Cassa integrazione Fiat
Stop a novembre e dicembre. Annunciato un nuovo fermo dei lavoratori di Mirafiori, Termini Imerese e Cassino
Continua incessante lo stillicidio della cassa integrazione per i tre stabilimenti Fiat più colpiti dalla crisi. I 6.440 lavoratori di Mirafiori (Torino), Termini Imerese (Palermo) e Cassino (Frosinone) si fermeranno per due settimane, tra il 22 novembre e il 5 dicembre.
La Fiat Auto ha comunicato stamane ai sindacati le nuove settimane di cassa integrazione.
Sarà stop totale a Cassino (3.500 addetti) e sarà di una settimana in più nella fabbrica siciliana (1.400 addetti), dove i lavoratori sono attualmente in cassa integrazione fino al 2 novembre.
A Mirafiori il provvedimento interesserà, dal 15 al 21 novembre, tutti i 1.159 lavoratori delle carrozzerie che operano sulle linee dell'Alfa 166, della Thesis e della Lybra, mentre alle Presse andranno in cassa 180 addetti che stampano componenti per Mirafiori, Cassino e Termini Imerese (dal 22 novembre al 5 dicembre).
I sindacati Fiom, Fim, Uilm e Fismic, saranno a Torino per lo sciopero nazionale del 5 novembre, indetto in tutti gli stabilimenti italiani di Fiat Auto, della Powertrain e delle aziende dell'indotto.
''La Fiat attraversa un momento particolare - afferma Antonino Regazzi, segretario generale del sindacato Uilm - e Mirafiori è nell'occhio del ciclone: il nuovo ricorso alla cassa integrazione conferma le difficoltà. Il piano del nuovo gruppo dirigente non è trasparente. Noi non vogliamo la Fiat più piccola che ci ha descritto Demel: riteniamo giusto l'obiettivo del risanamento, ma vogliamo maggiore chiarezza''.
''Noi - ha detto il segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta - continuiamo a volere che la Fiat giochi un ruolo importante non solo a Torino, ma nel Paese. Occorre nello stesso tempo rilanciarla, mantenerne una dimensione internazionale chiara e difendere i siti, ovunque siano, mantenendo a Torino un ruolo di orientamento, direzione e progettazione''. Secondo Pezzotta, ''la mobilitazione per Mirafiori è indispensabile rispetto al quadro che si sta delineando, rispetto al quale il sindacato chiede maggiore chiarezza''.
La Cisl di Termini Imerese, inoltre ha chiesto che sia anticipata a gennaio la produzione della Lancia Ypsilon prevista a partire da giugno nello stabilimento siciliano.