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Da oggi in Sicilia i farmaci si pagano al 50%, esenti le famiglie a basso reddito
Cade infatti il tetto massimo di 10 euro per i medicinali in fascia B, stabilito dalla commissione Sanità all'Ars.
I siciliani dovranno pagare un tributo pari alla metà del prezzo del farmaco.
Il provvedimento previsto dalla Finanziaria regionale è ovviamente al centro di molte polemiche, e la sua entrata in vigore è prevista proprio per oggi.
Sulle medicine di fascia A, i cosiddetti salvavita, gli antibiotici, il cortisone, i cittadini dovranno pagare 1,55 euro per ricetta, per la prescrizione di una sola confezione, 3,10 euro se vengono prescritte più confezioni.
Cambiano le cose per i farmaci in fascia B; non più, come proposto inizialmente, il tetto massimo di 10 euro (che, pare, non consentirebbe di ridurre efficacemente la spesa farmaceutica, che in Sicilia è tra le più alte d'Italia).
Il risultato è che per antinfiammatori non steroidei, fra i quali il Voltaren, gli antiemicranici (Imigran), gli antiallergici, bisognerà pagare una tassa pari a metà del prezzo al pubblico.
Ma ci saranno alcune categorie esenti, per esempio coloro che compongono un nucleo familiare con reddito annuo inferiore a 18 milioni lire pro capite (9.296,22 euro), elevato a 23 milioni di lire (11.878,51 euro) per una famiglia composta da un solo componente.
I farmaci di fascia C, infine, saranno a totale carico dell'assistito.