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Chi paga i danni del nubifragio di Catania?

Il Codacons porta in Procura il nubifragio di giovedì scorso: "Chi doveva allertare gli abitanti non lo ha fatto"

25 febbraio 2013

In seguito al violento nubifragio abbattutosi giovedì scorso a Catania (LEGGI), il Codacons presenterà a  un esposto alla Procura etnea per valutare se erano stati adottati tutti i sistemi di prevenzione previsti.
Ad annunciarlo è stato l’avvocato Giovanni Petrone, Presidente Regionale Codacons che, alla luce dei pericoli prodotti dall’acqua piovana caduta copiosa giovedì nella città dell’elefante, cerca di prevenire ulteriori situazioni di rischio e di disagio per i cittadini e di verificare se dovevano essere allertati gli abitanti.
L’avvocato Bruno Messina, Dirigente dell’Ufficio Legale Regionale dell’associazione ed incaricato della redazione dell’esposto, a seguito delle numerose segnalazioni pervenute, dichiara che non si può certo tacere sull’episodio che ha coinvolto l’intera città di Catania, provocando diversi feriti tra i cittadini. In effetti, diverse persone presso la sede dell’associazione hanno raccontato che nel centro storico l’acqua ha raggiunto il livello delle portiere delle auto e così si è assistito a scene di automobilisti che sono stati costretti a fermarsi perché l’autovettura si era bloccata ovvero a tornare indietro e percorrere altre vie. La situazione, poi, è stata davvero drammatica nella via Etnea, trasformatasi letteralmente in un fiume in piena che ha trascinato scooter, auto, tavoli e sedie. Vi sono stati attimi di paura ed i vigili del fuoco sono dovuti intervenire per mettere in salvo alcune persone e si è pure temuto per un soggetto disperso.

L’avvocato Messina ha dichiarato che, attraverso l’esposto, il Codacons chiede alla magistratura di effettuare le dovute indagini al fine di verificare se sussistono responsabilità per i fatti verificatesi. Petrone, ha aggiunto che il Codacons proseguirà nell’attività di controllo ai fini della prevenzione di eventi simili a quelli di giovedì e si dichiara pronto ad intraprendere anche azioni collettive per il risarcimento dei danni nei confronti di eventuali soggetti riconosciuti colpevoli delle conseguenze del nubifragio, anche a seguito dell’omessa allerta alla cittadinanza.

Intanto, mentre a Catania è ancora in corso la conta dei danni, Codacons e Comitas (Coordinamemento Microimprese per la tutela e lo sviluppo) in sinergia, hanno attivato uno sportello "SOS DANNI NUBIFRAGIO" dedicato ai danneggiati dall'alluvione poiché, nonostante gli evidenti tentativi di minimizzare le conseguenze dell'alluvione, sia in città che nell'hinterland si sono verificati danni ingenti.
"E'intollerabile - ha detto ancora Petrone - il rimpallo di responsabilità al quale stiamo assistendo da parte della Protezione Civile e del Comune di Catania, in ordine al mancato preavviso delle critiche condizioni meteo. Tale scambio di accuse dimostra che l'allerta sarebbe stata prevedibile ma che solo per negligenza non è stata diramata. Perciò è certo che chi con ingiustificabile leggerezza si è reso responsabile di tale omissione, è tenuto a risarcire i danni verificatisi".

Per tale ragione è stato istituito uno sportello al quale potranno accedere sia i consumatori sia le piccole e medie imprese. "Queste ultime - spiega l'avv. Angela Scarpulla responsabile regionale Comitas - già gravemente provate dalla ormai annosa crisi economica hanno subito a causa dell'alluvione danni gravissimi che si sarebbero potuti evitare. E ciò vale non solo per le imprese della zona industriale, la cui attività è paralizzata da giovedì, ma anche per molti negozi del centro della città. E il danno scaturente dal non poter svolgere normalmente l'attività non è meno grave dei danni ai beni materiali e, come quest'ultimo danno, deve essere risarcito".

Lo sportello  "SOS DANNI NUBIFRAGIO" sarà attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 16.00 alle ore 19.30 in via  Coviello n. 4, inoltre  è stata attivata la linea telefonica 3427709628.

 

 

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25 febbraio 2013
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