Capra, capra, capra, capra... a Salemi
Dopo una diatriba tra l'istituzione veneziana e il sindaco di Salemi, il leone di San Marco e diventato una "capra alata"
Critico d'arte prima di tutto, ma anche presenzialista televisivo, opinionista, sindaco di Salemi e, nell'anima, polemista e provocatore. Di chi stiamo parlando? Troppo facile. Parliamo di Vittorio Sgarbi.
Come tutti sanno, tra le ultime del sindaco di Salemi c'è stata quella di far scrivere nell'invito per una serie di mostre dal titolo "L’arte non è cosa nostra", che s’inaugurano domenica 7 agosto a Salemi: "Sarà presente il ministro delle Politiche Agricole Saverio Romano, imputato per mafia".
Una sottolineatura provocatoria, quella di Sgarbi, per alludere al fatto che da ben 8 anni il ministro e leader politico siciliano è oggetto di indagine per presunte collusioni con la mafia. Poche settimane fa, nonostante i Pm titolari dell’indagine avessero chiesto l’archiviazione per il presunto reato di concorso in associazione mafiosa, il Gip ha disposto l’imputazione coatta.
Così, in questi 8 lunghi anni, l’imputazione per mafia è diventata una sorta di "qualità" di Romano, da menzionare al pari di titoli e cariche.
Questa ennesima provocazione sgarbiana ha suscitato una diatriba con l'istituzione culturale veneziana, la Biennale, che, appresa la notizia delle mostre che s’inaugurano il 7 agosto prossimo, alla presenza del ministro Romano («imputato per mafia»), ha chiesto al sindaco di Salemi di non utilizzare il logo ufficiale perchè non inserite ufficialmente nel calendario approvato dal ministero dei Beni Culturali, e questo nonostante le opere degli artisti che saranno esposte nella cittadina siciliana provengano dal "Padiglione Italia" della stessa Biennale, di cui Sgarbi è il curatore.
Una decisione che ha lasciato basito il critico d’arte e sindaco di Salemi, che subito ha risposto con una ulteriore provocazione: negli inviti, oltre alla "qualità" attribuita al ministro Romano, Sgarbi ha sostituito il leone alato di San Marco, logo della Biennale di Venezia, con una capra, anch’essa con le ali, e lo slogan «Salemi alla Biennale a Salemi».
Una soluzione grafica beffarda per significare da un lato la presenza del Comune siciliano all’interno del 'Padiglione Italia' con il «Museo della Mafia», e dall’altro l’inaugurazione a Salemi delle mostre di artisti presenti alla 54° esposizione internazionale d’arte.