Chico Scimone alla conquista dell'Empire State Building per la diciottesima volta
Il temerario 94enne di Taormina parteciperà per l'ennesima volta alla scalata del grattacielo newyorkese
Chico Scimone, 94 anni a novembre, ambasciatore del turismo taorminese nel mondo, pianista ed atleta, ha completato gli allenamenti per una sua nuova impresa: martedì prossimo, primo febbraio, a New York, ripeterà per la 18a volta, la scalata dell'Empire State Building, uno dei grattacieli più alti della ''grande mela''.
Per arrivare sino in cima dovrà salire 1576 scalini. Si tratta di una vera e propria gara di corsa, per gli 86 piani del grattacielo newyorkese: i partecipanti sono cento, e vengono invitati dal New York Road Runners Club. La gara è alla ventottesima edizione.
L'anno scorso il tempo di Chico, ultimo arrivato, è stato di 43 minuti e 25 secondi. Il primo arrivato, Rudolf Reitberger, austriaco, ha avuto un tempo record di 10 minuti e 37 secondi. Il più fotografato è stato però lui il temerario e longevo Chico, all'arrivo sulla terrazza del grattacielo, con la pronipote di due anni in braccio.
"Quest'anno saremo in tre con oltre 70 anni - spiega Scimone - io sono di gran lunga il più anziano, poi c'è un venezuelano di 76 anni e un newyorkese di poco più giovane. E poi ci sono anche giovanissimi, di 19, 20 anni. Io sarò l'unico a fare i gradini uno per uno... sono costretto a farlo, per via dei problemi che ho alla cartilagine di un ginocchio. Gli altri saltano: fanno i gradini perlomeno a due a due".
Per prepararsi alla nuova scalata, Scimone si è allenato a lungo: ogni giorno, per quattro volte al giorno, ha superato i 140 scalini di servizio del parcheggio ''Lumbi'' di Taormina.
''Intanto - dice - continuo la mia normale vita: sveglia alle 6, passeggiata, tuffo a mare e piccola nuotata; ritorno a casa per la colazione a base pane e latte; a mezzogiorno mangio verdura del mio orto, un po' di formaggio e pane di casa. La sera - aggiunge - mi concedo, dopo aver suonato un poco il piano o diretto la 'mia' orchestra a Plettro, una bistecca ed un'insalata. A New York, ci arriverò anche questa volta sino alla vetta del grattacielo''.
Chico Scimone è un atleta simbolo, per la Sicilia, e non solo. Fino ai 76 anni ha partecipato alla maratona di New York. La sua è una vita avventurosa: è nato nel 1911 da uno degli ultimi artigiani del ferro battuto, ha studiato pianoforte e si è trasferito negli Stati Uniti, a Boston. Lì è rimasto per molti anni, suonando nelle navi da crociera e in diversi night club. Di quegli anni racconta tanti aneddoti: per esempio di quando venne coinvolto in una sparatoria della mafia, mentre suonava al pianobar.
Tornato a Taormina negli anni '50, apre il night 'La Giara', che presto divenne il punto d'incontro di personaggi celebri di tutto il mondo. Chico ha duettato con Johnny Dorelli, Mina, Pippo Baudo. Quella del pianobar è una passione che coltiva ancora oggi: lo si può ascoltare quasi tutte le sere a Taormina, all'Hotel San Domenico.
Chico ha avuto inoltre diverse mogli, tra le quali l'attrice spagnola Aurora de Alba, e ha un numero imprecisato di figli e di nipoti, che vivono in vari Paesi del mondo, dagli Stati Uniti al Giappone.
Quando le condizioni fisiche non gli hanno più permesso di partecipare alle maratone, ha cominciato a scalare i grattacieli. Oltre all'Empire State Building, ne ha scalato uno a Tokyo, l'anno scorso è stato a Filadelfia, dove ha percorso i 53 piani del Mellon Building, e dopo New York ha già in programma a febbraio una gara nel grattacielo più alto di Boston.