Cara vecchia Lira
Oggi è l'ultimo giorno per cambiarla in banca, poi bisognerà rivolgersi a Bankitalia
Dopo il primo luglio, e per i prossimi 10 anni, bisognerà rivolgersi alle Tesorerie provinciali di Bankitalia. Per farlo avremo ancora 10 anni di tempo a disposizione.
In Italia ci sono ancora 500 milioni di banconote in lire. E più di un miliardo di spiccioli di lire. provinciali della Banca d'Italia.
A sei mesi dall'introduzione della moneta unica e alla vigilia dell'ultima scadenza per i cittadini, è possibile fare un bilancio dell'operazione di changeover.
"All'inizio - spiegano dalla Banca d'Italia - c'erano in circolazione circa 3 miliardi di biglietti per un controvalore di 126.500 miliardi di lire. Fino a ieri ne sono stati raccolti circa 2,5 miliardi, per un controvalore di 120.000 miliardi di lire. In circolazione, quindi, ragionando per cifre tonde, ci sono ancora 500 milioni di pezzi per poco più di 5.000 miliardi di lire.
Di questi 500 milioni di pezzi, 350 milioni sono banconote da 1.000 lire. Una buona parte però è ormai nella mani dei collezionisti o è andata perduta. Dei biglietti che sono rientrati, la Banca d'Italia ha già distrutto più di 1,5 miliardi per un controvalore di 88 mila miliardi di lire. L'operazione sarà completata per la fine dell'anno.
Resta invece ancora corposa la presenza degli spiccioli di lire. Dal dopoguerra in poi ne sono stati coniati oltre 15 miliardi di pezzi e non sono mai stati ritirati. Secondo le stime di Bankitalia e della Zecca la circolazione effettiva dovrebbe essere stata tra i 5 e i 6 miliardi di pezzi. Di questi, sono già rientrati 4 miliardi e 100 milioni di monetine per un valore di 1.080 miliardi di lire.
Infine: al 26 giugno avevamo in circolazione 1,4 miliardi di nuove banconote per 54 miliardi di euro.
Secondo i programmi iniziali il cambio delle lire in euro presso le banche sarebbe dovuto durare solo fino alla fine del changeover, il 28 febbraio.
Ma poi Comitato per l'euro, per favorire il cambio delle banconote e delle monete in lire ancora in possesso del pubblico, ha accolto favorevolmente la disponibilità delle banche e delle Poste di prorogare il cambio gratuito delle lire con gli euro.
Fino a oggi.
Fonte: Ansa