gli organi competenti a sciogliere l’amministrazione per infiltrazioni mafiose, ha tergiversato solo perché Fondi era retto dal centrodestra”.
“Oggi - conclude l’esponente del Pd - la capacità di controllo dell’economia da parte delle mafie emerge in tutta la sua pervasività, grazie anche alla relazione tra le varie organizzazioni criminali. Il rapporto tra la mafia siciliana e quella campana risale ai tempi del boss Bardellino. Si tratta di un legame consolidato, adesso coltivato dai boss latitanti Iovine e Zagaria, che bisogna recidere in modo definitivo”.

[Informazioni tratte da Ansa, La Siciliaweb.it, AGI]

 

 

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

10 maggio 2010
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia