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Catania celebra il 172/mo anniversario della morte di uno dei suoi figli più amati: Vincenzo Bellini

21 settembre 2007

Vincenzo Salvatore Carmelo Francesco Bellini, cominciò a studiare musica a Catania, città dove nacque il 3 novembre 1801. Riconosciuto il suo talento, nel 1819 il Comune di Catania gli offrì una borsa di studio e con questa si trasferì a Napoli per perfezionarsi al conservatorio.
Ecco come inizia la storia di Vincenzo Bellini, forse, tra i tanti figli celebri, quello più amato dalla sua città. Ed è a lui, geniale musicista e compositore dal bel volto - conosciutissimo perché effige delle vecchie cinquemilalire verdi -, che Catania dedicherà una due giorni per celebrare il 172/mo anniversario della sua morte, che cade il 23 settembre.

Due spettacoli ad ingresso gratuito, un convegno di studi musicali, la Messa in Cattedrale con l'esibizione degli artisti del Teatro, una mostra di fotografie, punti informativi nel centro di Catania, vetrine a tema nei negozi della città, un percorso delimitato da festoni che condurrà fino al Teatro.
Questi alcuni dei particolari delle iniziative organizzate dal Teatro etneo a lui dedicato (il Teatro massimo Vincenzo Bellini). Per due giorni, sabato e domenica prossimi, il capoluogo etneo potrà così vivere i ''Bellini days'', come la serie di iniziative è stata battezzata.
L'iniziativa è stata presentata nei giorni scorsi dal sovrintendente del Teatro, Antonio Fiumefreddo, che ha sottolineato la ''necessità di far uscire dal chiuso dei palazzi le commemorazioni per Vincenzo Bellini'' e annunciando che ''le manifestazioni del 2008 saranno portate alle principali borse del turismo, come Londra, Berlino, e Madrid''.

Ma già in questi giorni il genio belliniano è volato da Catania a New York, alla National Italian American Foundation, dove sono stati presentati i ''Bellini days'', che nel capoluogo etneo non vedranno coinvolto solo il Teatro ma l'intera città.
In tre punti, in piazza Università, in via Etnea davanti alla Villa Bellini e in corso Italia (angolo via Monfalcone), saranno istituiti punti informativi su Vincenzo Bellini e sul programma dei due giorni di celebrazioni. Una serie di festoni distribuiti lungo alcune delle strade del centro indicheranno agli spettatori la strada per il teatro.
Infine, otto vetrine di negozi e hotel di Catania ospiteranno una mostra di immagini e costumi di opere belliniane.
Tutto avrà inizio sabato 22 settembre alle ore 10.00, nella splendida Cattedrale di Catania dove si trova anche la tomba del compositore, con la Messa celebrata dall'arcivescovo metropolita Salvatore Gristina. Il coro del Teatro massimo Bellini accompagnerà la funzione religiosa con brani tratti dalla Misa Crolla di Ariel Ramirez, tenore solista Antonino Alecci, con l'Ave Maria di Johannes Brahms, con l'Ave Verum di Wolfgang Amadeus Mozart, e con il 13/mo salmo di Johannes Brahms. Il coro maschile eseguirà poi, durante la cerimonia presso la tomba di Bellini, ''Più non è'', dall'opera ''Bianca e Fernando''. Maestro del coro Tiziana Carlini, maestro all'organo Gaetano Costa.

Nel pomeriggio, nel foyer del Teatro si terrà la conferenza-dibattito sul tema ''La musica, tra scienza e metafisica'', nel quale interverranno il direttore d'orchestra Giuliano Carella (''Belliniana: una riflessione tra Bianca e i Puritani''), il prof. Renato Bernardini dell'Università di Catania (''Cervello e musica''), il prof. Lorenzo Montenz dell'Ordine di San Benedetto (''Il canto delle pietre: musica e monachesimo dal rigore della scienza medievale alla crisi metafisica della post-modernità''). Interverranno anche il sovrintendente Antonio Fiumefreddo, l'arcivescovo di Catania Salvatore Gristina e l'abate di Montecassino Bernardo D'Onorio. Introdurrà i lavori il prof. Rapisarda. Durante i lavori, in teatro verrà esposta la partitura originale dello Stabat Mater di Giambattista Pergolesi.
La sera, con inizio alle ore 21.15, in piazza Vincenzo Bellini, proprio davanti al Teatro, si terrà il primo dei due appuntamenti musicali: ''In piazza per Bellini'', un concerto lirico-sinfonico diretto dal Maestro Antonino Manuli con la partecipazione del soprano Clara Polito e del tenore Ivan Magrì. In programma, ovviamente, le musiche di Bellini, ma anche quelle del suo ''rivale'' Gaetano Donizetti, e quelle di Giuseppe Verdi.

L'indomani, domenica 23 settembre, alle 20.30, il tradizionale appuntamento in teatro che quest'anno vedrà l'esecuzione in forma di concerto dell'opera ''Bianca e Fernando'', melodramma in due atti di Domenico Gilardoni riveduto da Felice Romani, musica di Vincenzo Bellini. E' questa la seconda opera scritta da Bellini quando ancora il giovane compositore catanese si trovava a Napoli. L'opera, che verrà anche registrata per farne un cd destinato alla commercializzazione, sarà diretta dal Maestro Giuliano Carella.
Dal 21 al 27 settembre, nelle sale di ingresso del teatro si terrà una mostra di foto dedicata a Vincenzo Bellini. Le immagini sono realizzate da Vincenzo Guarnera.

[La foto del Teatro massimo Bellini è di Ciccio_83 (www.flickr.com)]

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21 settembre 2007
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