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Ciancimino jr indagato per calunnia

Il figlio dell'ex sindaco di Palermo iscritto nel registro della procura di Caltanissetta...

07 dicembre 2010

E' terminato in mattinata l'interrogatorio di Massimo Ciancimino che è stato sentito dai pm della Dda di Palermo Antonio Di Matteo e Paolo Guido sulla figura del misterioso 'signor Franco', l'uomo che secondo Ciancimino junior avrebbe fatto da mediatore tra lo Stato e Cosa nostra nel periodo della 'trattativa' dopo le stragi del '92.
Uscendo dalla stanza del pm Nino Di Matteo, dove si è svolto l'interrogatorio, Ciancimino, accompagnato dal suo legale Francesca Russo, non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Nel pomeriggio il figlio dell'ex sindaco di Palermo, Vito Ciancimino, verrà interrogato dalla Procura di Caltanissetta.

Intanto, da ambienti giudiziari hanno confermato che il super teste della trattativa tra Stato e mafia è stato iscritto nel registro degli indagati della procura di Caltanissetta con l'ipotesi di calunnia nei confronti dell'ex capo della polizia Gianni De Gennaro.
Ciancimino, secondo i pm nisseni che hanno riaperto le indagini sulle stragi del '92, avrebbe accusato falsamente De Gennaro, attuale direttore del Dis, il dipartimento per le informazioni di sicurezza, di essere il 'signor Franco' o, comunque, di essere molto vicino allo 007, mai individuato in due anni e mezzo di indagine, che sarebbe stato al centro di tanti misteri italiani tra i quali la trattativa tra mafia e Stato (LEGGI).
Il figlio di Don Vito aveva fatto la rivelazione durante un colloquio informale con un funzionario della Dia, che poi aveva informato il procuratore di Caltanissetta, Sergio Lari, e gli aggiunti in una relazione di servizio. Interrogato dai pm Ciancimino aveva tentato di aggiustare il tiro, sostenendo che le false accuse erano state formulate dal padre sulla base di deduzioni (LEGGI). Le giustificazioni del testimone, però, non sono state ritenute fondate dai pm, perchè lo stesso Massimo Ciancimino ha dichiarato di avere più volte incontrato l'agente dei servizi. E se questi fosse stato De Gennaro o un suo emissario, secondo gli inquirenti, il figlio dell'ex sindaco avrebbe dovuto dare l'indicazione subito, senza costringere la procura di Caltanissetta e quella di Palermo, che pure indaga sulla trattativa, a un'estenuante e finora inutile ricerca dello 007.

Ieri, Massimo Ciancimino in un'intervista a BlogSicilia (LEGGI) ha affermato: "Ne sono cosciente, farò una brutta fine". ''Sono molto amareggiato - ha detto - ero stato messo in guardia già con le minacce che avevo ricevuto: 'combatti un sistema molto più grande di te, un sistema che ha garantito equilibrio e democrazia in questo paese, ti prenderanno per pazzo, e poi ti massacreranno ascolta il consiglio fallo per tuo figlio lascia stare questa crociata inutile, farai la fine di Vitale'" (il primo pentito di mafia, ucciso a Palermo il 2 dicembre 1984, dopo una lunga detenzione nel manicomio giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto ndr). Un 'avvertimento' a cui Massimo Ciancimino ha detto di credere: "Tutto quello che ha detto sempre questa gente, dal preannunciato arresto di Provenzano, rivelatomi un mese prima, alle mancate perquisizioni di casseforti ed abitazioni si è sempre avverato".

[Informazioni tratte da Ansa, Adnkronos/Ing, Lasiciliaweb.it]

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07 dicembre 2010
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