Chagall - Love and Life
Per la prima volta a Catania, presso il Castello Ursino, una grande mostra su Marc Chagall
Gli amanti, 1954/55 (Gouache, inchiostro di china e acquerello su carta, 53×47 cm). Dono di Jan Mitchell, New York, tramite l’America-Israel Cultural Foundation
Dalla collezione dell’Israel Museum di Gerusalemme giungono per la prima volta a Catania, presso il Castello Ursino - oggi sede del Museo civico della città etnea - 140 lavori di Marc Chagall, il cui linguaggio è così universale da essere amato da tutti e da tutti conosciuto e riconosciuto e che, tra tutti gli artisti del secolo scorso, è rimasto fedele a se stesso pur attraversando guerre, catastrofi, rivoluzioni politiche e tecnologiche.
Dopo il successo della mostra nella sede romana del Chiostro del Bramante che ha totalizzato oltre 140.000 visitatori, Catania ospita l’esposizione e torna finalmente a respirare aria di cultura attraverso disegni, olii, gouache, litografie, acqueforti e acquerelli di uno degli artisti più amati del Novecento.
Studio per The Cattle Dealer, 1912 (Gouache e grafite su carta, 15,7×31 cm). Lascito Jules Lubell, New York, all’American Friends of the Israel Museum, in memoria della nonna Chaya Austern Fuchs
La mostra racconta la poetica dell’artista ebreo, influenzata dal grande amore per la moglie Bella e dal dolore per la sua morte prematura avvenuta nel 1944, ripercorrendo la sua vita e la sua arte che fu commistione delle maggiori tradizioni occidentali europee, dall’originaria cultura ebraica a quella russa, all’incontro con la pittura francese delle avanguardie.
Otto le sezioni tematiche della mostra che disegnano una mappa artistica e spirituale complessa e caleidoscopica che sta a fondamento del profilo apolide dell’artista.
Sopra Vicebsk (Gouache, grafite, e matita colorata su cartone 51,5×64,3 cm). Lascito Anna Salzmann, Parigi, allo Stato di Israele. In prestito permanente dall’Amministratore generale dello Stato di Israele
La mostra "Chagall. Love and Life" attraverso le opere dell’Israel Museum illustra l’arte e la poetica - tra le più innovative del Novecento - dell’artista ebreo più apprezzato e ammirato del secolo scorso.
L’esposizione raccoglie in particolare lavori grafici e ripercorre i temi fondamentali della produzione di Chagall: dalle radici nella nativa Vitebsk (Bielorussia), descritta con amore e nostalgia nella serie 'Ma vie' ('My Life'), all'incontro con l'amata moglie Bella Rosenfeld, della quale illustrò i libri 'Burning Lights' e 'First Encounter', pubblicati dopo la sua morte.
Ebreo in preghiera (Inchiostro di china, grafite e acquerello su carta, 43,9×32,7 cm). Dono dell’artista
Un'intera sezione è dedicata alle illustrazioni della 'Bibbia', con temi che esercitarono sempre un grande fascino su di lui e che rivelano un'interpretazione straordinariamente 'umanista' delle Scritture, come il ciclo d'incontri storici tra l'uomo e Dio, interpretazione dell'Antico Testamento. Oltre alla varietà di temi, molto più ampia rispetto alla maggior parte dei suoi contemporanei, molti furono i campi nei quali Chagall espresse la sua arte, quali la pittura, la scultura, il mosaico, la scenografia, la scrittura e l'incisione. Nella terza sala una gigantografia riproduce anche l'ambiente della celebre stamperia Mourlot di Parigi con i suoi antichi torchi dove lavorava Chagall, stamperia frequentata anche da Picasso, Matisse, Braque e Giacometti.
La festa dei tabernacoli (Sukkot), c. 1916 (Gouache e acquerello su carta, 52,2×66,5 cm). Dono di Arnold e Dorothy Neustadter, Palm Beach, all’American Friends of the Israel Museum
La rassegna mette soprattutto in luce il rapporto tra arte e letteratura. Oltre ad aver corredato di immagini i libri dell'amata sposa, ha illustrato la Bibbia con 'L'angelo caduto', gouache del 1924, ha lavorato sull'iconografia cristiana con il dipinto 'Crocifissione', gouache del 1944, ha rappresentato 'Le anime morte' (dello scrittore Gogol), di cui sono in mostra il frontespizio e 15 delle 96 tavole del 1948, inoltre disegnò le illustrazioni delle favole di La Fontaine, di cui sono in mostra 18 tavole tra acquerelli, acqueforti e gouache. Chagall celebrò l'amore come dono divino ne 'Gli amanti' (dipinto ad olio, 1937), 'Coppia di amanti e fiori' (1949), 'Coppia di amanti con gallo' (1951), 'Gli amanti' (gouache del 1954-55), ritrasse la famiglia e gli amici in 'Ritratto del Dottor I.A. Eliashev' e quello di Ala Eliashev, entrambi in grafite su carta del (1919), e se stesso in 'Autoritratto con sorriso' e 'Autoritratto con smorfia', entrambi in acquaforte (1924-25).
