Catturato mentre faceva jogging
Vito Zappalà, appartenente al clan Laudani di Catania, è stato catturato in Veneto dopo 11 anni di latitanza
Ricercato dal 1999 eppure così tranquillo da permettersi di fare jogging per le tranquille vie di Mogliano Veneto (Treviso). Vito Zappalà, come detto ricercato dal '99, dopo un condanna a 29 anni di reclusione e a tre di libertà vigilata per spaccio e traffico di droga, con l'aggravante delle modalità mafiose, è stato catturato ieri, dopo aver concluso la sua seduta giornaliera di jogging.
Zappalà, 61enne catanese, è stato bloccato dagli uomini della Squadra mobile di Catania, coordinati dal Servizio centrale operativo, e con la collaborazione di quella di Treviso.
Il trafficante è stato rintracciato in via Barbiero e bloccato nei pressi dell'abitazione, a conclusione della sua quotidiana corsa. Era ospitato nell'appartamento di una donna la cui posizione è al vaglio degli inquirenti. All'interno sono stati rinvenuti vari cellulari, una patente straniera e un passaporto italiano falsi con le foto del latitante.
Vito Zappalà è considerato tra i capi di un'organizzazione attiva tra il Belgio e l'Italia e specializzata nello spaccio e nel traffico di stupefacenti, con l'aggravante di essere armata e legata al clan dei Laudani, detti i "Mussi di ficurinia", dominante nella zona nord di Catania e nella fascia jonica della provincia. La cattura è scaturita dalle indagini disposte dalla Dda di Catania e affidate al sostituto procuratore Francesco Testa.
[Informazioni tratte da Ansa, Adnkronos/Ing, Repubblica.it]