Chiesta cig straordinaria per tutti i lavoratori dell'indotto dell'ex stabilimento Fiat di Termini Imerese

"Bisogna agire in tempi rapidi e estendere la cassa integrazione straordinaria ai lavoratori dell'indotto della Fiat e avviare subito un confronto al ministero dello sviluppo economico e del Lavoro". Lo dice il sindaco di Termini Imerese, Salvatore Burrafato, che ha partecipato alla riunione nella sede dell'assessorato regionale alle attività produttive a Palermo, sugli ammortizzatori sociali ai lavoratori delle società Pellegrini, Monital e Ssa, che si occupavano del servizio di mensa e pulizie tecnici e civili all'interno dello stabilimento Fiat di Termini Imerese. Sono circa 80 i dipendenti delle società, a cui dal 31 dicembre sono scaduti i contratti di lavoro.
Sulla stessa linea anche la Cisl di Termini Imerese: "Auspichiamo che il tavolo sulla cassa integrazione straordinaria per i lavoratori dell'indotto Fiat al Ministero dello Sviluppo Economico alla presenza anche dei tecnici del ministero del Lavoro, si riunisca subito, andare oltre il 25 gennaio significherebbe causare un danno ai lavoratori che hanno diritto allo stesso trattamento previsto per gli operai dello stabilimento di Termini Imerese".
Durante l'incontro all'assessorato Attività produttive i sindacati hanno condiviso con la Regione, la task force per l'occupazione, la Dr, le aziende dell'indotto Fiat, Manital, Ssa, Pellegrini, una lettera indirizzata ai due Ministeri del Lavoro e Sviluppo Economico, per sollecitare un tavolo per definire gli interventi a sostegno del reddito dei lavoratori ex indotto Fiat. "Il presupposto della cassa integrazione straordinaria - hanno aggiunto - fa parte delle garanzie previste dal principio di continuità dell'attività per i lavoratori contenute nell'accordo di programma sul dopo Fiat, è dunque il naturale riconoscimento di un diritto". [Corriere del Mezzogiorno]