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Caso Berlusconi-Mills: no a ricusazione del giudice Gandus

Per David Mills chiesta una condanna a 4 anni e 8 mesi per corruzione

17 dicembre 2008

AGGIORNAMENTO
Per David Mills chiesta condanna a 4 anni e 8 mesi per corruzione -
Il pm di Milano Fabio De Pasquale ha chiesto la condanna a 4 anni e 8 mesi per David Mills, il legale inglese rimasto unico imputato per corruzione in atti giudiziari dopo lo stralcio della posizione di Silvio Berlusconi. Al termine di una lunghissima requisitoria l'accusa ha specificato di non voler richiedere le attenuanti generiche per un uomo che ha espresso "solo bramosia di denaro", "un teste che è venuto più volte a dire il falso e ha preso tanti soldi". David Mills, secondo il magistrato, dal 1995 ad almeno il 2004 ha avuto "un rapporto di sudditanza per dipendenza economica dal gruppo Fininvest, e per questo veniva stabilmente pagato".

''La principale fonte di prova di questo processo è proprio David Mills - ha sottolineato il pm -: senza i documenti che ha scritto, quelli che ha distrutto, la sua confessione, la massa di dati messi insieme sarebbe incoerente. Ci ritroveremmo in una situazione al limite dell'enigmistica, in una vicenda lunare''. Il magistrato ha poi sottolineato come ''la chiave di questo processo è la paura del colpevole'', cioè quella paura che, secondo l'accusa, ha portato David Mills ad una serie di 'passi falsi'. E' il caso soprattutto della lettera inviata il 2 febbraio 2004 dal legale inglese al suo commercialista nella quale Mills ammette di avere ricevuto 6mila dollari, come donazione, dopo le sue testimonianze nei processi milanesi a carico di Silvio Berlusconi. In quel momento ''David Mills - dice il pm - ha paura: ha ricevuto una richiesta di informazione dall'ufficio imposte inglesi e comincia a difendersi da avvocato avvezzo alle vicende italiane''.

Davanti al suo commercialista Mills parla di "regalo e non corruzione" e mai avrebbe pensato che il suo interlocutore avrebbe violato la confidenzialità delle comunicazioni che gli stava fornendo. Il commercialista di Mills, è cronaca, inviò la lettera in seguito all'ufficio legale inglese e la missiva da qui venne trasmessa in Italia. Interrogato dai magistrati milanesi nel 2004 Mills parla di quella lettera e "si lascia sfuggire che è stato Silvio Berlusconi, a titolo di ricompensa per come era riuscito a protteggerlo a inviargli quel denaro''. Ma poi l'imputato, sostiene sempre l'accusa, inizia un'attività per alzare una cortina fumogena attorno a quanto successo nel tentativo di costruire una tesi alternativa accettabile parlando di quei soldi non come di una 'donazione di Silvio Berlusconi' ma come somma custodita per conto un altro cliente, Diego Attanasio. Un'attività che Mills compie, sostiene l'accusa, "esercitando un puro esemplare inquinamento probatorio". Attività che alla fine lo porterà a ritrattare anche davanti agli inquirenti di Milano le precedenti dichiarazioni sui 6mila dollari. [Adnkronos/Ing]
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Non c'è nessuna "grave inimicizia" da parte del giudice Nicoletta Gandus nei confronti del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Per questo la sesta sezione penale della Cassazione ha respinto il ricorso presentato dalla difesa del premier contro la decisione della Corte d'Appello di Milano che il 17 luglio scorso aveva bocciato la dichiarazione di ricusazione a carico del giudice Gandus, presidente del collegio che si occupa del processo in cui lo stesso Berlusconi e l'avvocato inglese David Mills sono accusati di corruzione in atti giudiziari.

Il processo davanti al tribunale di Milano è ripreso lo scorso 19 settembre per il solo avvocato inglese. Il processo a Berlusconi invece è stato sospeso in applicazione del cosiddetto Lodo Alfano relativo alle alte cariche dello Stato sulla cui costituzionalità dovrà pronunciarsi la Consulta. I legali di Berlusconi criticavano la decisione della Corte d'Appello milanese che aveva detto no alla ricusazione, spiegando che le prese di posizione del giudice Gandus erano di tipo politico generale e non denotavano "grave inimicizia" nei confronti del premier. Tesi contestata invano dalla difesa del presidente del Consiglio che in Cassazione ha ribadito come il giudice Gandus "nutre ostilità ideologica profonda nei confronti di Berlusconi che non può non interessare anche la persona". Ma piazza Cavour ha respinto il ricorso. [Adnkronos]

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Berlusconi-Mills: respinta la ricusazione verso il giudice Gandus (Guidasicilia.it, 18/07/08)

- Caso Mills: processo sospeso per il premier (Guidasicilia.it, 06/10/08)

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17 dicembre 2008
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