Senza titolo (natura morta con frutta e fiori), 1956/57 (Gouache, acquerello e pastello a cera su carta, 70,8×54 cm). Dono di Victor e Anne-Marie Loeb, Berna, Svizzera
Parafrasando il titolo del libro della moglie Bella, le luci di Chagall - colui che non è mai stato un "artista tormentato", ma che ha mantenuto fino alla fine della sua lunga esistenza ottimismo e gioia di vivere - risplendono ancora.
La mostra Chagall. Love and Life curata da Ronit Sorek è prodotta da Arthemisia Group, in collaborazione con l’Israel Museum nelle sale del Castello Ursino dal 18 ottobre 2015 al 14 febbraio 2016.
Marc Chagall, Parigi, 1923 - Thérèse Bonney (Stampa alla gelatina d’argento, 22,7×16,3 cm) Israel Museum Collection
Breve biografia - Marc Chagall nasce a Liosno, presso Vitebsk nel 1887.Dal 1906 al 1909 studia prima a Vitebsk, quindi all'accademia di Pietroburgo, dove è allievo anche di Léon Bakst.Nel 1910 si trasferisce a Parigi. Qui conosce le nuove correnti del momento, particolarmente il Fauvismo e il Cubismo. Si inserisce negli ambienti artistici d'avanguardia. Frequenta tra gli altri Guillaume Apollinaire e Robert Delaunay. Nel 1912 espone sia al Salon des Indépendants, che al Salon d'Automne. Delaunay lo fa conoscere al mercante berlinese Herwarth Walden, che nel 1914 gli allestisce una personale presso la sua galleria Der Sturm.Il sopraggiungere della guerra nel 1914 fa rientrare Marc Chagall a Vitebsk. Qui fonda l'Istituto d'Arte, di cui è direttore fino al 1920, quando gli subentra Malevich. Si trasferisce a Mosca. Inizia a realizzare le decorazioni per il teatro ebraico statale "Kamerny".Nel 1923 ritorna a Berlino e successivamente a Parigi. Qui ristabilisce i contatti e conosce Ambroise Vollard, che gli commissiona l'illustrazione di vari libri. Nel 1924 ha luogo una importante retrospettiva di Chagall presso la Galerie Barbazanges-Hodeberg. In seguito, effettua viaggi in Europa e anche in Palestina.Nel 1933 presso il Kunstmuseum Basel ha luogo una grande retrospettiva. Ma quasi contemporaneamente avviene l'ascesa del nazismo al potere in Germania. Tutte le opere di Chagall vengono confiscate ai musei tedeschi. Alcune figurano nell'asta tenuta alla Galerie Fischer di Lucerna nel 1939. A Chagall non rimane che rifugiarsi in America.
Apparizione, 1924/25 (Acquaforte e acquatinta, 58,4×45,3 cm) Lascito Paul Barchan
Nel 1947 fa ritorno a Parigi, e nel 1949 si stabilisce a Vence. Importanti mostre gli vengono dedicate dappertutto. Inizia la lunga serie di decorazioni di grandi strutture pubbliche. Nel 1962 disegna le vetrate per la sinagoga dello Hassadah Medical Center, presso Gerusalemme, e per la cattedrale di Metz. Nel 1964 realizza le pitture del soffitto dell'Opéra di Parigi. L'anno dopo è la volta delle grandi pitture murali sulla facciata della Metropolitan Opera House di New York. Nel 1970 disegna le vetrate del coro e del rosone del Fraumünster di Zurigo. Di poco successivo è il grande mosaico a Chicago.Muore a Saint-Paul-de-Vence nel 1985.
Fisarmonica, 1912/1914 (Gouache e matita colorata su carta, 67×52,3 cm) Lascito Simon e Tekla Bond, New York, all’American Friends of The Israel Museum
La passeggiata, 1919 (Gouache, acquerello e grafite su carta, 32x23cm) The Israel Museum, Jerusalem
Castello Ursino
Piazza Federico II di Svevia, 3,
95121 Catania - CT