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Certamente, io non mi fermo!

Dopo le minacce di morte, la reazione del presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta

17 gennaio 2013

Stretta sui controlli negli appalti pubblici, informative atipiche antimafia e soprattutto il social housing, un'operazione da almeno 50 milioni di euro pronta a partire in Sicilia ma bloccata dal governo della Regione.
Sono alcuni degli spunti su cui si potrebbero concentrare le indagini sulle nuove minacce di morte a Rosario Crocetta (LEGGI), il governatore della Sicilia che da anni vive sotto scorta per le tante intimidazioni subite proprio per le battaglie antimafia condotte fin quando era sindaco a Gela (Cl).
Crocetta è citato in una lettera anonima indirizzata nei giorni scorsi all'imprenditore, Giuseppe Di Giovanna, presidente dei costruttori dell'Ance di Palermo, l'associazione che fa capo a Confindustria. "Grandissimo cornuto... fatti i cazzi tuoi... sarai un pezzo di carne e basta... se continui farai la stessa fine di quel garruso di Crocetta... scannato come un maiale", c'è scritto nella lettera che Crocetta ha consegnato ieri al procuratore capo di Palermo, Francesco Messineo, durante un colloquio a Palazzo di Giustizia.

"Queste minacce non mi fermano, anzi assumerò provvedimenti ancora più duri nella lotta alla mafia e a ogni intimidazione seguirà un'azione sempre più incisiva", reagisce il governatore che dice di essere sì "preoccupato, ma come lo sono ormai da tanti anni".
"Certo questa intimidazione allarga la dimensione, ora sono presidente della Regione, prima ricevevo le minacce per la mia attività di sindaco a Gela", aggiunge Crocetta, che esclude un collegamento tra l'intimidazione e la campagna elettorale in corso per le elezioni politiche, col suo movimento, "il Megafono", impegnato a fianco del Pd con una lista al Senato. Piuttosto pensa "al monitoraggio avviato sugli appalti, alle norme antimafia e alle azioni messe in campo per mettere ordine nel Consorzio autostrade siciliane (Cas)". La Procura ha già avviato gli accertamenti, la lettera è al vaglio della scientifica.

"Prendo sempre sul serio le minacce rivolte a personaggi delle istituzioni, a meno che non siano provenienti da soggetti squilibrati", ha detto il procuratore capo di Palermo, Francesco Messineo, ai cronisti dopo avere ricevuto il governatore. "Quando si tratta di minacce epistolari a personaggi delle istituzioni che hanno attività complessa è difficile circoscriverle a episodi specifici - ha aggiunto - Stiamo lavorando comunque".
Sull'eventuale rafforzamento delle misure di sicurezza a Crocetta, Messineo ha affermato che "sarà valutato dal comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica". "Farò fare revisione - ha concluso il procuratore capo - su tutte le notizie di reato che riguardano il presidente della Regione".

A Crocetta e al presidente dei costruttori dell'Ance di Palermo è arrivata la solidarietà dal mondo politico (dal Pd all'Udc, da Fli a Idv dal Pid al Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo) e da Cgil, Cisl e Uil.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, Lasiciliaweb.it, Corriere del Mezzogiorno]

 

 

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17 gennaio 2013
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