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Chitarre distorte per cantare Dio

Metatrone, la band di Catania in concerto in Australia alla Giornata Mondiale della Gioventù

18 luglio 2008

La band italiana si è esibita alla Giornata Mondiale della Gioventù
METRATRONE, HEAVY METALE IN NOME DI DIO
di
Elvira Serra (Corriere.it, 17 luglio 2008)

Tutti pazzi per i Metatrone, band catanese di "heavy metal/progressive/christian", che si è guadagnata due ampi servizi con foto sull'Australiane sul Sydney Morning Herald. Cinque ragazzi dai 29 ai 34 anni che dopo il lavoro cantano Dio, in modo non proprio convenzionale. "Non ci aspettavamo tutta questa attenzione da parte dei media australiani, in Italia faremmo al massimo 15 concerti l’anno. Del nostro cd, La mano potente, abbiamo prodotto soltanto tremila copie" racconta nel residence di Darling Point Davide Bruno, 34 anni, tastierista e seminarista (sic!) del gruppo: "Sono entrato in seminario a 28 anni, ho lasciato fidanzata, cani e negozio di mangimi e ho cominciato il cammino di fede".

Approvati dalla Chiesa - Ma non era stato proprio Ratzinger, nel 2001, quando ancora era cardinale, a censurare il rock? "Sì ma, appunto, non era diventato Papa. A noi non sembra contrario. E poi il solo fatto che siamo qui, che ci siamo già esibiti per tre volte, vuol dire che la Chiesa ci ha accettato. Del resto, il nostro vescovo di Catania non ha nulla da ridire. Ai nostri concerti vengono metallari con i capelli lunghi, ma si portano dietro i figli piccoli, insomma è tutto molto tranquillo" va avanti Davide, pizzetto e croce di legno sulla camicia azzurra. "Noi cantiamo Il cuore mio è solo in Dio... Perché le mamme non si preoccupano per Eminem, che dice le cose peggiori in inglese" contesta Antonio (Tony) Zappa, batterista e tecnico in un'industria farmaceutica.

La Band - Il resto della band è formato da Stefano Calvagno, chitarra e medico internista; Giovanni (Jo) Lombardo, voce ed elettrotecnico; Virgilio Ragazzi, basso e web designer. "Per partecipare al Festival della gioventù durante il World Youth Day abbiamo mandato il nostro cd all'organizzazione: il disco è stato vagliato anche dal Pontificio consiglio dei laici. Noi ci siamo pagati il viaggio e tutto il resto" spiega Stefano accanto a sua moglie Fiammetta, medico, che ha seguito la band nell'altro emisfero. E cosa pensano questi ragazzi dei precetti invocati dalla Chiesa, come la castità? Interviene Tony: "E' normale per noi, come la messa la domenica. Soltanto con l'esempio possiamo trasmettere qualcosa a chi ci ascolta". Il sogno dei Metatrone (che vuol dire Trono di Dio) è facile da indovinare: "Sarebbe bellissimo suonare davanti al Papa e ricevere la sua benedizione".

 

 

 

 

 

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18 luglio 2008
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