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Che inenarrabile casino!

Secondo Raffaele Lombardo dietro gli attacchi al lavoro del suo governo le grandi cliniche private e le lobby del Nord

08 gennaio 2011

Per intitolare l'articolo che vi accingete a leggere e che parla dell'ennesimo sfogo del governatore siciliano, Raffaele Lombardo, contro quelli che lui chiama sistematici e strumentali attacchi al lavoro del suo governo, orditi da chi ha preso male il recente distacco dalla politica del Cavaliere premier, abbiamo scelto il titolo di una piece di Ionesco, Maestro del Teatro dell'Assurdo. Lo abbiamo scelto sostanzialmente per due motivi strattamente correlati tra di loro, ossia l'assurdo nel quale la politica siciliana e nazionale è caduta a causa di un vero e proprio inenarrabile casino, causato da faide politiche incivili "utili" solo alla creazione del più totale dispregio della "res publica".
Per noi, umili (ed umiliati) cittadini, il rischio è quello di non capire più a chi credere e a chi affidarci, visto che nelle stanze degli "oscuri palazzi" vediamo solo nemici contro nemici che si sferrano contro colpi di fango e infamia e che a noi (ripetiamo umili e sempre più umiliati cittadini), ad ogni piè sospinto ci mettono in guardia da tutto e dal contrario di tutto.

Ecco, dunque, l'ennesimo "sfogone" del presidente della Regione Siciliana, secondo il quale "è possibile" che ci sia un nesso tra gli attacchi politici a Gianfranco Fini e quelli contro il suo governo. Una convinzione per il governatore che, al ritorno da una breve vacanza a Istanbul, ha riannodato le fila ed è passato al contrattacco nel pieno delle polemiche che da giorni imperversano sulla Sicilia per le assunzioni nella sanità e la gestione dei lavoratori precari.
"C'è un accanimento da parte delle forze del governo - tuona il leader del Mpa legge nelle pagine virtuali del suo blog - Due ministri (Brunetta e Fitto) che intervengono gridando allo scandalo e, addirittura, un attacco da parte della tv del servizio pubblico contro un settore come la sanità sul quale, da Tremonti al ministro della Salute, tutti riconoscono che abbiamo fatto miracoli".
Per Lombardo, "in questa fase politica ce n'è per tutti e su tutto". Ed è convinto che sia in atto "un attacco indecente alla Sicilia autonoma e autonomista, rispetto al quale i siciliani devono aprire gli occhi e rendersi conto che stanno venendo meno le fondamenta di un sistema marcio fino in fondo".
Dietro i giudizi critici sui quattromila posti messi a concorso nella sanità, secondo Lombardo, ci sono "le grandi cliniche private e le lobby del Nord" che "cominciano a mostrare un certo nervosismo", perchè con la riforma attuata in Sicilia "meno gente va fuori a farsi curare". "Si è gridato allo scandalo - ha detto Lombardo - per la questione delle assunzioni e delle stabilizzazioni nella sanità che svuoteranno qualche reparto di ospedale al Nord. Ecco perché sono così agitati. Stiamo facendo queste assunzioni perché previste nel piano di rientro. E' una disinformazione disonesta. La stessa disinformazione che riguarda la questione della stabilizzazione dei precari degli enti locali".
Quindi ha gettato acqua sul fuoco sull'altro fronte caldo, quello del precariato e in particolare sul bando per 8.400 stage a 500 euro al mese (ma il governo regionale ridimensiona precisando che sono 8000, ndr), che ad avviso di Confindustria e sindacati potrebbe creare nuovo precariato. "Nessuno s'impicca a un bando, siamo disponibili, se necessario, a fare mille passi indietro, accoglieremo tutte le osservazioni che ci vengono poste, ma non creiamo un casus per 6 milioni e soprattutto sulla povertà, dato che il provvedimento è rivolto a gente disagiata".
Dunque, il "bando della discordia" per ora sarà "congelato", in attesa di colloqui e incontri. "L’assessore regionale al Lavoro Andrea Piraino aprirà un confronto a 360 gradi con i sindacati, Confindustria e le altre associazioni degli imprenditori: se le loro osservazioni saranno pertinenti siamo pronti a ritirare o a modificare il bando per gli stage, che così come è formulato tuttavia non crea alcun precario", ha concluso Lombardo.

Sul bando regionale per stagisti appena congelato, ha confessato le proprie perplessità anche il segretario regionale del Partito Democratico Giuseppe Lupo: "In Lombardia la disoccupazione è al 6%, se ci sono 100 ex detenuti posso essere reinseriti nel tessuto produttivo, non creano alcuno scandalo. Ma in Sicilia è diverso". "In un periodo di crisi – si chiede Lupo – cosa vanno a fare nelle imprese questi stagisti?”. "La Sicilia – aggiunge – ha bisogno di lavoro vero e non di assistenzialismo". Non a caso, Lupo approfitta per rilanciare la legge sul credito d’imposta per l’occupazione, fortemente voluta dal Pd, approvata dall’Aula e successivamente impugnata dal commissario dello Stato. "Le difficoltà palesate dal commissario – spiega Lupo – sono state superate. C’è una buona legge che si può applicare e non si applica". Insomma, Lupo ritorna sul tema dell’immobilismo, rispetto al quale il Pd critica sempre più fortemente la lentezza del governo.
Ma c’è anche un altro dato: proprio il segretario regionale, espressione dell’area più cattolica del partito, si esprime criticamene sul parere favorevole più volte avanzato dalla Caritas proprio rispetto alla questione del bando per gli stagisti. "La Caritas o la onlus di una parrocchia che titolo hanno per effettuare la selezione? Mi chiedo per quale motivo debba essere una intermediazione cattolica. Penso che sarebbe più opportuno un rapporto diretto con le imprese".
L’ultimo nodo affrontato da Lupo è più prettamente politico e riguarda i rapporti con l’Udc (il bando nasce su proposta di Andrea Piraino, assessore tecnico espressione dei centristi di Casini). "Abbiamo registrato negativamente gli attacchi di D’Alia, fuori misura e immotivati – prosegue Lupo – D’Alia forse dimentica che non è tutta da buttare la formazione professionale e ignora le proteste dei salesiani. L’Udc inoltre deve chiarire il suo rapporto con il governo Lombardo, non possiamo sopportare che mentre si vota l’esercizio provvisorio esca dall’Aula". Una rottura? Assolutamente no, al contrario la conclusione di Lupo è inequivocabile: "Il Pd, in Sicilia, intende rafforzare l’alleanza col terzo polo".

[Informazioni tratte da Ansa, Lasiciliaweb.it, LiveSicilia.it]

 

 

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08 gennaio 2011
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