Caro presidente Obama...
La paura per il Muos di Niscemi in una lettera al presidente degli Stati Uniti
"Caro Presidente Obama, istituisca a Niscemi un istituto ad alta specializzazione per patologie elettromagnetiche e tumorali che possa dare prima di tutto prevenzione sulle eventuali cause sulla salute umana. Il centro potrebbe diventare un riferimento internazionale per i tumori e le patologie correlate con una chiara azione preventiva sulla popolazione residente".
La questione MUOS oltrepassa i confini italiani e sbarca in America. Maurizio Cirignotta, presidente del "Movimento Polo Oncologico" di Gela, ha scritto al presidente Usa Obama.
Nella lettera, oltre alla proposta, Cirignotta esprime la "preoccupazione che le onde elettromagnetiche possano provocare un incremento dell'insorgenza di tumori in una zona già ad alto rischio ambientale", e riporta l'analisi dei rischi sulla salute umana evidenziati da uno studio del professor Massimo Zucchetti, ordinario di impianti nucleari e del dott. Massimo Coraddu, entrambi del Politecnico di Torino. L'ipotesi dei due ricercatori riguarda "la possibile insorgenza di tumori del sistema emo-linfatico e l'ipertermia dovuta alle onde elettromagnetiche con la conseguente necrosi dei tessuti , tra cui l'occhio, organo più esposto (cataratta indotta da esposizione a radiofrequenze o a microonde)".
"Parliamo naturalmente di ipotesi e non di uno studio epidemiologico - precisa - La paura però è tanta ed il popolo vuole una cautela che forse lo Stato italiano non riesce ancora a dare".
Cirignotta chiede a Obama "un eventuale aiuto" in tal senso perché, dice, "nel corso della mia esperienza a favore dei malati oncologici ho imparato che prevenire è meglio che curare".
[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, Corriere del Mezzogiorno]