Caos Formazione professionale alla Regione
Dopo l'ennesimo nulla di fatto per sbloccare la situazione, un gruppo di lavoratori, senza stipendio da moltissimi mesi, hanno minacciato suicidio
Dopo il nulla di fatto ieri nell'incontro tra il dirigente generale della Formazione professionale, Anna Rosa Corsello e i rappresentanti degli enti associati a Confap Sicilia, che non ha sbloccato la vicenda che riguarda oltre mille lavoratori del settore istruzione e formazione professionale, la tensione tra i lavoratori interessati è salita pericolosamente.
Dalla delusione alla protesta è passato un attimo e gli addetti del settore hanno invaso viale Regione siciliana, con forti disagi al traffico.
"Il blocco delle retribuzioni mette a serio rischio le famiglie degli operatori della Formazione, e non garantisce il servizio a migliaia di minori in obbligo di istruzione con l'interruzione del percorso ed il conseguente abbandono scolastico", ha commentato Giovanni Migliore, responsabile Formazione professionale Cisl Scuola. I lavoratori aspettano da 12 a 26 stipendi.
Alcuni dei lavoratori hanno minacciato di buttarsi dal ponte sulla circonvallazione. Sul posto si sono subito recati polizia, carabinieri e vigili del fuoco. I lavoratori chiedevano di essere ricevuti dal Presidente della Regione per ottenere lo sblocco immediato delle retribuzioni. Tutto dopo "che il dirigente generale Corsello ha lasciato gli uffici dell'assessorato senza dare alcuna risposta concreta" hanno fatto sapere dalla Cisl.
"È necessario - ha aggiunto Migliore - aspettare che la disperazione porti a gesti drammatici da parte degli operatori disperati per svegliare la coscienza politica ed amministrativa di questa Regione?". "Mentre apprendiamo di interventi di sostegno al reddito per le famiglie bisognose da parte della Regione, infatti, l'assessorato alla Formazione Professionale affama i lavoratori del settore".
Migliore ha così concluso: "Non è più sostenibile per i lavoratori aspettare da 12 fino anche a 26 stipendi ascoltando semplici e vaghe promesse da parte della dirigente, che continua a rinviare l'emissione dei mandati dovuti ai lavoratori. Occorrono soluzioni e provvedimenti urgenti e straordinari per una emergenza che rischia di fare collassare irrimediabilmente l'intero sistema di formazione ed istruzione per i minori in obbligo in Sicilia".
Sulla vicenda sono intervenuti i deputati siciliani del Movimento 5 Stelle. "Il settore della Formazione è ormai completamente fuori controllo, lo sfascio è totale, non si può più stare a guardare, attendendo non si sa bene cosa. Si dichiari lo stato di crisi, si convochino le parti sociali e si concordi un tavolo di discussione con il ministro del Lavoro". Il gruppo parlamentare M5S all'Ars ha chiesto "azioni forti ed immediate per cercare di dare un minimo di ordine ad un settore ormai nel caos, grazie ad un governo che continua ogni giorno a palesare la più totale incompetenza ed abulia".