CICLONE MEDITERRANEO
Il ciclone Cleopatra ha devastato la Sardegna. Diciassette le vittime accertate fino ad ora, decine i dispersi e centinaia gli sfollati
Nei giorni scorsi un bollettino dell’aeronautica militare per martedì 19 novembre recitava: "In prima mattinata il sistema frontale approccerà il settore tirrenico, presentandosi più attivo nella sua parte meridionale e comportando temporali un po’ su tutto il meridione; da tenere inoltre sotto osservazione il corpo nuvoloso associato al minimo principale che interesserà in tarda mattinata la Sardegna che, si presentano nell’evoluzione attualmente prevista come di tipo "spiraliforme", sebbene il modello indichi un incipiente trasformazione in nuova ciclogenesi". Tradotto in parole più comprensibili ai più, tra ieri, oggi e domani, nell’ampia zona che va dalla Sardegna al Lazio, scendendo giù verso la Calabria e la Sicilia l’allarme è quello di possibili formazioni di tornado. L’incontro fra i venti caldi di scirocco e quelli più freddi provenienti da nord, infatti, fa sì che la probabilità che si formi un ciclone mediterraneo sia molto alto e che questo interessi, in Sicilia, in particolare le zone della costa Nord, fra Trapani e Palermo.
Sempre qualche giorno fa, diversi istituti di metereologia spiegavano inoltre che, il "cuore" di questo ciclone si sarebbe posizionato tra la Sardegna e le Baleari ma, come è noto, le previsioni su questo tipo di fenomeni sono più difficili da effettuare.
Dalle previsioni agli accadimenti reali, il passo è stato breve e, purtroppo, devastante. Mentre ieri sera in Sicilia si aspettava con timore il possibile arrivo del ciclone, intanto battezzato col nome "Cleopatra", esso ha letteralmente spazzato la Sardegna. Sulla nostra isola ci sono stati pioggia, nubifragi e forte vento, ma senza gravi conseguenze se non modesti effetti sulla viabilità. Solo un incidente di rilievo, sulla A18 Catania-Messina, dove a circa un chilometro dallo svincolo di Tremestieri poco prima delle 6 un tir è finito nella scarpata tra l'autostrada e la linea ferroviaria. Ferito l'autista trasportato in ambulanza al Policlinico di Messina. Non sono stati coinvolti altri mezzi.
In Sardegna, invece, il ciclone mediterraneo (con piogge incessanti e raffiche di scirocco sino a 100 km all'ora) ha messo in ginocchio il territorio e fatto ben 14 vittime.
Centinaia gli sfollati, strade e case allagate per l'esondazione di fiumi, black-out elettrici, pesanti disagi alla circolazione stradale e ferroviaria. La Gallura, Ogliastra, Oristanese e Medio Campidano le zone più colpite. Diciassette, fino a questo momento, i morti accertati e un numero imprecisato di dispersi. Una vera e propria strage.
La prima delle 14 vittime è una donna di 64 anni, Vannina Figus, trovata morta nella sua casa allagata a Uras (Oristano), uno dei centri più colpiti dal maltempo. Il marito, invece, è stato tratto in salvo ed è stato ricoverato all'ospedale San Martino di Oristano in ipotermia. Proprio a Uras, decine di famiglie sono state evacuate e hanno trascorso la notte nella palestra comunale, così come nella vicina Terralba, dove gli sfollati sono 800. Un'altra donna, un'anziana di 90 anni, è stata trovata morta nella sua casa allagata a Torpè (Nuoro). Un agente di Polizia è morto per il crollo di un ponte a Dorgali, nel Nuorese. In Gallura altre sei vittime: a Olbia sono morte madre e figlia, che si trovavano a bordo di una Smart, travolta dalla furia dell'acqua in località Bandinu. Il marito della donna, un poliziotto, che si trovava con loro, è invece riuscito a salvarsi. L'altra vittima è una donna anziana, morta nella sua abitazione in via Lazio.
Tre morti anche in un incidente stradale causato dal crollo del ponte sulla Provinciale 38 Olbia-Tempio, in località Monte Pino. Sono marito, moglie e suocera, trovati privi di vita all'interno di un furgone finito sotto il ponte. Coinvolte altre due auto, con tre feriti recuperati dai Vigili del Fuoco.
