Chi è Tano Grasso, promotore della prima associazione antiracket
Commerciante di scarpe a Capo d'Orlando (ME) in una comunità assediata dal pizzo, Grasso divenne l'uomo simbolo della resistenza alla mafia, fondando l'Acio, Associazione commercianti e imprenditori orlandini, primo anello della Federazione italiana delle associazioni antiracket.
Commissario di governo per le iniziative antiracket e antiusura, è stato inspiegabilmente rimosso dall'incarico nell'autunno dello scorso anno.
Attualmente si occupa delle attività antiracket dei Comuni di Napoli e Roma.
Nato a Capo d'Orlando, in provincia di Messina, nel 1958, laureato in filosofia a Firenze, commerciante, presidente dell'Acio (l'Associazione dei Commercianti ed Imprenditori Orlandini fortemente impegnata contro il racket delle estorsioni, che ha denunciato i mafiosi e li ha fatti condannare in tribunale), poi parlamentare, membro della Commissione parlamentare antimafia, primo firmatario della proposta di legge contro l'usura, recentemente è stato nominato Commissario Straordinario di Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura.
Ha dato un notevole contributo nella lotta contro il racket delle estorsioni, la mafia, l'usura.
Nella presentazione del suo primo libro, Contro il racket (Laterza, Roma-Bari 1992), scriveva: "Caro lettore, cara lettrice, non sono uno scrittore, anche se sono l'autore del libro che hai nelle mani. Non sono un teorico, anche se gli studi di filosofia all'Università di Firenze mi hanno lasciato dentro il gusto di ragionare e di capire. Non sono un politico, anche se siedo sui banchi del Parlamento della Repubblica italiana. Sono un commerciante di scarpe. Insieme ad altri commercianti mi sono trovato a vivere un'esperienza incredibile. Anch'io, ancora oggi, quando ripenso a tutto quello che è successo negli ultimi due anni, stento a crederci. La rivolta contro il racket, l'assassinio di Libero Grassi, i funerali, le interviste, gli studi televisivi, il processo, gli estorsori condannati, nuovi funerali, gli incontri nelle scuole, nelle piazze, nelle chiese, le mani strette per strada. Stento a crederci. (...) Questa è la mia testimonianza, e non solo la mia".
Opere di Tano Grasso
Contro il racket, Laterza, Roma-Bari 1992;
Ladri di vita, Baldini & Castoldi, Milano 1996;
I fondi antiusura e antiracket, in Luciano Violante (a cura di), I soldi della mafia. Rapporto '98, Laterza, Roma-Bari 1998.
Opere sull'esperienza dell'ACIO e della resistenza antimafiosa a Capo d'Orlando
Fulvio Abbate, Capo d'Orlando. Un sogno fatto in Sicilia, Theoria, Roma-Napoli 1993;
Salvatore Costantino, A viso aperto. La resistenza antimafiosa di Capo d'Orlando, La Zisa, Palermo 1993.