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Carretti, rose, cristalli Swarovsky e polemiche

U Fistinu da Santuzza, festa di tradizione e di rigore... Cammarata: "Festino povero per colpa del Consiglio comunale"

13 luglio 2010

Il 386mo Festino di Santa Rosalia sarà il festino della tradizione e del rigore: mercoledì sera, Santa Rosalia sfilerà in processione su un grande carro siciliano al cui interno sarà posto un roseto di 4 metri con la statua della Patrona realizzata in vetro di Murano. Cristalli Swarovsky arricchiranno il roseto e il carro che sarà lungo 9 metri e largo 3,5 metri: i laterali, decorati a mano secondo la tradizione siciliana, raffigureranno scene di vita della Santa.
I decori originali sono stati realizzati con la supervisione dei pittori Raffaele Ajovalasit e Nino Cuticchio. Il carro, illuminato con micro luci al led, partirà dalla chiesa della Cattedrale, percorrerà corso Vittorio Emanuele e arriverà fino a Porta Felice dove a mezzanotte ci saranno i consueti fuochi d'artificio.
La partenza e l'arrivo del corteo saranno celebrati dalle 'Casse armoniche': sculture di luce, di tradizione pugliese, che riproducono l'interno di un teatro barocco. Le casse armoniche ospiteranno delle bande musicali locali: in Cattedrale si esibirà il Circolo culturale Antonio Marinuzzi che così darà il via alla sfilata dei carretti siciliani (40 in tutto), mentre a Porta Felice la Banda Vella accoglierà il passaggio finale della processione. Il corteo sarà arricchito anche da 100 mila candele votive che saranno distribuite alla gente che seguirà il carro.

Insomma un Festino dal costo contenuto rispetto alle passate edizioni (complessivamente la spesa si aggirerà intorno ai 500 mila euro contro i 2 milioni di euro, in media, degli anni passati) e per il quale si dice sarà più vicino alla tradizione e quindi più vicino alla gente, quella stessa gente che sa benissimo si tratti semplicemente di un modo che i politici usano per addolcire la pillola.

Il sindaco Diego Cammarata, nel tentativo di mettersi il "ferro dietro la porta", ha scaricato subito la colpa sul Consiglio comunale accusandolo, durante la conferenza stampa di presentazione della manifestazione, di "averci fatto arrivare fino ad oggi, ritardando i tempi di approvazione del bilancio, con il fiato corto e con risorse limitatissime". "Alcuni hanno anche provato - ha aggiunto - a tagliare in bilancio ulteriormente le risorse destinate al Festino, dicendo che non si può utilizzare il fondo di riserva. E' una grande menzogna e chi lo dice dimostra ignoranza". Per Cammarata "il fondo di riserva nasce, per statuto, per rimpinguare i capitoli di spesa a secco, non solo ed esclusivamente per l'emergenza". "Il Festino di Santa Rosalia - ha concluso - non si tocca: é una ricorrenza sacrosanta a cui tutta la città è affezionata ed è giusto che anche quest'anno venga celebrata".
Il critico Philippe Daverio, esperto del sindaco di Palermo per la cultura e l'immagine, ha detto: "Sarà un Festino molto semplice e che risentirà delle ristrettezze economiche di cui soffre la città, aggravate dai tempi biblici con cui il Consiglio comunale ha approvato il bilancio". "Proprio a causa delle lungaggini - ha aggiunto - e dei forti ritardi con cui è stata discussa in Aula la manovra economica, abbiamo lavorato per mesi al buio senza sapere effettivamente su quanto economicamente, potevamo fare affidamento". "Con la conseguenza che il progetto iniziale - ha precisato Daverio - è stato così buttato e abbiamo dovuto organizzare, in tempi rapidissimi, una festa molto più semplice che mantenesse saldi almeno i valori della ricorrenza religiosa".
L'arcivescovo di Palermo, Paolo Romeo, anch'esso presente alla conferenza stampa, ha detto: "Mi auguro che il Festino della Santa patrona possa essere per tutta la città un momento di unione e di riflessione. Viviamo un momento di grandi cambiamenti non solo culturali ma comportamentali: ognuno vive pensando esclusivamente pensa al proprio tornaconto. Bisogna invertire questa tendenza ed esortare tutti, politici compresi, a fare ognuno qualcosa per il bene di tutti".

E mentre il sindaco attacca il Consiglio comunale, qualcuno attacca il sindaco: "Rilevo una netta discrasia tra le affermazioni dell'arcivescovo Romeo e le arroganti battute di Cammarata, sul fatto che il fondo di riserva si usa per le emergenze e il festino si iscrive fra queste", ha detto il consigliere del Pd Davide Faraone. "E' evidente che il sindaco ha una visione molto personale e poco cristiana delle emergenze della città. Il fatto che ritorni a parlare dei tagli voluti dal Consiglio Comunale, e che la manifestazione sarebbe dovuta costare molto di più, è stucchevole". Per Faraone "in realtà ormai i cittadini pensano che Cammarata per la città è stato come la peste e non saranno 300 mila euro in più o in meno per il festino a cambiare il giudizio storico sul suo operato".

[Informazioni tratte da Ansa, La Siciliaweb.it, Repubblica/Palermo.it]

 

 

 

 

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13 luglio 2010
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