Recuperati dai Vigili del Fuoco i corpi di una famiglia brasiliana dispersa ad Arzachena. I corpi sono stati trovati all'interno della loro abitazione, sommersa da tre metri d'acqua. Le vittime sono Isael Passoni, 42 anni, e i figli Weriston di 20 anni e Laine Kellen, di 16, deceduta anche la madre di cui però non si sono ancora apprese le generalità.
I soccorsi sono arrivati all'alba in località Mulinu Vecchiu, alle spalle della circonvallazione all'ingresso della cittadina. Un seminterrato trasformato in un appartamento che ieri sera, dopo la piena del Rio Mannu e San Pietro, è stato completamente allagato. Paura, per la stessa piena, anche per 13 persone a bordo di diverse auto trascinate via dalla forza dell'acqua mentre percorrevano la circonvallazione di Arzachena. Tutti si sono messi in salvo uscendo dalle vetture e arrampicandosi su piante e alberi circostanti. Tra questi due ragazzi di 13 anni e una donna incinta. Questa mattina è stato recuperato anche il corpo di un bambino disperso ieri in Gallura, sulla strada che collega Olbia a Telti. Il bimbo era stato dato per disperso con il padre, ritrovato cadavere ieri sera.
Il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, dopo un lungo colloquio telefonico col premier Enrico Letta, ha convocato urgentemente a Roma il Comitato operativo di Protezione civile per fare il punto. Il Consiglio dei Ministri si è riunito questa mattina per lo stato di emergenza in Sardegna. Gabrielli, arrivato sull’isola, ha detto che: "Sulla Sardegna sono caduti 440 millilitri in 24 ore, è la quantità di pioggia che nel nostro Paese arriva in sei mesi". Il premier Enrico Letta ha parlato di "tragedia nazionale". Ed è arrivata anche la solidarietà del presidente del Parlamento europeo Schulz che ha scritto su Twitter "Solidarietà #PE alla #Sardegna e alle vittime del maltempo in queste ore difficili".
Il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, intervistato dal Tg3 Lineanotte, ha parlato di una "piena millenaria, un evento che si registra una volta nel millennio con una forza al di sopra di ogni ragionevole previsione. Ci sono centinaia di evacuati".
La furia dell'acqua ha causato danni ingenti anche alle aziende agricole, con strade rurali spazzate via dai torrenti in piena e centinaia di animali morti. Disagi anche nei trasporti, alla circolazione e nei collegamenti. All'aeroporto di Cagliari-Elmas intorno alle 15.30 di ieri, mentre sulla zona si abbatteva un violento acquazzone, quattro voli, due aerei Alitalia provenienti da Roma e Milano, un Ryanair proveniente dal Belgio e un Meridiana da Bologna, a causa della scarsa visibilità, per i fulmini e i campi magnetici a bassa quota, non sono riusciti ad atterrare. La nave Tirrenia che doveva partire da Civitavecchia per Cagliari ieri sera è rimasta in porto e partirà stamattina, mentre il treno Olbia-Chilivani con a bordo 18 viaggiatori, è rimasto fermo alcune ore a causa dell'esondazione del torrente Enas, che ha allagato la sede ferroviaria.
E mentre la Sardegna fa la tragica conta dei danni il ciclone Cleopatra continua il suo cammino e, sotto forma di violento nubifragio, sta imperversando su diverse zone della Calabria. L’area più colpita, al momento, è quella della provincia di Catanzaro. Nel capoluogo di regione, infatti, si segnalano frane e allagamenti, con famiglie isolate, abitazioni minacciate da frane e muri pericolanti e auto bloccate dall’acqua. Diverse le chiamate di soccorso al centralino dei vigili del fuoco. Molte le strade bloccate per smottamenti e allagamenti. Disagi sulla strada statale 106, e diverse strade chiuse a Catanzaro.
Da questa notte e per le successive 24/36 ore, si prevedono sul Lazio precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale: i fenomeni potranno dar luogo a rovesci di forte intensità, accompagnati da forti raffiche di vento e frequente attività elettrica. Lo comunica in una nota la Protezione Civile di Roma Capitale, in cui si legge che in conseguenza dell’avviso di condizioni meteorologiche avverse sono state attivati 12 presidi operativi in diverse zone della città.