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Allarme BP in Italia: il ministro dell'Ambiente Prestigiacomo avanza una "moratoria Mediterranea" contro le trivellazioni

04 agosto 2010

Nei giorni scorsi riportavamo la notizia, riferita per prima dal Financial Times, della preparazione di una serie di trivellazioni al largo delle coste libiche, a poche centinaia di chilometri dalle coste della Sicilia, di Lampedusa e di Pallenteria, da parte della compagnia petrolifera britannica British Petroleum (BP) grazie a un accordo con la Libia (LEGGI).
Qualcuno si chiede se stiamo parlando di "quella" BP? Esatto! parliamo proprio di "quella" BP responsabile di uno dei più grandi disastri ambientali mai accaduti sul pianeta: la "marea nera" che sta devastando il Golfo del Messico.
Dopo la notizia del Financial Times, un portavoce della compagnia ha confermato che "le perforazioni inizieranno nelle prossime settimane", quindi, imminenti.

Ovviamente, subito si sono levate svariate voci di preoccupazione, prima fra tutte - a dir la verità contemporaneee a quelle delle associzioni ambientaliste - quella del Comune di Lampedusa e Linosa. "Esprimiamo preoccupazione per le trivellazioni che possono avere conseguenze sul difficilissimo e fragile ecosistema del Mediterraneo. Pur comprendendo le esigenze della ricerca di idrocarburi per un mondo che ha bisogno di sempre maggiore energia, ci auguriamo che tali trivellazioni vengano sottoposte a controlli internazionali", ha dichiarato l'assessore comunale al turismo, Pietro Busetta. "Lampedusa, sentinella del mare profondo ed avamposto europeo - ha affermato ancora Busetta - si augura che tali autorizzazioni del governo libico siano sottoposte a forme di controllo molto attente che evitino di ripetere nel Mediterraneo il disastro recente del Golfo del Messico e si candida come sede euromediterranea per un incontro nel prossimo mese di ottobre per fare il punto sulle trivellazioni, sui rigassificatori e sulle azioni di controllo per una gestione attenta delle strade del petrolio".
Partecipe della preoccupazione sull'inizio delle nuove perforazioni da parte della Bp nel cuore del mediterraneo, il capogruppo del Pdl-Sicilia, Giulia Adamo: "Da mesi si assiste al dissenso di molti ma non si vedono né proposte né, tantomeno, atti concreti. E' giunto il momento per chi sta al governo di assumere delle responsabilità sulla vicenda. Per questo, invito il senatore D'Alì e l'assessore Di Mauro, da sempre contrari alle trivellazioni, a trasformare il loro pensiero in atti concreti". "Il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, intervenga nell'immediato per la revoca delle autorizzazioni di trivellazioni nel Mediterraneo - ha aggiunto Adamo - al fine di evitare un impatto così pesante sui nostri gioielli naturali, per di più in un momento in cui si sta puntando sulle politiche turistiche".

La risposta del ministro Stefania Prestigiacomo non si è fatta attendere, ed insieme ad un nutrito gruppo di parlamentari e amministratori siciliani, ha 
avanzato la proposta di una moratoria internazionale che sospenda tutte le perforazioni petrolifere della BP al largo delle coste della Libia.
Il ministro dell’Ambiente auspica una "voce comune" dei 21 paesi che si affacciano sul Mediterraneo, in una lettera inviata al Financial Times.
Il programma di trivellazioni al largo della costa libica, nel Golfo della Sirte, secondo il ministro "da' luogo a gravi preoccupazioni" alla luce, in particolare, del disastro nel Golfo del Messico. Facendo riferimento alla proposta di moratoria all'interno delle acque comunitarie di Günther Oettinger, il Commissario dell'energia dell'Unione europea, la Prestigiacomo ha aggiunto che "una moratoria potrebbe essere un giusto approccio per le trivellazioni potenzialmente pericolose... per dare all’Europa tutto il tempo necessario a definire una strategia nuova e specifica per il Mediterraneo, soprattutto alla luce dei rischi che si sono avuti con le fuoriuscite di Deepwater Horizon". Nei giorni scorsi sull’argomento era intervenuto anche il ministro degli Esteri, Franco Frattini dopo un'intervista rilasciata dal senatore Antonio D'Alì - presidente della commissione Ambiente del Senato - al Financial Time, nella quale lanciando l’allarme sui rischi di un incidente analogo a quello del Golfo del Messico, si era detto "preoccupatissimo" per le intenzioni della BP.

