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Cantieri chiusi!

Le Imprese edili regionali in assemblea permanente, blocco cantieri fino a gennaio

06 novembre 2012

La protesta condotta dall'Ance Sicilia col sostegno dell'Ance nazionale ha prodotto i primi risultati: il ministero della Difesa ha pagato le imprese per le opere realizzate e lo stesso sta facendo l'Anas. La Regione siciliana, che in un primo momento aveva annunciato uno stanziamento di appena 26 milioni di euro su un debito per infrastrutture di 409 milioni, avrebbe, aumentato il budget a 65 milioni, più 130 milioni di euro per nuovi impegni di spesa nel 2013.
Nonostante ciò, le imprese edili, riunite ieri nell'assemblea straordinaria convocata dall'Ance Sicilia con Confindustria Sicilia, le altre associazioni d'impresa e i sindacati, hanno deciso di costituirsi in assemblea permanente fino a quando non avrà luogo il richiesto incontro con il nuovo presidente della Regione, Rosario Crocetta. E di chiudere fino a gennaio per causa di forza maggiore tutti i cantieri di quelle aziende che abbiano maturato crediti superiori al 25% dell'importo dell'opera, ponendo il personale in cassa integrazione.
L'Ance Sicilia, che mette a disposizione due legali, uno a Palermo e uno a Catania, per assistere le imprese sia nei contenziosi che potranno sorgere, sia in eventuali ulteriori azioni di pressione sulle stazioni appaltanti morose, in una nota sottolinea che "per causa di forza maggiore" chiudono tutti i cantieri delle imprese che hanno maturato crediti superiori al 25% dell'importo dell'opera, ponendo il personale in cassa integrazione.

Al presidente Crocetta, cui saranno presentate le schede complete sui crediti vantati dal settore nei confronti della Regione, è stato deciso di chiedere la convocazione di un tavolo di trattativa con associazioni d'impresa, sindacati e banche che definisca nuove strategie e regole per arrivare ad una dichiarazione di stato di crisi del settore edile che consenta, oltre all'attivazione del fondo europeo Feg per aiuti ai comparti industriali in congiuntura negativa, anche la sospensione delle scadenze fiscali e tributarie delle imprese, la sospensione degli interessi sugli anticipi fatture, la dilazione dei pagamenti dei debiti con le banche in misura proporzionale ai tempi di erogazione delle somme da parte delle stazioni appaltanti.
Il tavolo congiunto servirà inoltre ad ottenere, fra l'altro, la pubblicazione on-line dei criteri e dei tempi di pagamento delle fatture. Al governo regionale saranno infine sollecitate misure straordinarie per l'immediato utilizzo dei 10 miliardi di euro di fondi europei destinati a nuove opere pubbliche in Sicilia.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, Lasiciliaweb.it, €conomiaSicilia.com]

- "Blocco totale dei cantieri in corso" (Guidasicilia.it, 27/10/12)

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06 novembre 2012
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