Ciliegino di Pachino "mafioso"? La Rai chiede scusa
Il conduttore Alessandro Di Pietro: "Il Pachino IGP prodotto scevro da infiltrazioni di Cosa nostra, non intendevo boicottare gli agricoltori siciliani"
Il conduttore della trasmissione di Raiuno "Occhio alla spesa" Alessandro Di Pietro torna sul caso dei pomodorini "mafiosi" che ha suscitato polemica dopo che il sindaco di Vittoria Giuseppe Nicosia ha annunciato una class action contro la Rai.
"Mi dispiace che il sindaco di Vittoria non abbia visto la puntata di 'Bontà loro' a cui ho partecipato, perchè avrebbe avuto ampia soddisfazione di quanto è stato detto di recente sul pomodoro Pachino". "Nella trasmissione - ha spiegato - ho espresso la mia più convinta solidarietà agli agricoltori aderenti al Consorzio del pomodoro Pachino IGP che, ho ribadito, è assolutamente scevro da infiltrazioni mafiose in quanto - ha detto Di Pietro - il suo disciplinare di produzione è assolutamente rigoroso in qualità ed inoltre il suo confezionamento e distribuzione è fatto direttamente in loco e non è soggetto a quei riferimenti fatti dal Procuratore della Repubblica Pietro Grasso sulla filiera distributiva". "Lo stesso avvocato Giuseppe Galluzza del Consorzio IGP, intervenuto telefonicamente, mi ha dato ragione e ringraziato delle mie precisazioni. Quando ho detto che si sarebbe dovuto fare uno sciopero simbolico del pachino per un solo giorno, non intendevo - ha spiegato Di Pietro - boicottare la produzione di questo grande prodotto italiano ma lo dicevo teoricamente per non dare i nostri soldi alla mafia ma soprattutto per dare un segno di protesta legalitaria contro la criminalità organizzata".
Di Pietro si è poi detto disponibile a mettere a disposizione una puntata della sua trasmissione "Occhio alla spesa" per parlare del pomodoro Pachino. [Lasiciliaweb.it]
- Combattere la mafia boicottando il ciliegino? (Guidasicilia.it, 07/02/11)