Per D’Alì, "l’intervento del ministro Prestigiacomo conferma la presa di coscienza del governo italiano dopo gli allarmi da me lanciati in Parlamento e ripresi anche dalla stampa internazionale. Quindi confidiamo ora, dopo gli interventi sia del ministro Frattini sia del ministro Prestigiacomo, che le azioni auspicate dalla commissione Ambiente del Senato possano trovare attuazione", ha sottolineato ancora D’Alì ricordando le recenti mozioni approvate a Palazzo Madama sulle moratorie alle trivellazioni nelle acque italiane. Secondo D’Alì "il comune obiettivo deve esser bloccare le autorizzazioni alle trivellazioni in qualunque parte del Mediterraneo" a cominciare da quelle "pregresse italiane per le quali ci attendiamo coerentemente dal governo nei prossimi giorni una dichiarazione di immediata moratoria e una successiva revoca. Infatti perdurano alcune operazioni di ricerca nelle acque del Canale di Sicilia e segnatamente nelle vicinanze dell’isola di Pantelleria che stanno destando 'sospetti' e allarme nelle popolazioni interessati e in tutta la Sicilia". In ogni caso, ha concluso D’Alì, "se l’obiettivo, da noi sollecitato e condiviso, è quello di creare un’autorità unica del Mediterraneo, l’Italia con la sua immediata azione potrebbe acquisirne il primato e la leadership".

Anche dall’opposizione è arrivato l’appoggio al ministro Prestigiacomo e alla richiesta di moratoria del responsabile green economy del Pd Ermete Realacci. "Siamo lieti che anche il Ministro Prestigiacomo, alla quale da tempo ho presentato varie interrogazioni parlamentari in materia, la pensi allo stesso modo e ritenga opportuno fermare il nuovo pozzo della BP al largo delle coste della Libia. Ora ci auguriamo che porti la questione sul tavolo del prossimo Consiglio dei Ministri. Il nostro paese, per la posizione geografica e politica che ha nel bacino del Mediterraneo, ha il dovere di essere capofila in un'azione internazionale di tutela dei nostri mari e usare tutti gli strumenti diplomatici per fare pressione presso il Governo libico per fermare questa nuova trivellazione".

Ad unirsi all'alleanza contro le trivellazioni della BP anche l'Assemblea regionale siciliana, che ha approvato una mozione - sottoscritta dai deputati del Pd, primo firmatario Vincenzo Marinello, da Francesco Musotto del Mpa e da Cateno De Luca del Gruppo Misto - in difesa del territorio della Sicilia dai gravi rischi ambientali derivanti dalle ricerche e dalle trivellazioni per la ricerca di idrocarburi.
Il documento ha ottenuto anche il "sì" del governo regionale - agli intervenuti nel dibattito ha replicato l'assessore per il territorio e l'ambiente Roberto Di Mauro - ed é stato varato un ordine del giorno, presentato da Giulia Adamo, con il quale il governo siciliano si impegna ad adottare tutti gli interventi necessari per evitare la costruzione di una piattaforma petrolifera al largo di Favignana.

La British Petroleum, da parte sua, ha confermato la volontà di effettuare delle trivellazioni del primo di cinque pozzi esplorativi ma che ancora non c’è nessuna data specifica per la partenza dei lavori. Un portavoce della BP ha minimizzato la questione della moratoria spiegando, sempre al Finacial Times, che "nessuno l’ha suggerita" e che "non c’è nessuna autorità per il Mediterraneo" sottolineando di fatto, ha osservato FT, la mancanza di un meccanismo istituzionale di coordinamento delle politiche del Mediterraneo, Il ministro degli Esteri Franco Frattini, ha ricordato il quotidiano britannico, ha suggerito che la questione venga deferita all’Unione per il Mediterraneo ma l’organismo "ha sempre avuto un parto difficile bloccato dalle rivalità tra paesi europei e dalla tensioni tra Israele e i vicini paesi arabi".

[Informazioni tratte da Ansa, Adnkronos/Ing, Repubblica/Palermo.it, Marsal@.it, il Velino.it]


- Parte la corsa all'oro nero sotto il mare della Sicilia di A. Fraschilla

- L'Italia e l'allarme Bp: moratoria sulle trivellazioni nel Mediterraneo di M. Caprara

 

 

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04 agosto 2010
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