Ci vorrebbe proprio "un'altra storia" per Palermo
Rita Borsellino ufficializza la sua corsa a sindaco di Palermo: "Non sono la candidata di un partito. Mi ha convinto la gente"
"Non sono la candidata di un partito, non mi lascio condizionare ne coinvolgere dalle sigle politiche. Mi rivolgo agli elettori ai quali non chiederò la tessera del partito e ho accettato di candidarmi alle primarie del centronistra perché intendo la politica come un servizio al di là di qualsiasi schema e appartenenza".
Con queste parole l'eurodeputato Pd Rita Borsellino ha presentato alla stampa la sua candidatura.
"Bersani non è stato il primo a propormi la candidatura. Prima dell'estate altri segretari di partito, tra cui Sel, me lo avevano chiesto ma aveva risposto di no anche se mi avevano messo in crisi. Poi ho incontrato i movimenti, il cartello 'Per Palermo è ora' fatto di persone e non di sigle. Ho capito allora che non era solo un gioco di partito e mi sono chiesta se avevo il diritto di sottrarmi a quello che tante persone mi avevano manifestato con tanto affetto, al punto di sentirmi condizionata".
La signora Borsellino ha poi chiarito i rapporti con Leoluca Orlando (Idv) pronto a scendere in campo se il Pd si alleerà con il Terzo Polo alle comunali. "Ho incontrato Leoluca Orlando due volte a Bruxelles e a Firenze. Abbiamo parlato in modo chiaro, lui mi ha detto che vuole garanzie dal Pd ma le garanzie gliele dovrei dare io. Ma questo non gli basta ancora forse perchè lui è un politico e io no". "Comunque tra me e Luca continua a esserci sintonia e non ci sarà alcuno scontro - ha aggiunto - abbiamo una lunga amicizia e abbiamo fatto percorsi sociali comuni".
Infine ha aggiunto: "Non mi meraviglio che possano esserci tentativi di inquinamento alle primarie ma ho fiducia nella capacità che abbiamo perchè tutto questo non accada, altrimenti saremmo tutti sconfitti".
E se, come ha affermato lei stessa, tra Rita Borsellino e Leoluca Orlando non ci saranno scontri, la candidatura della sorella del giudice ha comunque creato spaccature nel centrosinistra. La questione sembra complicata. Ci sono in gioco rapporti personali ma anche strategie diverse, per esempio all'interno dello stesso Pd. La linea di Bersani, sposata dal segretario siciliano Giuseppe Lupo, è quella di creare un'alleanza tra progressisti, autonomisti e moderati per strappare la città al centrodestra che l'amministra da dieci anni. C'è chi quest'accordo vorrebbe estenderlo anche alla Regione, trasformando in politico l'attuale governo tecnico di Lombardo per rafforzare la maggioranza anche in vista delle regionali del 2013: così almeno la pensa l'asse che fa riferimento al capogruppo dei democratici all'Assemblea siciliana, Antonello Cracolici, e a Innovazioni, il movimento che fa capo al senatore Nino Papania.
Sul fronte opposto si trovano i senatori Enzo Bianco e Vladimiro Crisafulli che hanno raccolto le 5mila firme per il referendum sul sostegno del Pd a Lombardo e il parlamentare regionale Bernardo Mattarella. A sinistra, invece, Idv rappresenta l'ala oltranzista. Da mesi il partito di Di Pietro chiede al Pd di togliere l'appoggio a Lombardo e lavora affinchè a Palermo, come in altri comuni della Sicilia, il centrosinistra non sigli alleanze con il Mpa e il Terzo polo. Ne è prova il fatto che Orlando è il solo a non avere subito sposato la scelta di Rita Borsellino a candidarsi alle primarie del centrosinistra, previste il 29 gennaio. Anzi.
Il portavoce di Idv ed ex sindaco di Palermo invita Bersani a dire chiaramente che il Pd non si allei col Terzo polo nè al primo nè al secondo turno delle amministrative. In caso contrario, è pronto a partecipare alle primarie del centrosinistra o addirittura a presentarsi da solo, in questo caso la riserva la scoglierà in prossimità del voto. Ma il vice coordinatore di Fli, Fabio Granata, è netto: "Fli e il Terzo Polo hanno generosamente indicato in Rita Borsellino il candidato da sostenere, senza se e senza ma, per liberare Palermo dal malgoverno. Sorprende e mette tristezza l'atteggiamento di Luca Orlando, un tempo teorico della rottura degli schemi per il bene comune".
Altrettanto secco il senatore Fabio Giambrone, coordinatore di Idv in Sicilia: "Proprio perché vogliamo restare fedeli alla nostra storia, fatta di posizione scomode, ma chiare abbiamo ripetutamente chiesto al Pd di costruire insieme a noi, ai partiti della coalizione, e alle espressioni vitali della società civile, l'alternativa all'attuale sistema di potere di Lombardo e dei suoi alleati".
Rita Borsellino, però, non vuole lasciare spazio a equivoci e malintesi. Rifiuta ogni "etichetta" politica e lo ribadisce più volte: "Non sono la candidata di alcun partito, non mi presento da indipendentista o da simpatizzante di partito, mi presento da Rita Borsellino".
"Ne prendiamo atto - ha commentato il capogruppo al Senato e coordinatore dell’Udc siciliano, Gianpiero D’Alia -. Se questa è anche la scelta del Pd nazionale e regionale, come appare dalle dichiarazioni dei suoi massimi esponenti, è chiaro che avrà ripercussioni anche sulle alleanze in Sicilia, a partire dai Comuni nei quali si voterà nella prossima tornata elettorale".
Per Carmelo Briguglio, vicecapogruppo di Fli a Montecitorio e coordinatore regionale del partito in Sicilia, "a questo punto il Terzo Polo, insieme ad altri soggetti politici e sociali che sostengono il governo Lombardo, ha il diritto e il dovere di mettere in campo una personalità, con una squadra e un progetto in grado di misurarsi anche con la Borsellino in una competizione alta e leale".
Per l'Mpa parla Francesco Musotto: "Quella della Borsellino - dice - è una candidatura stimolante, che spinge il Terzo Polo ad impegnarsi con ulteriore slancio per l'individuazione di un nome capace di rinnovare la politica palermitana".
Nell'Mpa, però, non tutti hanno preso con la stessa serenità di Musotto, l'affermazione della Borsellino. "Ci rammarica la scelta unilaterale dell’onorevole Rita Borsellino di delimitare in un perimetro partitico, ristretto e minoritario, la sua candidatura a sindaco di Palermo" è quanto si legge nel documento approvato a conclusione del coordinamento regionale del Movimento per le autonomie sulla decisione dell'esponente del Pd di non dialogare con il Terzo polo. "Auspicavamo, insieme agli altri partiti del Terzo Polo - affermano dal Mpa - che, all’insegna del cambiamento e dell’innovazione, potesse raccogliere le persone e le forze politiche che si collocano all’opposizione del berlusconismo. Riteniamo quella dell’onorevole Borsellino una scelta non adeguata per un città afflitta da gravissimi problemi che necessita del più ampio coinvolgimento di forze politiche e sociali".
Intanto, sempre sul fronte delle primarie del centrosinistra, si registra anche la candidatura di Ninni Terminelli: "Sono un uomo di sinistra - spiega - che intende dialogare con tutti quelli che hanno lavorato e vogliono lavorare per cambiare il volto di Palermo".
[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, Lasiciliaweb.it, LiveSicilia.it, Corriere del Mezzogiorno, Italpress]