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Chiesa e pedofilia...

Mentre la Cei si dice "pronta a collaborare con lo Stato", Papa Ratzinger viene tirato in ballo in un nuovo caso di presunta violenza occultata

31 marzo 2010

"Lo sgomento, il senso di tradimento e il rimorso per ciò che è stato compiuto da alcuni ministri della Chiesa spiegano l'atteggiamento fermo e illuminato di Benedetto XVI che, senza lasciare margini di incertezza né indulgere a minimizzazioni, invita la comunità ecclesiale ad accertare la verità dei fatti, assumendo nel caso i provvedimenti necessari".
Questo è quanto si legge nel comunicato finale relativo alla riunione del Consiglio episcopale permanente, diffuso ieri dall'ufficio stampa della Cei.
"A lui va - prosegue il testo - la piena ed affettuosa solidarietà dell'episcopato italiano, che si stringe intorno a Pietro, grato per la cristallina testimonianza di fede e l'appassionato magistero. I vescovi del Consiglio permanente hanno anzitutto riaffermato la vicinanza alle vittime di abusi e alle loro famiglie, parte vulnerata e offesa della Chiesa stessa". "Concordano sul fatto - si legge ancora - che il rigore e la trasparenza nell'applicazione delle norme processuali e penali canoniche sono la strada maestra nella ricerca della verità e non si oppongono, ma anzi convergono, con una leale collaborazione con le autorità dello Stato, a cui compete accertare la consistenza dei fatti denunciati".

"Ancora una volta - spiega la Cei - è stata confermata l'esigenza di un'accurata selezione dei candidati al sacerdozio, vagliandone la maturità umana e affettiva oltre che spirituale e pastorale. Si è pure sottolineato il valore del celibato, che non costituisce affatto un impedimento o una menomazione della sessualità, ma rappresenta, specialmente ai nostri giorni, una forma alternativa e umanamente arricchente di vivere la propria umanità in una radicale donazione a Cristo e alla Chiesa".
Sul tema è intervenuto anche l'ex cardinale vicario Camillo Ruini che ha osservato come con lo scandalo pedofilia è emerso contro la Chiesa "uno spirito non solo polemico", ma "che vorrebbe sradicare la fiducia" nella Chiesa stessa, e alla fine persino "le fede in Dio dal cuore degli uomini".

Ma nonostante la propositività proclamata dalla Cei nel collaborare con la magistratura in merito ai casi di preti pedofili, il nome di Papa Ratzinger è venuto fuori in un nuovo caso di pedofilia che va ad aggiungersi a quelli già rivelati nelle scorse settimane. Un uomo che afferma di essere stato vittima di violenze sessuali da parte di un sacerdote cattolico pedofilo ha accusato il Vaticano e Benedetto XVI di avere protetto il sacerdote, mantenendolo al suo posto. Una denuncia che arriva dai legali della vittima - il cui nome resta coperto dall'anonimato - che hanno inviato all'agenzia di stampa France Press alcuni documenti: le carte dimostrerebbero che il nunzio apostolico a Washington, Luigi Raimondi, aveva chiesto alla Chiesa di Miami, in Florida, di proteggere padre Ernesto Garcia Rubio, prete di origini cubane, che aveva dovuto lasciare l'isola caraibica nel 1968 in seguito a problemi di "natura morale".
"Padre Rubio è stato in carica in una parrocchia di Miami per trent'anni e siamo stato al corrente di decine di vittime dei suoi abusi durante tutto questo tempo", afferma Jessica Arbour, legale dell'uomo che denuncia di avere subìto molestie sessuali quand'era adolescente, negli anni fra il 1985 e il 1987. L'uomo ha denunciato l'arcidiocesi di Miami e ha chiesto un risarcimento di 20 milioni di dollari. "E' evidente che ci sia stato uno sforzo concertato, a tutti i livelli, dal Vaticano all'arcidiocesi di Miami, passando per la diocesi di Cuba, per proteggere il sacerdote", aggiunge Arbour, che accusa Ratzinger, allora prefetto della Congregazione per la dottrina della fede (incarico che l'attuale pontefice ricoprì dal 1981 al 2005), di aver "protetto i pedofili a spese dei parrocchiani e delle loro famiglie".
L'accusa è la terza, in una settimana, secondo la quale Ratzinger, all'epoca cardinale, avrebbe chiuso gli occhi su scandali di pedofilia fra i sacerdoti.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Corriere.it, Repubblica.it]

- "Porteremo il Papa in tribunale" di Angelo Aquaro (Repubblica.it)

- OBSĔCRAS ET ABDIS (Guidasicilia.it, 27/03/10)

 

 

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31 marzo 2010
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